Per inaugurare il fine settimana, vi faccio dono di questo bel Basquiat. Si intitola "Peel quickly" e ieri sera me lo sono trovato davanti al primo piano della Whitechapel Gallery. La mia anima si e' tuffata in tutti quei colori e ne e' uscita rigenerata dopo aver giocato con quelle maschere cosi' piene di musica.

Nel press folder ho trovato un breve saggio che conteneva questa bella citazione di Dubuffet:

Art does not lie down on the bed that is made for it; it runs away as soon as one says its name; it loves to be incognito. Its best moments are when it forgets what is called.

Ecco perche' Basquiat mi piace cosi' tanto.

Passate un buon fine settimana pieno di sole e di colori.

Commenti

Myrea ha detto…
Mi piacciono i quadri pieni pieni di colori...

E sono d'accordo sul fatto che l'arte non sia qualcosa di statico.
sonia ha detto…
Ah che bello!!! Qualcosa che conosco, e che finalmente posso commentare anch'io...;o)
Proprio l'anno scorso, di questo periodo Basquiat, era presente qui, a Lugano, al Museo d'Arte Moderna...io posso dire che c'ero!
Ho conosciuto Basquiat, proprio grazie al film, in sua memoria, dal titolo "Basquiat", uscito nelle sale nel 1996, otto anni dopo la sua morte. Se avete l'occasione, per chi ancora non l'ha visto un consiglio: gurdatelo!
Unico pittore nero, che si è fatto spazio nella mondo della pittura! Ovvio, le sue opere sono da capogiro!
sonia ha detto…
ops...scusate di nuovo!
Riconosciuto come al... solito dopo la sua morte!
Che incazzatura!
PiB ha detto…
Di Basquiat la prima cosa che mi piacque fu il nome e poi leggendo la sua storia la sua vita (finita purtropo tragica-MENTE in quel modo) con quel mix culturale di Haiti, Puerto Rico e New York e poi ovvia-MENTE le sue opere lui si definiva un analphabet artist e come tutti gli analfabeti il modo in cui metteva insieme le singole lettere creava nuove parole che tutto avevano meno che la cacofonia. Grazie perchè adesso me ne andrò in biblioteca a cercare un qualche volume monografico in cui pagina dopo pagina mi rileggerò quelle parole dipinte con lettere colorate
lophelia ha detto…
Dal pc di casa non vedo il quadro...mi consolerò pensando che mi aspetta un lunedì mattina colorato! buon weekend
artemisia ha detto…
Non lo conoscevo, grazie...

La pittura è forse la forma d'arte che consente ai cosiddetti "analphabets" la maggiore libertà...senza alfabeto non vuol dire senza parole, forse alcuni creano il loro proprio alfabeto...

Comunque Fabio, mi hai portato bene: sole sole sole, la Norvegia impazza!
Fabio ha detto…
Miss Piperita -

La frase si applica bene anche alla musica. I dischi migliori sono proprio quelli che escono quando un nome per quello stile non e' ancora stato coniato.

Sonia -

Che meraviglia il museo di Arte Moderna di Lugano, meta piuttosto abituale quando stavo a Milano. Il film sulla vita di Basquiat non l'ho mai visto ma e' nella lista dei film che sto aspettando in qualche rassegna, dato che voglio vederlo su grande schermo (lista che si apre con il documentario di Greg Whiteley sui New York Dolls, apparso brevissimamente qui mentre ero in Italia).

Pib -

Mi hai fatto pensare a quanto servirebbe oggi una corrente di analfabeti musicali come fu il punk, a rinnovare dalle radici grammatiche risapute e vocaboli troppo spesso ripetuti. E mi hai fatto anche riflettere su quanto sarebbe bello potere ridiventare analfabeti, ridefinire il quotidiano da zero con un linguaggio finalmente nuovo.

Lophelia -

Buon Lunedi' colorato allora, e che sia piena di colori e musica tutta la tua settimana!

Artemisia -

Anche qui Sole e cielo azzurro mai visto. Sono stato attaccato alla mia macchina fotografica per tutti e due i giorni e mi e' venuto in mente il nome del photoblog (nonche' una specie di claim pubblicitario che troverete presto qui di fianco - distorsione professionale grave la mia). E tra l'altro, vedendo i risultati, devo dire che anche la fotografia e' una forma artistica che permette agli analfabeti una qualche gioiosa liberta' (se l'espressione "gioiosa liberta'" e' presente nell'inno di Forza Italia, come mi pare di ricordare, ditemelo che cambio il finale della frase).
Anonimo ha detto…
la mostra di lugano lasciava senza fiato per la forza che aveva!
:)
Fabio ha detto…
Bentornata! Ma capisco bene che adesso a Lugano c'e' una mostra di lavori di Christo e Jeanne-Claude? Meraviglia! Per altro nel loro sito non trovo nulla sulla mostra di Basquiat, o loro si sono fermati al 2004 con gli aggiornamenti, oppure io non sono capace di cercare alle pagine giuste.