John Holloway/ Lars Ulrik Mortensen/ Jane Gower, Sonate concertate in stil moderno (ECM New Series, 2012)

La mattina di Pasqua voglio svegliarmi ascoltando proprio questo disco. Sonate rinascimentali impeccabilmente eseguite al violino, al clavicembalo e alla dulciana (strumento antesignano del fagotto).

Le hanno composte due musicisti italiani dei quali sono arrivate fino a noi pochissime informazioni. Castello pare fosse veneziano, mentre Fontana si pensa fosse bresciano. Di nessuno conosciamo le date di nascita e di morte.

Vi ho gia' detto qui e alla radio quanto questa assenza di informazioni scatena la mia fantasia nei confronti di questi innovatori assoluti: me li immagino immersi in mondi loro, popolati da creature poetiche, muse capaci di ispirare composizioni al tempo stesso meditative e profondamente gioiose.

Un'altra cosa che abbiamo ripetuto spesso quando vi ho proposto musiche rinascimentali alla radio, e' che l'esecuzione di early music ha molto in comune con la musica contemporanea, dato che spesso accade in entrambe che i suggerimenti dati agli esecutori siano cosi' liberi da richiedere un'interpretazione assai personale, che sconfina a volte nell'improvvisazione.

Lasciate che ripeta quello che ho scritto qualche tempo fa a proposito della early music (il mio Santo Graal, dissi allora e confermo qui: punto di arrivo definitivo di una ricerca musicale che mi ha tenuto piacevolmente impegnato per tutta la mia vita):

Lo svolgimento libero, l'introduzione di dissonanze e di movimenti imprevedibili, i repentini cambiamenti di tono e umore, la profonda leggerezza di queste musiche generano uno stato emotivo indescrivibile, che e' insieme meditativo, sereno, gioioso. Bisogna farne esperienza per capire, perche' altrimenti non e' nemmeno uno stato immaginabile.

Non so che altro aggiungere, se non consigliarvi di procurarvi queste sonate concertate, in stile antichissimo eppure, come dicemmo qui quando grazie all'Early Music Show di BBC Radio 3 scoprii colui che cambio' per sempre il mio modo di ascoltare musica (Biber), di una modernita' che lascia senza fiato.

Mi apri' davanti mondi dei quali ignoravo l'esistenza, Biber. E cosi' facendo mi restitui' un entusiasmo che credevo di avere perso e che invece, anche grazie a un disco come questo, scopro essere piu' vivo di quanto sia mai stato.

Questa esecuzione di una sonata di Castello e' decisamente meno d'atmosfera rispetto allo stile del trio Holloway/ Mortensen/ Gower, ma possiede una vivacita' contagiosa.

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