Hunter Thompson sul senso della vita

Ho letto recentemente una bella lettera che un giovane Hunter Thompson scrisse al suo amico Hume Logan nel 1958. Ve ne traduco qualche passo, magari un po' per volta cosi' ci riflettiamo un po' ogni giorno.

In ogni uomo, l'ereditarieta' e l'ambiente si sono combinati per produrre una creatura con certe abilita' e certi desideri - tra cui un bisogno profondo di agire in modo da rendere la propria vita qualcosa di SIGNIFICATIVO.

Un uomo deve ESSERE qualche cosa; deve significare qualcosa.

Per come la vedo io, la formula per raggiungere questo obiettivo assomiglia a qualche cosa del tipo: un uomo deve saper scegliere un percorso che permetta la massima efficacia nell'utilizzo delle sue CAPACITA' per la gratificazione dei suoi DESIDERI.

In questo modo, soddisfa un bisogno (quello di definire una propria identita', realizzando un obiettivo), evitando la frustrazione del proprio potenziale (scegliendo cioe' un percorso che non pone limiti allo sviluppo di se stesso) e contemporaneamente il rischio di vedere avvizzire il proprio obiettivo o di perdere interesse in esso quando si avvicina (invece di piegarsi alle esigenze di cio' che persegue, deve disegnare l'obiettivo in modo che si conformi alle sue abilita' e ai suoi desideri).

In pratica, non dedica la vita a raggiungere un obiettivo pre-definito, ma sceglie una vita che SA che gli piacera'. L'obiettivo e' assolutamente secondario: e' come lo raggiungiamo che e' importante. Puo' sembrare un po' inutile dire che un uomo DEVE perseguire un obiettivo proprio; perche' lasciare che sia qualcun altro a definire i nostri obiettivi vuol dire rinunciare a uno dei piu' significativi aspetti della vita - la definitiva affermazione di volonta' che fa di un uomo un individuo.

HUNTER THOMPSON
Letters of note: correspondence deserving of a wider audience.

Commenti