Questa notte a Prospettive Musicali abbiamo ascoltato insieme:

1) Lily Allen Smile (da Alright, still... Regal 2006)

2) Songs of Green Pheasant Wolves amongst snowmen (da Aerial days, Fat Cat 2006)

3) Mark Fry The witch (da Dreaming with Alice, It 1972)

4) Matt Valentine & Erika Elder with the Bummer Road Drive is that I love you (da Green blues, Ecstatic Peace 2007)

5) Sonora Pine Eek (da II, Quarterstick 1997)

6) Matt Valentine & Erika Elder with the Bummer Road Grassthighs (da Green blues, Ecstatic Peace 2007)

7) Shins Sleeping lessons (da Wincing the night away, Sub Pop 2007)

8) Viva Voce Alive with pleasure (da The heat can melt your brain, Full Time Hobby 2005).

Commenti

Anonimo ha detto…
Osservazioni sulla puntata, se ti interessano:
- Bella la storia di Mark Fry, anche se la canzone non mi ha colpito
- Ottima la sottolineatura dell'influenza smithsiana sugli Shins, che a patchanka si erano scordati di citare, ma che si intuiva
- Mi sono piaciuti i Viva Voce
- Il resto non saprei, ma mi propongo prima o poi di registrare le puntate per ascoltarle con più attenzione
Ciao. Qohelet
Fabio ha detto…
Quando ho pensato alla puntata di due domeniche fa ho sperimentato un andamento "dal facile al difficile" - dalle atmosfere acustiche di Alela Diane Menig e Joanna Newsom su su fino alle sperimentazioni degli Extradition e di Holger Czukay. Questa Domenica ho invece pensato piu' a una parabola: inizio e finali facili facili e pero' una parte centrale piu' impegnativa. Mi domando, per le prossime puntate, quale delle due scelte riesce meglio. Oppure preferite meno struttura - piu' come viene viene?

Il disco di Mark Fry e' effettivamente un po' datato, pero' se entri nello spirito giusto, che e' quello della riscoperta, e' un ascolto interessante. Poi puoi giocare con l'immaginazione, ripercorrere anche visivamente la sua storia. A me piacerebbe vedere una sua foto recente, capire com'e' cambiato. All'epoca era un ragazzo bellissimo, con lunghi capelli biondi che avranno sicuramente infranto chissa' quanti cuori.

Il cantato morrisseiano di James Mercer di fatto sfiora il plagio, impossibile non accorgersene. L'intervista di Patchanka per altro non l'ho sentita, ho solo tenuto compagnia per un po' al mio amico Maurizio mentre realizzava il montaggio una domenica sera.

I Viva Voce piacciono molto anche a me, e soprattutto mi ricordano l'estate 2005. Avevo appena comprato l'iPod e avevo caricato pochissimi dischi prima di partire da Londra e tornare in Italia. Ascoltai infinite volte "The heat can melt your brain" pedalando sotto il sole. Mai titolo fu piu' appropriato.

Da un po' di tempo non mi registro, devo capire come fare a fare un file da postare qui. Vito e Matthias sono capaci, devo farmi insegnare. Nel frattemp ho comprato una borsata di cassette e le ho regalate a un amico: credo che mi ritorneranno diverse puntate tutte insieme, su quel vacchio formato al quale continuo ad essere affezionato - molto piu' che ai CD per dire.

Grazie per aver ascoltato e per il tuo commento.
Anonimo ha detto…
Non esiste un problema di copyright, nel mettere on-line della musica? Dico questo perché sulla BBC, che ascolto ogni tanto, i file musicali rimangono disponibili solo per una settimana, per esempio. Su Radiotre, invece, le trasmissioni disponibili sul sito vengono ripulite dai brani musicali trasmessi per spezzare il programma.

A proposito, rimanendo in tempa, posso approfittare della tua esperienza nella radiofonia per una domanda? Come funziona il diritto di riproduzione radiofonica dei dischi? Una emittente può trasmettere tutto quello che vuole (dopo aver pagato un forfait alla SIAE, immagino) oppure può passare solo quello che dicono le case discografiche. Il dubbio mi viene perché sulle radio commerciali, per esempio, quando esce - mettiamo - il nuovo cd della Pausini, per esempio, fanno sentire solo il singolo appena uscito e non un brano a scelta dell'album. Sono le case discografiche a imporre o a sovvenzionare questo comportamento?
q.
Fabio ha detto…
Non posso dire di essere un esperto in materia, ma quello che mi hanno detto a RP e' che se loro dovessero mettere musica online nel loro sito, dovrebbero pagare un altro forfait alla Siae, oltre a quello che gia' ora pagano per mandare la musica in onda alla radio.

Credo ci sia un certo margine di tolleranza nei confronti di file che restano online per breve tempo, tipo una settimana, sia in siti "ufficiali" che in blog. So cha alcuni blogger hanno avuto problemi per musiche messe online prima dell'uscita ufficiali dei dischi, ma contemporaneamente vedo che e' una pratica molto diffusa. Il disco dei correnti idoli degli indie-bloggers italiani, gli Arcade Fire, l'ho visto online in almeno 3 o 4 blog prima della sua uscita, per farti un esempio.

Provo a rispondere anche alla seconda parte della tua domanda, solo per esperienza - non conosco le dinamiche delle radio commerciali piu' ascoltate. Io che ho lavorato in tre radio diverse, anche come dimensione, non ho memoria che mi abbiano impedito di trasmettere alcunche'. E' successo una volta a Radio Popolare che mi hanno ripreso in modo piuttosto veemente per aver trasmesso di pomeriggio due lunghi brani dei Godspeed You Black Emperor, ma probabilmente avevano anche ragione dato che alcuni ascoltatori avevano protestato telefonando alla radio.

Sul fatto che di alcuni dischi venga passata una sola canzone, credo che dipenda da accordi con le case discografiche. So che esistono dei singoli "radio edit" che vengono mandati alle radio. Non escludo che in casi come quello che citi, la radio non riceva altro che quel singolo, in modo che non venga in mente a nessuno di passare altre canzoni. Pero' mi posso sbagliare.

Personalmente tutti i dischi che trasmetto a Prospettive Musicali li compro con le mie pecunie. Non c'e' un solo distributore al mondo che mi manda un solo disco e va bene cosi'. Lo faccio perche' credo sia un dovere di ogni appassionato sostenere la fonte della propria passione. Non emetto giudizi morali, ci mancherebbe, ma non scaricherei mai un disco illegalmente. L'ho detto e lo ripeto: non ho nulla contro chi rapina banche, gioiellerie e ville padronali, ma ho molto da ridire nei confronti di chi si appropria illegalmente di qualsiasi oggetto d'arte. L'arte si compra, gli artisti che ci piacciono e' un nostro dovere sostenerli.