Il suono della neve che cade

E' da Lunedi' che galleggio dentro la poesia di "Takk...". E non voglio lasciare questo mondo di dolcezza, non voglio tornare alla realta'. Vivo in questo spazio candido e fatato e voglio restare qui per sempre. "Takk..." nevica, avvolge tutto in un manto luminoso, un liquido amniotico di serenita'. Resta sospeso a mezz'aria, vola con leggerezza al di sopra di tutte le cose. Smaterializza, rallenta, amplifica le emozioni.

"I gave you hope that became a disappointment... this is an alright start"

Commenti

Alex ha detto…
Senza farlo apposta anche io ho un mini-post su Takk e non ha commenti. Oddio, uno ce n'e' ma non c'entra nulla. Condivido quello che provi per questo disco. Molti ci dormono su, gli altri lo amano.
Fabio ha detto…
Ho rimediato, bella recensione.