Ancora sui social networks

Torno un momento su un tema gia' ampiamente dibattuto in questo blog.

Lo faccio perche' ieri, a distanza di nemmeno un'ora una dall'altra, mi sono arrivate due mail da persone che non sentivo da tanto tempo. Entrambe iniziavano con la stessa frase: ti scrivo una mail perche' tu non frequenti i social. Poi una aggiungeva e fai bene e l'altra e non ti biasimo.

Per quello che vale, la mia esperienza di non-utente dei social networks (mi sono cancellato da Facebook alcuni anni fa e sono presente su Twitter solo come lettore di media che leggo anche su carta) e' molto soddisfacente. Anche perche' a me (come sapete) scrivere piace molto, e non mi pesa affatto tenere contatti scrivendo mail.

Con ognuno dei miei amici ci scriviamo cose diverse, a seconda degli interessi che abbiamo in comune. Con Marco parliamo di musica, con Rocco di libri e di politica, con Alessandro e Gigi del programma, con Tita di arte e mostre, ecc. Anche di vita vissuta parliamo in modo diverso, concentrandoci su cio' che delle nostre vite puo' interessare l'altra persona.

Con tutti loro ho tantissime cose da condividere. Ma, sinceramente, non ho nulla da condividere con tutti loro contemporaneamente. Che e' la filosofia one-to-many che sta alla base dei social networks.

Ho perso contatti quando ho lasciato Facebook? Qualcuno si', non lo voglio negare. Penso ad esempio a un bel carteggio privato tra Carlo Massarini e me nel quale ci scambiavamo suggerimenti su siti e riviste musicali, che non solo non ho salvato e che quindi e' andato perduto, ma che non saprei nemmeno come riprendere perche' a Carlo non chiesi mai la mail privata (e credo che la mail in Facebook sia stata discontinuata).

Se pero' dovessi dirvi che ho perso contatti fondamentali per la mia vita, vi direi una bugia. Anzi, per i contatti fondamentali ho liberato tempo. La filosofia di fondo, opinabile naturalmente, e' che a un network di contatti vasto, superficiale e aperto e' preferibile una rete di amici piu' ristretta ma con relazioni piu' personali.

Per qualcuno non e' cosi', ed e' un punto di vista che rispetto. Mi e' capitato spesso, e sara' capitato anche a voi, di partecipare a cene con tante persone ognuna delle quali impegnata a proiettare una gradevole immagine di se' pur parlando di nulla. Ci sono persone bravissime a organizzarle, e quindi immagino che a loro quel passatempo piaccia molto (anche perche' voglio immaginare che richieda tempo organizzare una di quelle cene). Ci sono andato, con insoddisfazione crescente. fino a quando ho deciso che quei ritrovi non mi dicevano nulla, e ho imparato a evitarli.

Tutto questo per dire che se pensate che io faccia bene a disertare i social network, come molti mi dicono, lo potete fare tranquillamente anche voi. Non si perde nulla di valore, ma invece si guadagna tempo per i propri amici veri.

E se come me pensate che il tempo sia la cosa piu' preziosa che possediamo, capite che e' uno scambio vantaggioso.

Commenti

Anonimo ha detto…
Qualche giorno fa, ho cancellato definitivamente il mio account facebook....Coincidenza!
Semplicemente perchĆØ non ci trovavo piĆ¹ nulla d'interessante, e forse per questo non vi cercavo piĆ¹ nulla.
Faccialibro, non si strapperĆ  di certo i capelli per l'assenza della mia immagine, e tanto meno io piangerĆ² per non far piĆ¹ parte del gruppone....per cui sotto un altro libro "cartaceo"
Hrundi v. Bakshi
Fabio ha detto…
Ah certo, che una minoranza come quella alla quale apparteniamo noi abbandoni Facebook a loro che vuoi che importi? Questo peraltro vale per un po' tutti i prodotti, servizi, negozi, organizzazioni, partiti, case editrici, catene di caffe', ecc. che per loro natura si rivolgono ai grandi numeri.

Infatti il mio discorso non ha nulla a che vedere con un boicottaggio. Non mi importa che Facebook prosperi oppure no. Mi interessa non farne parte io.

Il mio post riguarda unicamente le ricadute individuali dell'uso o non uso dei social network. E' un post sul nostro utilizzo della risorsa scarsa (scarsissima, sempre di piu') tempo, non sul business dei social network.

Per cui come dici tu, scegliamo un bel libro di carta da leggere nei prossimi giorni :)