La cosa che mi ha piu' emozionato leggere nel fine settimana l'ho ritrovata sotto una pila di carta che si e' ammassata sul mio comodino. Voi la potete trovare qui, sfogliate l'archivio, andate al 25 Aprile e ditemi se sperare di scrivere un giorno qualcosa di cosi' emozionante non e' una ragione sufficiente per aprire un blog.

E poi le parole di Joanna Newsom, da interviste pubblicate sugli ultimi Wire e Mojo:

And I feel like that pastoral feeling is an almost unbearable, trembling sense of your own mortality, and the beauty of life.

It's about feeling a really generous love for every creature on Earth, and a sorrow that we can never know all of them, and how they're all going to get sick and die... and cattle sleeping standing up and the wheat is blowing, the stars are shining, and you feel utterly safe and utterly exposed.

I don't have major ambitions beyond just writing the best music I can write, and hopefully continue to do that indefinitely. There's so little that I want to do in this life - I want a little family, I'm really domestic.

La colonna sonora l'hanno fornita il soul bianco come la Luna di Joan Wasser e il folk californiano profumato di spezie orientali dei Vetiver.

Poi e' arrivata Saskia a bere una tazza di te' e ha portato il primo album dei Guillemots e il secondo dei Kings Of Convenience e ci siamo seduti sul pavimento ad ascoltare quelli sgranocchiando biscotti e spicchi di pere.

Drinks a Hoxton e cena vietnamita a Shoreditch e poi serata, o meglio notte, a Brixton, complice un posticino in guest list al Fridge, pero' adesso basta, per un bel po' ho deciso di non fare piu' tardi perche' finisco per rovinarmi la Domenica mattina, e invece voglio alzarmi alle 8 e godermi la citta' deserta.

Le foto di questo fine settimana sono state quelle attualissime di Zineb Sedira grazie alla Photographers' Gallery e quelle classiche di Ansel Adams grazie alla sezione fotografica di Foyles.

Commenti

Anonimo ha detto…
..è vero Fabio....tutti sperano di poter scrivere una lettera tanto emozionante e quel blog lascia spesso meravigliosi spunti su cui riflettere.
D'altra parte non poteva che essere tuo amico...tra le vostre pagine è un piacere perdersi e grazie per aver deciso di aprire un blog!!...ne valeva la pena!
claudia
Fabio ha detto…
Grazie a te Claudia. So pero' che un post cosi' bello non riusciro' mai a scriverlo. I miei sono scarabocchi senza alcun valore, purtroppo.
Anonimo ha detto…
A proposito dell'immagine (Wire): ogni tanto la sfoglio in libreria ma non mi decido mai a comprarla perché conosco sì e no l'un percento dei musicisti dei quali parla. Non hai qualche dritta per poter sentire quelle cose via streaming, su qualche radio uk? O l'unica speranza è prospettive musicali?
q.
http://qohelet.blog.tiscali.it
Anonimo ha detto…
scarabocchi senza valore?!?...allora vuoi proprio che ti si faccia un complimento?!Lo sai bene che non è cosi' e non fare il modesto!Ogni traccia che lasci ha valore...innanzitutto per te stesso e poi per noi che abbiamo il privilegio di condividere con te i tuoi pensieri.
Claudia
Fabio ha detto…
Qohelet -

Ma quello e' il bello: leggere una rivista che ti insegna qualcosa di finalmente nuovo. Io entro in fibrillazione 2 giorni prima che esca, credo poi di comprare la prima copia in tutta Londra. E nel prossimo numero ci sara' pure un CD, quale migliore occasione per comprarne una copia? Ma certo che puoi sentire i loro programmi in streaming. Io lavoro tutti i giorni ascoltandoli, mi rendono accettabile la giornata. Mentre ti sto scrivendo sto ascoltando la puntata andata in onda su Resonance FM Giovedi' scorso. L'archivio du tutte le puntate lo trovi qui: http://www.thewire.co.uk/web/air.php#. Senti come inizia l'ultima trasmissione, secondo me salti per aria come ho fatto io. Per iniziare consiglio le puntate curate da Rob Young, mentre quelle di Edwin Pouncey sono le piu' ardue e rumoristiche. Tienile per ultime e per quando hai voglia di una parete ripida e con pochi appigli. Puoi anche fare il download, se cosi' preferisci.

Claudia -

Sto in effetti fishing for compliments, come succede ogni volta che vengo fatto oggetto di un fuoco di fila di critiche (vedi il penultimo blog). Devo rifarmi in qualche modo. Grazie per le tue parole.