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Dal Corriere della Sera:

"Dopo di lui, ha parlato Angelino Alfano. Si è rivolto al Cavaliere con deferenza dandogli del lei: «Se c’è da difendere i nostri ideali, e la nostra storia, presidente, coincide con la sua, siamo pronti alle dimissioni, a cominciare dai ministri al governo». E ha aggiunto: «Il vero Berlusconi non è quello descritto nelle sentenze, la sua storia è la storia del Paese e merita rispetto». Poi non ha retto all’emozione ed è scoppiato in lacrime".

Sono io che ho capito male, vero? Un ministro degli Interni che dichiara di dimettersi se glielo chiede un condannato in terzo grado per frode fiscale. Con tutto il mio spirito critico nei confronti del Paese che mi ospita, di certo qui una cosa del genere sarebbe inconcepibile.

Credo peraltro che il titolo di cavaliere decada automaticamente con la condanna. Sarebbe auspicabile che i media ne terminassero immediatamente l'uso e iniziassero a chiamarlo ufficialmente per quello che e': un delinquente truffatore, come e’ stato accertato dalla magistratura.


PS: Sarebbe stato bello se le dimissioni di Alfano le avesse chieste il PD, ma si sa che i cadaveri in avanzato stato di putrefazione non parlano piu'.

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