Correr es mi destino para burlar la ley

Qualche passaggio di questo libro, per festeggiare come si deve l'approvazione, qualche minuto fa, del pacchetto di leggi razziali che, nell'era Obama, porta il nostro Paese a uno stato di barbarie sconosciuto agli altri Paesi civilizzati, relegandolo ai margini forse per sempre. Nell'indifferenza generale, ovvio.

Ormai e' indubitabile che gli italiani cerchino innanzitutto il proprio benessere personale. La perdita di tutti i credi lascia il posto alla ricerca della soddisfazione degli interessi immediati.

[...]

Eppure la destra non si accontenta di proporre valori. Sa anche farne canzoni. Manipola l'ottimismo, si mostra festosa, promette felicita', denuncia il pessimismo degli avversari, la loro tristezza, le previsioni di cattivo auspicio. Per questo motivo erige il romanzo personale di Berlusconi a success story che ha fatto sognare e suscita emulazione.

[...]

La destra impone anche uno stile che si vota alla concretizzazione della rottura che proclama. Uno stile spesso volgare, maleducato e volontariamente incivile. Ne sono prova ad esempio le immagini, che hanno fatto il giro del mondo, in cui i senatori di destra stappano bottiglie di champagne e mangiano mortadella nell'emiciclo del Senato all'annuncio della sconfitta di Romano Prodi all'inizio del 2008.

[...]

Il governo e la sua maggioranza riescono nell'impresa di farsi passare per amici del popolo. Un po' di pratiche "barbare" in opposizione alla sottigliezza della civilta'. I riferimenti alla tradizione, in particolare religiosa, si combinano quindi con pratiche di trasgressione. Il vecchio e il nuovo, ancora e sempre.

[...]

In ogni caso, se in passato dichiararsi di destra in Italia era pressoche' impossibile, il tabu' e' ormai definitivamente caduto. Non solo, oggi in certi ambienti, la propria appartenenza alla destra e' diventata motivo di orgoglio, se non addirittura una moda o una forma di snobismo. Grazie a Silvio Berlusconi.

Un Paese che non riconosco piu'. Addio Resistenza, addio Democrazia, addio Civilta'.

Commenti

auro.m ha detto…
ma gli italiani, quelli in Italia, lo sanno?

che' guardare un paese attraverso lo specchio e' diverso da viverlo, e di golpe al rallentatore se ne sono visti cosi' pochi da non saperne riconoscere i segni, di solito.

a.
Andre ha detto…
Chiaramente in italiano, questo libro, NON ESISTE...giusto? :-)
Porcazz...
Fabio ha detto…
Auro -

Quelli che leggono Micromega e la stampa internazionale si', quelli che vedono il TG1 immagino di no.

A me non sembra nemmeno tanto al rallentatore come golpe, per altro.

Certo che a prendere in mano un giornale italiano viene l’orticaria, bisogna stare attenti.

Io l’avevo detto che Debora Serracchiani l’avrebbero fatta fuori, in un modo o nell’altro. Ma cosi’ poca intelligenza non me l’aspettavo nemmeno dai militanti del PD. Tu hai capito cosa c’e’ di male nel dire che Franceschini e’ uno simpatico? E non credi che con un po’ di simpatia, gentilezza e calore umano si possa guadagnare qualche punticino rispetto a questa destra grossolana e volgare?

Certo, il PD deve fare attenzione a non disturbare Berlusconi, dato che l’anti-berlusconismo e’ l’unica cosa che sembra tenerli insieme (e non sempre, e non nei metodi, e non nei linguaggi).

E intanto passano le leggi razziali.

Andre -

Si' si', e' tradotto da Rizzoli col titolo "L'Italia sul filo del rasoio". Alla Cortina davanti alla Statale ho visto che ne avevano una discreta pila l'ultima volta che sono tornato in Italia (un mese fa piu' o meno).
Unknown ha detto…
quale legge ancora? cosa e' successo?
Unknown ha detto…
oh oh ..ho appena visto...cosa volete che vi dica..qualcuno l'ha pur votato, no?
Anonimo ha detto…
il VERO problema sarĆ  quando la gente che cammina zombiescamente accanto a me ogni giorno e non s'accorge di nulla, vedrĆ  crollare i CREDITI, dopo che anche i CREDI si sono polverizzati. Non avranno davvero piĆ¹ nulla cui attaccarsi: lƬ si, allora, che saranno c***i...

JC
Fabio ha detto…
Myriam -

"Il governo e la sua maggioranza riescono nell'impresa di farsi passare per amici del popolo. Un po' di pratiche "barbare" in opposizione alla sottigliezza della civilta'". Spiegazione di perche' sono in molti a votarlo.

JC -

Discutevo proprio ieri sera con un amico che studia fenomeni economici, che mi raccontava di quanto la crisi globale stia oggi nascondendo l'arretratezza specifica delle infrastrutture italiane. Che diverra' evidente quando ci sara' la ripresa e l'Italia non sara' in grado di approfittarne.

Speriamo si sbaglino, ma quelle sembrano essere le previsioni degli economisti.
Unknown ha detto…
...e finalmente si sveglieranno e scenderanno nelle piazze e ci sara' una rivoluzione e una nuova era' avra inizio..mi faccio delle illusioni, vero?
Anonimo ha detto…
Si, Myriamba. Anche se scenderanno nelle piazze sarĆ  solo per avere garantita la loro -personale- sporta di noci. Non certo in nome di qualcosa di condiviso, che valga per tutti.
CICCILLO ha detto…
bella domanda, auro.m, certo che lo sanno!
lo sanno anche se non leggono Micromega e non vedono il tg1.
il problema ĆØ un altro: e cioĆØ capire perchĆ© non fanno nulla e non riescono a fare nulla.
e questo naturalmente riguarda prevalentemente la nostra parte.
io vedo che la maggior parte di loro, ahimĆØ soprattutto le donne, non legge i giornali e non guarda la tv.
ascoltano rassegnati le notizie per sentito dire e, semplicemente, rimuovono.
preferiscono dedicarsi ai figli, alle loro piantine sul terrazzo, al loro lavoro anche oppure a dove andranno in vacanza, all'attrezzatura da comprarsi per fare il trekking, a prenotare un volo low cost, a quali corsi e quanti corsi frequenteranno l'anno prossimo, se teatro o bioenergetica, se danza o canto, se shiatsu o naturopatia, se feldenkrais o degustazione vini.
e in questo, va detto, sono perfettamente rappresentati dal piddƬ che mentre il Grande Cretino e la sua cricca sfasciano l'Italia, saltellando qua e lĆ  per disastri con l'elicottero per dire "ghe pensƬ mƬ" e votando in parlamento delle leggi che tra un po' diventeremo una via di mezzo fra l'Iran e la Germania hitleriana, loro se ne stanno bei tranquilli a fare un convegno al giorno in cui presentano i loro bei candidati alla segreteria, dicendo che l'uno ĆØ "simpatico" e l'altro un "virile e galante maschilista emiliano".
ĆØ forse anche di tutto questo che invece chi vive all'estero non si rende conto.
e cioĆØ che non vi ĆØ opposizione, nĆ© politica nĆ© culturale.
e che tutti gli altri, cioĆØ noi, siamo soli come cani, silenziosi e sconfitti.
e a questo punto orgogliosamente nostalgici e conservatori.
Fabio ha detto…
Ci si dovra' interrogare sulle ragioni di questo trionfo di bisogni individuali e sul perche' tutto cio' che e' plurale e collettivo interessa sempre meno.

E invece, senza negare quelli individuali, quelli collettivi sono almeno altrettanto importanti: pace, solidarieta', protezioni sociali, ambiente.

Eppure questi sembrano scomparsi. Come se un vestito firmato fosse diventato improvvisamente piu' importante del diritto all'aria pulita, a una sanita' efficiente, al silenzio, a vivere in una societa' senza conflitti (e quindi senza le differenze distributive che tali conflitti generano).

Quindi sono d'accordo con Meristemi: le richieste rimarranno molto probabilmente individuali. Saranno richieste di difesa di diritti individuali acquisiti, e si rivolgeranno contro coloro che tali diritti li mettono a rischio. L'opinione pubblica e' stata ben ammaestrata, da tempo, a percepire che a mettere a rischio i diritti di proprieta' e' chi ha meno, gli esclusi. Non e' cosi', ovviamente, ma questa e' la doxa, l'opinione condivisa che continua a prendere forza.

Il PD e' molto semplicemente una rovina. Un gruppo di incapaci e incompetenti, che tirano a campare, senza uno straccio di idea. Totalmente isolati dalla societa' civile, che non si preoccupano di ascoltare.

Hanno avuto il coraggio di dire che le europee non sono andate tanto male. Hanno perso solo 4 milioni di voti, cosa volete che siano.

Con questa gente, come diceva Moretti, non si va da nessuna parte. Spero che chi ancora vota questi cadaveri ambulanti finalmente si convinca che sta facendo il male del Paese.

A differenza che qui in Inghilterra, in Italia le alternative ci sono. Sinistra e Liberta' ha proposto in occasione delle europee un eccellente programma. A queste proposte bisogna dare forza e fiducia, secondo il mio parere. Il PD lasciamolo ai propri congressi. Che parlino tra di loro, e che poi spariscano, finalmente.
CICCILLO ha detto…
secondo me riponi una fiducia eccessiva in S&L.
ĆØ un semplice aggregato nuovo di forze piuttosto vecchie e in vario modo giĆ  logorate dall'esercizio del potere.
quello che sta succedendo ora in Puglia ne ĆØ una dimostrazione e non ĆØ un "bel vedere" vedere Vendola cercare alleanze con l'Udc o con una fuoriuscita di AN.
cose giĆ  viste e giĆ  rifiutate in pieno dagli elettori.

ci vorrebbe un movimento nuovo, di cittadini non compromessi in precedenza con la politica e che abbiano voglia di impegnarvisi (al punto in cui siamo sarebbe una specie di missione) rinunciando ai loro bisogni individuali e forse anche alle loro carriere.
un movimento intransigente e che si muovesse su alcuni concetti e semplici e di buon senso: pace, ambiente, lavoro e diritti.
e che soprattutto mettesse al primo posto il ripristino di tutto ciĆ² che ĆØ sempre stato (e dovrebbe tornare ad essere) "pubblico", cioĆØ della comunitĆ  dei cittadini: trasporti, scuole, ospedali, energia, beni culturali.
un movimento che si prendesse la briga di difendere letteralmente le masse di poveracci che arrivano nel nostro paese in cerca di una vita dignitosa dalle aggressioni di cui vengono fatti oggetto dal governo, sotto forma di leggi, e dai privati cittadini (piĆ¹ o meno organizzati in ronde piĆ¹ o meno legali) sotto forma di mazzate.

con gli spezzoni del vecchio PRC secondo me non si va da nessuna parte, sono figure ormai che portano su di sƩ l'immagine e la responsabilitƠ di un enorme fallimento di cui tutti stiamo pagando le conseguenze.
Fabio ha detto…
Sono molto d'accordo con te. Il mio commento riguardava le alternative esistenti.

Credo soprattutto che si debba superare la dicotomia tra bisogni individuali e collettivi. Solo la soddisfazione di entrambi permette di vivere davvero bene, e le risorse per entrambi, a volerle trovare, ci sono. Su quella dicotomia, questa destra ha costruito le proprie fortune.
auro.m ha detto…
io dico che il paese e' spacciato.
il machismo italico e' impersonato al meglio dal nano, le ronde sono legali, gli immigranti dei delinquenti da rispedire a casa, e le mamme "rimuovono" per curare le piantine in terrazzo.

ottimo.

voi che come me siete all'estero, comprate un divano letto, servira' ospitarli, i fuggitivi, no?
Fabio ha detto…
Guarda Auro, sara' anche un po' velleitario quello che sto per dire, ma sono pressoche' certo (e ne ho avuto una conferma ieri sera parlando con Conchita Sannino - OK, una non proprio super partes) che chi vive in Italia non ha ancora capito il danno di immagine che stiamo tutti quanti subendo, noi qui e loro la' a causa di quell'insignificante ometto.

E allora e' forse il caso che Engadina Calling riporti una piccola antologia di giornali raccolti stamattina in edicola:

1) Cominciamo con il Guardian.

Titolo: Calls grow within G8 to expel Italy as summit plans descend into chaos.

"The behind-the-scenes grumbling has gone as far as suggestions that Italy could be pushed out of the G8 or any successor group. One possibility being floated in European capitals is that Spain, which has higher per capita national income and gives a greater percentage of GDP in aid, would take Italy's place.

The Italian foreign ministry did not reply yesterday to a request to comment on the criticisms.

"The Italian preparations for the summit have been chaotic from start to finish," said Richard Gowan, an analyst at the Centre for International Co-operation at New York University"

Silvio Berlusconi has come in for harsh criticism for delivering only 3% of development aid promises made four years ago, and for planning cuts of more than 50% in Italy's overseas aid budget.

Meanwhile, media coverage in the run-up to the meeting has been dominated by Berlusconi's parties with young women, and then the wisdom of holding a summit in a region experiencing seismic aftershocks three months after a devastating earthquake as a gesture of solidarity with the local population".
Fabio ha detto…
2) Passiamo al Times.

Titolo: Bob Geldof joins the Pope in attack on Silvio Berlusconi over Africa aid.

"“How can you lead the G8? Where is your credibility?” asked Mr Geldof, who guest-edited La Stampa, the Turin daily, for a day. Mr Berlusconi admitted that Italy was “behind with its payments” but said that after Gleneagles he had been out of power for two and a half years, blaming the intervening Government of Romano Prodi and the financial crisis.

When Mr Berlusconi complained that he was being “attacked by the press, the Left and magistrates”, Geldof brushed it aside as irrelevant.
Fabio ha detto…
3) Vediamo adesso cosa scrive il Financial Times (noto foglio comunista, altro che la credibilita' internazionale di Chi).

Titolo: Summit for Silvio.

"Silvio Berlusconi has been through a torrid time in recent weeks, amid a spate of allegations about his relations with younger women. But on Wednesday the Italian prime minister will hope to draw a line under his problems when he hosts world leaders at the G8 summit in the Italian city of L’Aquila. The G8 is declining as an institution, eclipsed by the higher standing of the G20. But the G8 presidency still gives its incumbent the opportunity to grab parts of the global agenda and drive through change. Mr Berlusconi, more than most leaders in the developed world these days, needs to look as though he is making the most of the opportunity.

For weeks, stories about the 72-year-old Italian leader’s private life have been an utter embarrassment. But Mr Berlusconi’s reputation on the global stage has fallen for reasons that go well beyond recent headlines. After all, he has long had a reputation as a controversial and unpredictable figure. However, when the Italian premier was last in government – from 2001 to 2006 – the Bush administration needed to court him because Washington was in conflict with the two big players on the European continent: French president Jacques Chirac and German chancellor Gerhard Schrƶder. Today, all has changed. France and Germany both have strongly pro-American leaders. So Barack Obama does not have to be anything like as tolerant of Mr Berlusconi as his predecessor was".
Fabio ha detto…
4) Terminiamo la rassegna stampa con il Telegraph, quotidiano dei Conservatori inglesi, vediamo se almeno giocando in casa al nostro ometto va un po' meglio. Ahime', si direbbe di no.

Titolo: "Silvio Berlusconi picks former topless model Mara Carfagna as G8 escort".

"The Italian prime minister has asked a former topless model turned government minister to stand in for his estranged wife.
The 72-year-old premier has chosen Mara Carfagna – now Italy's equal opportunities minister – to take care of the likes of Michelle Obama and Sarah Brown.
Miss Carfagna, 33, is an ex-glamour girl whose sultry looks and portfolio of lingerie calendars earned her the title of the world's sexiest government minister from men's magazine Maxim.
The one-time Miss Italy contestant will be supported in the role by another attractive young member of the cabinet, education minister Maria Stella Gelmini.
Mr Berlusconi is said to have chosen Miss Carfagna and Miss Gelmini to reward them for being "staunch champions" as he has battled allegations that he slept with a high-class call-girl at his mansion in Rome last November. Together they will guide the G8 wives around Rome and the mountain town of L'Aquila 65 miles away, where the summit is being held from Wednesday to Friday.
But the appointment of the pair has reportedly sparked a "cold war" with two of Mr Berlusconi's other favourites, youth minister Giorgia Meloni and environment minister Stefania Prestigiacomo.
Miss Meloni has been forced to deny she felt snubbed, saying she had other G8 duties to attend to: "I can't see what all the fuss is about."
There had been intense speculation over how Mr Berlusconi would solve the problem of no longer having a First Lady of his own when it came to hosting the G8.
Veronica Lario, a former actress who first caught his eye when she appeared on stage topless, announced in early May that she wanted a divorce.
She condemned as "shameless rubbish" a plan by his People of Freedom party to promote showgirls and starlets as Italy's candidates in the European elections.
She also accused him of "frequenting minors" after he dropped in on a Naples disco to attend the 18th birthday party of Noemi Letizia, a blonde lingerie model, and gave her a gold and diamond necklace worth more than £5,000.
Mr Berlusconi's private life has become even more turbulent since then. He was accused of misusing government aircraft to fly guests to private parties at his luxury villa in Sardinia.
A Spanish newspaper also published photographs of women wearing only bikini thongs taking outdoor showers and lounging in the sun by the villa's swimming pools.
Then came the allegation that women were paid to attend his parties and that one of them, Patrizia D'Addario, 42, spent the night with him at his residence in Rome, Palazzo Grazioli.
The G8 spouses will tomorrow [wed] have an audience with Pope Benedict XVI at the Vatican, and then be taken on a tour of the devastation caused by the massive earthquake which hit L'Aquila on April 6, killing nearly 300 people and leaving thousands homeless.
They will also visit museums in Rome and have a meeting with UN food agencies based in the capital on the role of women in fighting hunger.
The choice of chaperone is likely to quicken the pulse of the only man in the group, German Chancellor Angela Merkel's husband, Joachim Sauer.
Rumours have swirled around the nature of Mr Berlusconi's relationship with Miss Carfagna since he joked to the one-time showgirl at an awards dinner two years ago: "If I was not already married, I would run off with you immediately."
His furious wife, Veronica Lario, 52, complained publicly and he was forced to issue an apology. But that did not stop him from promoting Miss Carfagna to the cabinet as soon as he got the chance.
When a female comedian joked last year that she was only made an MP because she gave sexual favours to Mr Berlusconi, she announced she would sue for one million euros (£790,000)".

Ecco qua, i giornali inglesi di oggi sull'Italia.
artemisia ha detto…
Sono appena rientrata dall'Italia. Per la prima volta in tanti anni durante i quali pure lo sapevo, mi ha colpita dolorosamente in tutta la sua evidenza la consapevolezza che l'Italia ĆØ ormai vittima totale della dittatura mediatica del Nano.
Non esiste opposizione.
Non esiste (tranne poche eccezioni)una stampa degna di questo nome. Per leggere ad esempio che finalmente persino la CEI ha condannato il comportamento eticamente immondo del Nano ho dovuto comprare il Manifesto. Che compro comunque, dato che forse ĆØ l'unico giornale degno di questo nome.
Parlo spesso con economisti (specialmente con uno molto bravo) il quale mi assicura che ĆØ come dice il tuo amico, Fabio. L'Italia ĆØ l'unico paese europeo che era giĆ  in crisi prima della crisi, e che non ha gli elementi per affrontarla. Il governo di Berlusconi ĆØ una tragedia storica per il nostro paese della cui portata pochi si rendono conto a fondo. La democrazia italiana ĆØ in serissimo pericolo, e io sono preoccupatissima per mia figlia, per i miei nipoti che vivono in Italia, per i miei amici che ancora ci abitano.
Il G8 all'Aquila ĆØ l'ultima disperata pagliacciata di quell'essere miserabile. Incrociamo le dita che sia l'occasione per esporlo al fuoco della stampa estera che non puĆ² censurare.
Concordo con Auro M.: io offro ospitalitĆ .
Fabio ha detto…
Mi preoccupa assai il fatto che a intervenire qui siamo soltanto tra expat. Nel senso che chi sta dentro sembra, ulteriore conferma, non rendersi conto di nulla.

Questa serie di vignette della stampa estera (scelte tra testate rispettabili, libere, non servili, di vari orientamente politici) fanno capire molto di come la situazione viene vista dall'estero.

In Italia, se qualcuno le pubblicasse su qualche quotidiano o settimanale credo che verrebbe querelato, arrestato, fatto a pezzi.

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/vignetta-times/1.html.
Fabio ha detto…
Pero', Francesco, non e' un po' una contraddizione?

Nel senso che dici che la consapevolezza della gravita' e' diffusa, ma poi dici anche che le manifestazioni vanno deserte (200 - 300 persone in una citta' come Milano).

Sui blog, non saprei.

I blog di controinformazione ci sono gia' (Grillo, Travaglio, Guzzanti, ecc.) e sono molto seguiti, ma solo da una fascia della popolazione, di per se' interessata a questioni politiche.

Io credo che Berlusconi vinca, a man bassa, tra fasce di elettorato poco scolarizzate, che passano molto tempo davanti alla televisione, assorbendone stili e contenuti.

La soluzione non so se esista, in tutta sincerita'.

Sono stato a un dibattito di Freedom House recentemente ("Italy slipped back into the Partly Free category with free speech limited by courts and libel laws, increased intimidation of journalists by organized crime and far-right groups, and concerns over the concentration of media ownership").

Tutto questo e' certamente vero, ma francamente mi sembra poco per spiegare il successo di questa destra.

C'e' dell'altro. Certi messaggi (gli immigrati sono delinquenti e vanno rimandati nei loro paesi, per esempio) hanno fatto breccia in certe categorie di popolazione che ne' tu ne' io frequentiamo, ma che sono parecchio numerose, evidentemente.

Ci vorrebbero messaggi altrettanto forti e di segno inverso forse, centrati su solidarieta', accoglienza, ambiente.

Ma poi mah, a una parte consistente della popolazione tutto questo interessa molto poco.

Come diceva Groucho Marx: perche' dovrei interessarmi della posterita'? Cosa ha fatto per me la posterita'?
CICCILLO ha detto…
SƬ, la contraddizione c'ĆØ.
E tuttavia sono convinto sia cosƬ: in Italia vi sono milioni di persone consapevoli della gravitƠ della situazione ma non per questo le stesse persone scendono in piazza tutti i giorni.
E questo secondo me per varie ragioni, in parte giĆ  dette sopra.
Se ripenso a quando lo scendere in piazza serviva a qualcosa mi viene in mente un'altra Italia, dove c'erano partiti molto forti e sindacati altrettanto forti.
Infatti l'ultima manifestazione, che io ricordi, che ĆØ servita a qualcosa, ĆØ stata quella dei famosi tre milioni del Circo Massimo che riuscƬ a bloccare l'abolizione del famoso articolo 18.
Ma tre milioni di persone (o anche meno, non importa)non scendono in piazza da sole, non arrivano a Roma da sole.
E' necessario un enorme sforzo organizzativo e, ovviamente, un'enorme volontĆ  politica di appoggiare questo sforzo.
Che allora accomunava tutti i partiti della sinistra, radicale e non.
Ma il quadro ĆØ cambiato ed ĆØ inutile che io mi rimetta a spiegare qui il perchĆ©.
Il piddƬ, fra i vari nefasti effetti che ha sortito con la sua nascita, ha legittimato l'individualismo di sinistra e ha portato a compimento la tendenza, giƠ in atto da tempo, ad accettare come "dato di natura", tutte le cosiddette leggi del mercato che hanno condotto a privatizzazioni dissennate (di cui vediamo gli splendidi risultati, per esempio a Viareggio o alla clinica santarita di Milano), inefficienza ulteriore, precarietƠ del lavoro, sfruttamento dissennato dei migranti, abbassamento generale del senso etico e dell'appartenenza ad una comunitƠ di cittadini.
FinchĆ© non ci saranno partiti in grado di dar voce, magari con parole e volti nuovi, al disagio di chi ĆØ contro a tutte queste cose e magari nemmeno se ne rende conto, credo sia inutile qualsiasi manifestazione di piazza.
E poi, come sottolinea giustamente Olivier Besancenot (ce se vivessi in Francia voterei senza alcuna esitazione) sul Manifesto di oggi, che senso ha manifestare contro la guerra in Afghanistan e poi votare in parlamento a favore della stessa guerra?
Ecco perchƩ nessuno va alla manifestazioni.
Delle due l'una questo punto: o i cittadini consapevoli riescono a mettersi insieme e formare un nuovo movimento rinunciando ai loro bisogni individuali e magari alle loro carriere, oppure tocca aspettare di vedere delle significative mutazioni di rotta in partiti che per il momento sono sempre piĆ¹ astratti e lontani dalla consapevolezza dei cittadini oltre che sempre piĆ¹ asserviti all'ideologia - feroce, disumana, militarista, individualista e nichilista - che caratterizza il sistema capitalistico nell'epoca in cui ci tocca vivere.
Io sarei per la prima delle due.
Quanto al Grande Cretino ĆØ mia opinione che solo i suoi potranno scaricarlo e farlo fuori.
Quello che possiamo fare noi (dico in senso ampio) ĆØ lavorare, in mezzo a questo disastro, sul piano culturale, nella consapevolezza di essere minoritari.
Fabio ha detto…
Quella della "piazza deserta" e' un'analisi che condivido.

Continuo pero' a pensare che fino a quando non ci interrogheremo sulle ragioni vere del successo di questa destra, sulla sua capacita' di dare voce a bisogni, anche, popolari (interpretandoli poi nel modo piu' triviale possibile, l'unico codice comunicativo con il quale e' in grado di esprimersi), non andremo molto lontano.

Scriveva Augias ieri su Repubblica: "Dall'altra parte c'e' pero' una sinistra che per anni ha ignorato i segnali di disagio, l'ira o la paura dei cittadini onesti che si sono sentiti abbandonati dallo Stato, lasciati in balia dei prepotenti, assaliti psicologicamente prima che fisicamente da un fenomeno senza precedenti in questo Paese, che hanno chiesto invano una parola, un gesto che non sono mai arrivati".

E ora si paga il conto.

Non sono peraltro sicurissimo che il movimento del quale tu auspichi la nascita (auspicio per altro che condividerei anche) possa in un sistema bipolare (e in un clima assai diverso da quello che vide la nascita di Forza Italia nel lontano 1993-4) affermarsi in tempi ragionevoli.

Obama non e' venuto fuori dal nulla. Si e' fatto strada all'interno di uno dei due principali partiti dell'arena politica americana.

Il problema da noi e' l'apparato ormai senile del PD, che non da' spazio a voci nuove.

Il problema e', ahime', ancora per un po' senza soluzione (e il confronto che mi e' capitato di avere con amici giornalisti della radio con la quale collaboro mi sembra che porti alle mie stesse conclusioni).

Rassegnamoci a essere minoranza, come concludi anche tu.
CICCILLO ha detto…
sƬ, quello che sogno io ĆØ una specie di italiadeivalori perĆ² pacifista, ambientalista e laburista e anti-privatizzazioni.
il che significherebbe ripristinare i servizi pubblici non abolire la proprietĆ  privata dei mezzi di produzione.
il bipolarismo poi ĆØ un altro dei miei nemici giurati e certamente una delle cause del disastro italiano.
il bipolarismo ĆØ anti-democratico per definizione, elimina la rappresentanza delle minoranze e in Italia ĆØ stato introdotto forzatamente in nome della governabilitĆ  ma si ĆØ visto che non funziona da nessun punto di vista.
dubito che in mezzo al piddƬ spunti fuori uno del carisma di Obama oltre che della sua generazione (cioĆØ la mia).
ma se costui (o costei) fosse pronto ad ammettere gli errori del passato (almeno su bipolarismo, privatizzazioni, leggi sul lavoro precario e interventi del nostro esercito in guerre o missioni all'estero) allora sarei pronto a votarlo.
Fabio ha detto…
L'ultima tua frase fa tenerezza, ma lo dico con tutta la simpatia possibile, non fraintendermi.

Il PD e' spacciato. E' il progetto senile di un apparato decrepito che non capisce che e' ora di togliersi di mezzo. Perfettamente funzionale e ancillare al PDL. Si tengono in piedi a vicenda.

Sul maggioritario: ormai mi sto abituando che quelli che voto tanto non raggiungono il quorum. E' successo gia' due volte in due anni.
CICCILLO ha detto…
cercavo solo di venirti incontro.
visto che citavi Obama il quale, comunque, ha vinto proprio perchƩ ha, in qualche modo, ammesso gli errori del passato e ha chiamato le cose col loro nome.
come ho giĆ  detto in altre occasioni la vera rivoluzione consisterebbe ormai nel tornare al passato remoto considerando gli errori commessi nel passato prossimo.
e in questo sƬ, mi annovero orgogliosamente tra coloro che fanno parte di quella che il candidato sconfitto alla Provincia di Milano (che non ho votato) chiama la "sinistra conservatrice".
non sempre il nuovo ĆØ meglio, ne abbiamo conferme ogni giorno.
Fabio ha detto…
Non sempre il nuovo e' meglio, sono d'accordo. Pero' credo anche che le formule del passato vadano, molto, aggiornate.

Le emergenze di oggi (ambiente, flussi migratori dai Paesi poveri, ecc.) richiedono politiche di solidarieta' che certamente devono prendere spunto dalla storia, ma anche guardare al futuro.

Per esempio, la regulation in materia ambientale dev'essere ancora scritta, e guardare al passato non servirebbe a molto.

Obama questo l'ha capito, e direi che l'hanno capito molti dei suoi elettori.

In Italia si sta ancora a dare peso al delirio di un vecchio imprenditore malato di mente. Per questo, per l'Italia non vedo alcun futuro, se le cose non cambieranno radicalmente.

Ma non mi illudo, credo non cambieranno. L'Italia e' un Paese vecchio, anche anagraficamente, in declino forse irreversibile.