He's a soul man

[Covent Garden, Dicembre 2007]

Ha fatto davvero freddo nel fine settimana. E le giornate quassu' sono ormai brevissime. Alle tre e mezza tutto e' ormai avvolto nell'oscurita'. I danni procurati da questo periodo dell'anno sul mio umore gia' instabile di suo sono incalcolabili.

A venirmi in soccorso in questi giorni e' un disco del 1969 che sto ascoltando ossessivamente da quando ho ricevuto la notizia della scomparsa del suo autore, Jim Ford. Si intitola Harlan County, ed e' l'unico album inciso da questo soul brother che il 18 Novembre scorso ci ha lasciati.

Jim Ford se lo erano dimenticati tutti, fino a quando la tedesca Bear Family ha deciso che era finalmente arrivata l'ora di ristampare Harlan County. I curatori della ristampa per un po' non hanno saputo proprio dove andarlo a recuperare Ford per chiedergli i diritti. Una volta scoperto che viveva in un trailer park del Nord della California sono partiti dalla Germania e si sono trovati di fronte a un irriconoscibile vegliardo un po' panciuto e malmesso ma molto disponibile. Anche a cercare sotto il letto nastri registrati molti anni prima e dimenticati per trent'anni. Cosi' la ristampa di Harlan County uscita quest'anno contiene ben 15 tracce in piu' rispetto alle 10 originali, e dura una bell'ora e un quarto.

Quello di Jim Ford e' soul bianco molto prossimo al suono che in quegli anni fece la fortuna di Van Morrison. Jim Ford pero' era troppo selvaggio per costruire una carriera nel mondo della musica disco dopo disco come avrebbe fatto Van the man.

Era decisamente piu' interessato a passare notti senza fine tra cocaina e belle ragazze insieme al suo migliore amico, Sly Stone. Una dipendenza, quella dalla cocaina, che lo accompagnera' dagli anni '60 fino al 2004, quando finalmente riesce ad avere la meglio. Torna in se', riprende a scrivere musica e a suonare. E infatti, poco prima che ci lasciasse, il suo fan numero 1, Nick Lowe, sognava di portarlo in tour qui in Inghilterra nel 2008. Aveva gia' organizzato la data del ritorno, che sarebbe stata il 18 Maggio. Io ero gia' pronto.

La ristampa di Harlan County purtroppo non si trova facilmente, nemmeno qui a Londra. La Bear Family e' nota per pubblicare poche copie dei suoi dischi. A dire il vero la Bear Family e' famosa soprattutto per i suoi stravaganti e carissimi box set. Tipo, per fare qualche esempio, 7 CD che contengono 195 versioni di Lili Marlen. 10 CD dedicati al calipso della fine degli anni '30. E, adesso tenetevi davvero forte, uno di 52 CD intitolato "La storia della musica pop". Ti procuri quello e sei a posto per alcuni mesi. Hai anche arredato il soggiorno perche' immagino che la confezione sia formato cassapanca. Eppure se si prendono la briga di stamparli si suppone che qualcuno che li compra lo trovano. Incredibile.

I punti piu' alti di Harlam County sono quelli che anticipano Temptations, Earth Wind & Fire e tutto il suono Motown "maturo" degli anni '70 (per farvi esempio la formidabile I'm gonna make her love me), prendendo le distanze da certo country soul oggi seriamente datato.

E' un periodo di feste di Natale qui a Londra. Dovreste vedere cosa succede alla prima nota di Back to black. Non provo nemmeno a descrivere quello che questi occhi vedono. Le radici di tutto quell'entusiasmo le trovate anche in un album come questo. Da scoprire assolutamente - e tenere da parte per l'estate.

[Jim Ford, I'm gonna make her love me]

Commenti

Anonimo ha detto…
Fabio, quella radio Grundig anni '70 mi ricorda quando ero bambina, quando, anziche' ascoltarmi le siglette dei cartoni e il meglio dello Zecchino, girovagavo per radio libere alla ricerca di suoni "da grandi". Temo di non riuscire a vederti prima di Natale, percio' ti auguro di passare delle buonissime feste (ma torni a casa, vero?). A presto,

Moya
Fabio ha detto…
Sai dove l'ho fotagrafata? Al negozio di vestiti usati di Covent Garden che mi hai fatto conoscere.

I radioregistratori Grundig con il frontale in legno sono troppo belli ed evocativi anche per me. Credo che trasmettano ancora i programmi delle prime radio libere, li contengono dentro di se'.

Ora passo a farti gli auguri di la' da te :-)
lapilli ha detto…
davvero fantastica la Grundig!
Fabio ha detto…
Quella di quegli anni si'. Pensa che credevo che fosse scomparsa, invece esiste ancora. E' che si e' normalizzata, fa le cose che fanno tutti. E infatti non si vede piu', chi cavolo compra oggi una radio Grundig nuova?

Qualcuno mi sa spiegare perche' non fanno piu' le radio Grundig di legno, le 2CV bicolori, le giacchine Fila Bjorn Borg? Io tutte queste cose le comprerei ancora e sono sicuro che un piccolo mercato l'avrebbero.
Anonimo ha detto…
Sono in molti a pensare che "un piccolo mercato l'avrebbero", tanto ĆØ vero che - almeno una delle tre cose che citi - ĆØ tornata in produzione (come limited edition): la giacchetta Fila Biorn Borg.
Ti dico anche dove andare ad acquistarla a Londra, visto che scrivi di volerla comprare: una volta uscito dal metro di Bond street attraversa la strada e raggiungi HMV. Procedi sul marciapiede di Oxford Street in direzione Marble Arch, lasciandoti HMV sulla sinistra. Passato il Disney store, ad un certo punto incontri un Body Shop. Svolta con decisione a destra e percorri tutta la via (ĆØ breve, non ricordo il nome). Sul fondo della via, quando incrocia Wigmore Street, sulla sinistra eccoti arrivato in un grande negozio specializzato per i "racquet sports". In bella mostra, in vetrina, la giacchina Fila Biorn Borg edizione 2007, identica a quella che sfoggiavo nel 1977 sui campi in terra rossa della Canottieri Ticino a Pavia.
Ora, come rappresentante non ufficiale dei lettori del tuo blog, esigo una tua foto con indosso la reliquia!
Buon Natale.Marco
Anonimo ha detto…
Errata corrige:
lasciandoti HMV sulla destra.
Un Marco preciso.
Fabio ha detto…
Grazie Marco! Se non e' prima di partire sara' subito dopo. La giacchina Fila Bjorn Borg sara' mia e la sfoggero' per tutta la primavera (la fascia per capelli coordinata invece la eviterei).