Stories from the woodland, stories from the hill

[Oltrepo', Ottobre 2007]

Monocromatico, come lo ha definito qualcuno, l'ultimo album di PJ Harvey non e'. Sarebbe come definire monocromatico l'autunno, per dire.

Io l'ho ascoltato ossessivamente per tutta la scorsa settimana, passeggiando sulle colline dell'Oltrepo' che stanno cambiando colore, convinto di essere nel Dorset e di scorgere oltre l'orizzonte il mare. PJ la cui migliore fotografia e' quella a pagina 32 di Wire di Settembre, quella nella quale si vede una collinetta sotto un cielo grigio e sembra quasi di sentire il suono del vento.

With all of the songs I create this little film in my head, mostly in woodland, or on hills, or mountains.

Lei che dice che se ne andra' sempre via per poi ritornare, nel suo Dorset. L'ispirazione delle undici ballate di calce bianca arriva da li', da quei cieli grigi e prati verdi. Vengono in mente ascoltando questa musica a tinte seppia vecchie cassettiere di ciliegio piene di lettere e fotografie ingiallite, di quelle con i bordi irregolari che non esistono piu'. Rivela, ma in modo laconico, indefinito. Per assonanze con ricordi che sono i suoi, eppure cosi' simili ai nostri. Forse, il desiderio e' la memoria, il piacere di ritornare in luoghi e tempi trascorsi.

Nel disco suonano solo PJ, il solito John Parish e poi Jim White dei Dirty Three (del quale abbiamo parlato qui recentemente presentando la sua collaborazione con Nina Nastasia) e Eric Drew Feldman (Captain Beefheart, Pere Ubu, Residents, Snakefinger). Ci sono piano, zither, mellotron e un po' di altre cose, ma non chitarre, se non per sbaglio e tenute bene a distanza.

In silenzio, ascoltiamo.

[Silence - PJ]

Commenti

Anonimo ha detto…
C'e' una malinconia dolce-amara in quest'album, come quando ci si perde d'autunno, tra nebbie sottili, gocce di pioggia e vortici di foglie, come se si aspettasse o si desiderasse qualcosa (o qualcuno), che forse non tornera' mai piu'...
borguez ha detto…
sono assai d'accordo con te!
e difendo le mie (come le tue) idee in proposito!
scripta manent!
Myriamba ha detto…
io amo Jim White!
allora vai a vedere gli Angel of Lights? quando? ciao, Myriam
Anonimo ha detto…
Mi associo, Myriam!
E' bravissimo. Il nuovo disco suo non stanca di entusiasmarmi (come i precedenti del resto!).
Excellent taste.
Fabio ha detto…
Moya -

Proprio cosi'. E' un disco che potrebbe essere stato pensato molti anni fa, che non ha nulla di attuale, ma comunque d'autunno. Musica classica, in un certo senso.

Borguez -

Abbiamo davvero ascolti molto simili tu e io, e mi fa piacere. Alterno nel lettore PJ e gli Angels of Light in questo periodo, un po' come fai tu.

Myriam -

Sai che credo siano sold out entrambe le date. Se vado, vado alla sala comunale di Shoreditch, vicino a casa. Tu che fai? Hai visto le foto del tuo amico Jim Thirlwell su Wire di Novembre? Ma in che casa strepitosa vive??

Marco -

Io credo pero' che stiate parlando di due Jim White diversi - tu del cantautore alt country e Myriam del batterista dei Dirty Three. Ci sono troppi Jim White, pensa anche a James White/ Chance...
Myriamba ha detto…
si si Jim White il batterista dei Dirty Three..ha una classe incredibile :)
erhm..allora per sabato ci sono ancora dei biglietti! per venerdi e' sold out! t'interessa?
Fabio ha detto…
Per Sabato sono possibilista :-) Ci sentiamo domani?
Myriamba ha detto…
ok altrimenti si rimanda alla prossima..io sono uno po sconquassata da miei viaggetti..