Cose turche

Sto trovando davvero irresistibile questa doppia raccolta, quasi due ore, di musica registrata a Istanbul nei primi anni dello scorso secolo, pubblicata da Honest Jon's.

Non sto a raccontarvi tutta la storia, la trovate in tutte le recensioni ufficiali e nel ricco libretto che accompagna l'iniziativa. In pochissime parole, Honest Jon's ha comprato i diritti per ristampare antiche incisoni del catalogo HMV, e dopo le musiche degli immigrati dalla costa ovest del continente africano, riporta ora alla luce voci e strumenti dimenticati, appartenuti al patrimonio musicale del Bosforo.

E' un viaggio commovente dalla prima all'ultima nota, soprattutto se siete interessati, come sono io, a conoscere le espressioni musicali delle tradizioni devozionali del mondo.

Tra le rovine dell'impero ottomano si incrociarono davvero tante tradizioni diverse: cristiane, ebraiche, islamiche, provenienti dalla Grecia, dalla Turchia, dall'Armenia. Appartenenti a popolazioni urbane quanto rurali. Ognuna portatrice di un patrimonio di strumenti (alcuni ormai scomparsi) e stili propri.

Quella contenuta in To scratch your heart e' musica intensamente, definitivamente, finalmente, completamente altra, che apre mondi.

Una raccolta essenziale per tutti voi che mi accompagnate nei percorsi avventurosi di Engadina Calling e Prospettive Musicali: uno dei capolavori di quest'anno, senza dubbio.

Ci vediamo qui in Engadina lunedi', buon fine settimana, dovrebbe fare bello sia li' che qui.

Commenti

lophelia ha detto…
dev'essere musica bellissima, sia l'una che l'altra...si compra solo online, immagino
Anonimo ha detto…
pure quel tipo ha un non so che di Battiato, se lo guardi d auna certa angolazione. Mi vien da pensare agli ultmi fotogrammi di "Shining"...

JC
Fabio ha detto…
Battiato come minimo avra' le registrazioni originali di ogni traccia (His Master's Voice = La voce del padrone...).

Peraltro ecco, Battiato di Foetus e Pollution, insieme a Roberto Cacciapaglia di Sei note in logica, Juri Camisasca di La finestra dentro e Claudio Rocchi di Suoni di frontiera sono tra le influenze piu' evidenti di Oneothrix Point Never, per tornare a quello che si scriveva venerdi' scorso.

Tutto si ricicla, e va bene cosi'.
lophelia ha detto…
ok, grazie Fabio!!
Anonimo ha detto…
e ciĆ², una tantum, ci rende orgogliosi delle nostre mediterranee origini.

JC under the sun
Fabio ha detto…
Lophelia -

Rimosso ;)

Spero ti piaccia. E' un ascolto molto meditativo, direi serale.

JC -

Io lo sono, orgoglioso delle mie mediterranee origini, da quando me ne sono andato.

Non ci si rende conto abbastanza, secondo me, di come si vive bene in Italia: relazioni in genere cordiali, e comunque aperte, cucina squisita, clima spesso piacevole, gusto piuttosto diffuso per le buone letture, montagne e mare bellissimi.

Devi lasciarti tutte queste cose alle spalle per apprezzarle.

Poi, a parte il Mediterraneo, a me Milano piace. L'ultima volta che sono tornato, all'inizio di questo mese, sono andato a sbattere contro persone che non vedevo da tempo, per puro caso: Andrea De Carlo (con il quale ho mangiato una buona pizza parlando del suo recente viaggio negli Stati Uniti), Fabio De Luca di Rolling Stone (la mattina in metropolitana) che non vedevo da almeno un anno, una delle mie blogger preferite (Rose) a un matrimonio...

Sono incontri imprevisti ma che, non so, a me danno un senso di appartenenza a quella citta', che qui a Londra posso solo sognare.
Anonimo ha detto…
"relazioni in genere cordiali, e comunque aperte, cucina squisita, clima spesso piacevole, gusto piuttosto diffuso per le buone letture, montagne e mare bellissimi."

Ecco perchĆ©, almeno per un pĆ², me ne resto qui...

JC
Fabio ha detto…
Fai benissimo. Io sto cercando di tornare "in continente" ogni volta che il lavoro me lo consente, infatti.
Unknown ha detto…
Questo commento ĆØ stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto…
Fabio, mi stupisci. Non me l'aspettavo da te.