Viakal for heroes, music for zeroes

[Clerkenwell, Novembre 2007]

La signora che tiene amorevolmente pulito il mio appartamento si chiama Adriana. Settimana scorsa mi ha detto che sarebbe andata a trovare la sua famiglia, in Romania. Bene, che bello, un fine settimana? No, fino al 14 Gennaio.

La notizia mi ha gettato nella piu' nera disperazione. Domenica mattina mi sono alzato con una piva che non vi dico. Il pensiero di dovermi confrontare dopo tanto tempo con stracci spugne Hoover Viakal Cif e Cillit Bang si e' poi dimostrato ben peggiore dell'operazione stessa naturalmente, ma e' stato il passaggio dalla colazione all'infilare i guanti gialli di gomma che e' stato un trauma. In mezzo inevitabilmente c'e' stata un'ora di cincischiamento, e prendi in mano Wire e poi un libro e metti un disco e vai a vedere se e' arrivata la posta anche se e' Domenica, che non si sa mai che il postino avesse deciso di fare uno straordinario festivo per la prima volta nella storia della Royal Mail. Mi sono messo pure a fare foto alla bottiglia del Viakal con quel suo formidabile logo minimalista, per guadagnare qualche secondo prezioso.

Poi pero' il momento tanto temuto e rimandato e' inevitabilmente arrivato. L'inizio delle operazioni e' stato lentissimo. A un certo punto mentre ero li' che decidevo faccio prima il water no il lavandino no la doccia hanno suonato alla porta. Ho aperto ed erano loro. Da Athens Georgia a London UK. I Pylon. Tutti e 4, armati di Mocio e Vaporetto. Hanno infilato Gyrate nel lettore, ci si siamo messi tutti quanti con buona voglia e dopo un po' si andava in automatico senza piu' accorgersene, proprio come nelle pubblicita' prima del TG1.

Che disco Gyrate. La ristampa DFA contiene pure il singolo Cool, una traccia da un'EP del 1980 e quello che credetemi e' uno dei brani piu' belli del gruppo, un inedito tratto da un demo del 1979 nel quale la chitarra non va nemmeno tanto a tempo con il basso e la voce di Vanessa si sente appena. E pero' contiene dentro di se' Au Pairs Raincoats e Slits in un colpo solo. Un prodigio. Avevano tanti di quei capolavori da 3 minuti da pubblicare che quello se l'erano dimenticato.

Nelle note di copertina Fred Schneider dei B-52's ricorda quei tempi. Feste all'aperto, con i Pylon sul palco e i loro amici a ballare sul prato. Da uccidere per esserci. Provate a immaginare Stop it suonata in quelle condizioni. Don't rock and roll no e tutti fermi. E poi now rock and roll now e tutti a saltare per aria. Come un gioco, come tornare all'asilo, l'unico obiettivo nella vita che abbia senso.

Michael Stipe dice che Gyrate sta lassu' ai vertici della sua classifica personale, insieme a Colossal Youth degli Young Marble Giants 154 degli Wire e Entertainment della Gang of Four. Quattro titoli ancora oggi modernissimi e senza pari dopo tutti questi anni, dice.

I testi di Gyrate li avete mai letti bene? Dub che dice ci vediamo alle 4.30 in centro, ho voglia di vedere la tua faccia sorridente. Nient'altro. E te li vedi li' nel pieno del pomeriggio che si bevono un te' insieme questi due amici e capisci che basta poco per stare bene e sorridere, a volte pochissimo.

Volume apre Gyrate con un riferimento a un ingrediente fondamentale della loro musica, la danza. Vanessa danzava sempre, ruotando su se stessa come un derviscio. Alza il volume, puoi anche ballare! Non e' sbagliato, di Domenica, quando esci, non lasciarti scoraggiare, il volume e' piacevole, balliamo!

Feast on my heart e' ancora celebrazione e gioia di vivere: Abbassa le tue sopracciglia, sciogli le braccia, non ho scelto la tua tristezza, non c'e' bisogno di preoccuparsi, e' festa nel mio cuore.

Precaution, The human body e Danger sciolgono tensioni. Non c'e' bisogno di avere paura, basta prendere alcune semplici precauzioni. Ho sceso le scale e non sono caduta, mi sono tenuta al corrimano. Abbiamo i nostri corpi e abbiamo le nostre vite, dobbiamo proteggerli, proteggerli sempre. Stai attento, sii cauto. Meravigliosi, non riesco a dire altro.

Read a book invita a chiudere per sempre quel cazzo di televisione. Puoi imparare di piu' se ne fai a meno, leggi un libro, non avere paura.

Driving school parla di imparare a parcheggiare la macchina. E ti prende al punto che viene da pensare che tutte le canzoni del mondo dovrebbero parlare di quello e di nient'altro, nessuna esclusa anche quelle di Bocelli.

Vissero solo dal 1978 al 1983 i Pylon. I loro amici REM e B-52's in quegli anni stavano diventando enormi. Loro scomparvero nell'indifferenza generale. Ma nel cuore degli appassionati hanno lasciato un segno che nessuno potra' mai cancellare.

[Pylon, The Athens show]

Commenti

Anonimo ha detto…
sto da un paio di settimane riascoltando a fondo gyrate plus (non che giĆ  lo conoscessi avendo l'LP e il cd di qualche anno fa chiamto hits) e considerando che purtroppo non hanno avuto (il successo) chemeritvano...vabbĆØ meglio cosƬ, forse...

OT: il libro di lethem non mi ĆØ dispiaciuto anche se a mio gusto non raggiunge le vette di altri (e sai di cosa parlo)

:)
Amicacarmilla ha detto…
"La signora che tiene amorevolmente pulito il mio appartamento si chiama Adriana. Settimana scorsa mi ha detto che sarebbe andata a trovare la sua famiglia, in Romania. Bene, che bello, un fine settimana? No, fino al 14 Gennaio.

La notizia mi ha gettato nella piu' nera disperazione. Domenica mattina mi sono alzato con una piva che non vi dico. Il pensiero di dovermi confrontare dopo tanto tempo con stracci spugne Hoover Viakal Cif e Cillit Bang..."

BENVENUTO NEL MONDO REALE!
lophelia ha detto…
bravi, li scopro ora, a casa mia invece le pulizie le fa donna summer.
Anonimo ha detto…
Straordinaria recensione dell'album dei Pylon.
Mi piace moltissimo il crescendo che, partendo da un piccolo fatto personale (l'assenza protratta della "colf"), giunge a celebrare le meraviglie del gruppo di Athens.
Spero che prima o poi qualcuno si accorga di altre "perle" USA di quegli anni. I Polyrock ad esempio (appena ristampati dalla Wounded Bird) o, tanto per fare un altro nome, i miei amatissimi Raybeats.
Anonimo ha detto…
Dei Polyrock ho provato a contribuire con una pagina sul Mucchio di novembre. Qualcuno ha recepito. Dei Pylon consiglio di fiondarsi anche sul 33 CHOMP, altrettanto bello se non di piĆ¹. Il cd contiene anche brani da un 4 tracce su 10" che mi ĆØ costato un bel pĆ²...

Peter Buck "mi ricordo che Crazy uscƬ a ridosso del nostro primo disco, e rimasi depresso per quanto era migliore..."

lol

JC
borguez ha detto…
per pulizie approfondite e durature trovo insuperabili Lee Perry & The Upsetters, ma accetto il tuo consiglio!

Mircalla docet, benvenuto nel mondo reale!
Fabio ha detto…
Ivan -

Pensa che io The fortress of solitude ce l'ho nella pila dei libri da leggere da almeno due anni, che vergogna.

Mircalla -

In genere benpensanti e femministe li tollero poco, ma tu hai un'aria troppo simpatica e quindi sei benvenuta. E poi condividiamo la passione per l'espressione inglese "put things in perspective", che in italiano non esiste perche' noi non ne siamo mica tanto capaci. Belli i tuoi otto blog, ma come fai?

Lophelia -

E certo, mi ricordo che l'avevi scritto nel tuo blog. Certo che i post di London Calling non sono sempre facili da commentare, ma anche i tuoi! Quello di ieri sto provando a commentarlo da circa 48 ore senza successo (se non quella cosa del ricopiare 1000 volte).

Marco -

Meravigliosi Polyrock, non sapevo delle ristampe. Finalmente spero in molti li riscopriranno. Li ricordo dal vivo, in una rassegna di musica nei castelli valdostani. Loro bravissimi, pubblico di un centinaio di persone in totale delirio. Avevo 16 anni, fu uno dei miei primi concerti, uno di quelli grazie ai quali ho iniziato ad amare la musica.

JC -

Peter Buck mi e' capitato di conoscerlo l'anno scorso, e di rendermi conto che e' una delle persone piu' alla mano del mondo della musica. L'ho approcciato dicendogli: scusami, io ti ho gia' visto da qualche parte, per caso suoni in un gruppo rock? Lui prima mi ha guardato non capendo se ero serio o se scherzavo poi quando non ce la facevo proprio piu' a stare serio siamo scoppiati a ridere contemporaneamente. Dopo un po' che parlavamo gli ho chiesto se potevo scattargli una foto. Lui mi ha preso la macchina di mano, l'ha passata a un tipo che era vicino a noi e gli ha chiesto se poteva scattarci una foto insieme. Poi mi ha messo il braccio attorno alla spalla e si e' messo in posa. Dopo aver ringraziato il tipo, come se la macchina fosse stata la sua, me l'ha passata e mi ha detto: cosi' abbiamo una foto insieme, non e' meglio? E' un grandissimo, devi vederlo quando fa il turnista per Robyn Hitchcock per capire chi e' Peter Buck, come suona e che attitudine genuina e lo fi possiede ancora dopo tutti questi anni. I REM non imbroccano un buon disco da Automatic for the people, ma restano grandissimi, qualsiasi cosa facciano.

Se hai un pdf del tuo articolo, me lo mandi a prospettivemusicali@gmail.com? Non torno in Italia fino a fine Dicembre.
Fabio ha detto…
Borguez -

Si' ma quelli un po' piu' uptempo immagino, altrimenti per fare la cucina ti ci vuole tutta la domenica mattina! Domenica comunque provo, ho calcolato che ho ancora 7 domeniche prima del ritorno di Adriana, un sacco di tempo per sperimentare nuove musiche e detersivi.
Amicacarmilla ha detto…
"In genere benpensanti e femministe li tollero poco, ma tu hai un'aria troppo simpatica e quindi sei benvenuta."

se sei una femmina, devi per forza essere femminista! grazie comunque. ; )

"Belli i tuoi otto blog, ma come fai?"

io avro' otto blog ma quanto scrivi tu in un blog ne puo' riempire otto!
Fabio ha detto…
Non sono cosi' d'accordo che se sei una donna devi essere femminista. Seguendo il tuo ragionamento, un uomo dovrebbe essere maschilista per forza. Preferisco chi ha superato certi pregiudizi, tu no?