Beautifully blemished collateral of a life lived to the fullest



E' da quando e' arrivato nella posta che ve ne volevo parlare, poi mi e' completamente passato di mente. Avete letto Kinfolk di quest'autunno? Lo trovo il numero piu' bello finora uscito di quella che e' ormai diventata una delle mie riviste preferite.

Il tema e' l'imperfezione, anzi tutte quelle imperfezioni che rendono uniche e quindi di grande valore le persone, le cose, i luoghi, le esperienze.

"E se sbagli, fallo con allegria" disse una avvenente ricercatrice sociale della quale non ricordo proprio piu' il nome, il giorno che diede il benvenuto a un giovane e impacciato assistente di ricerca, un Fabio di molti anni piu' giovane di adesso. Ricordo quelle parole come se me le avesse dette stamattina.

Vivere con la consapevolezza di essere imperfettissimi, in quello che siamo, facciamo, diciamo, pensiamo. Senza cercare una perfezione che troppo spesso, come la saggezza per il grande Lucio, e' solamente la prudenza piu' stagnante.

From the shoddy darning on your cardigan to the oddly manicured shrubs in your neighborhood, these flawed details are the beautifully blemished collateral of a life lived to the fullest. So make mistakes. Make a mess. What have you got to lose?

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