[1339] Andrey Zyvagintsev, Elena

Storia dostoevskijana, ma ambientata nella Russia contemporanea. Un signore molto benestante, dopo essere stato colpito da un attacco cardiaco, sposa l'infermiera che lo assiste. La quale ha un figlio sbandato, che ha bisogno di soldi. Il signore benestante prima ci pensa, e poi rifiuta di aiutarlo. Una decisione che portera' con se conseguenze.

La grandezza del film e' l'analisi delle diverse aspettative, ambizioni, stili di vita, luoghi dei ricchi ricchi e dei poveri poveri, nella Russia post-comunista. Per i poveri poveri, il regista non dimostra alcuna simpatia. Vengono ritratti attaccati alla bottiglia, alla televisione, alla playstation, o a attaccare briga con quelli ancora piu' poveri e disperati.

Film cupissimo, senza speranza di redenzione, senza buoni e cattivi. Iper-realista e molto critico verso le contraddizioni del presente, rappresentate oggettivamente per quelle che sono.

Regia di Andrey Zyvagintsev, al suo terzo lungometraggio (il suo primo che vedo, per cui non so dirvi molto). Premio speciale della giuria a Cannes. Musiche di Johann Sebastian Bach, Philip Glass (la sua magnifica terza sinfonia), Bob Dylan.

Trailer.

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