Prima lettura



Stavo pensando di introdurre nelle mie conduzioni a Prospettive Musicali qualche lettura, come si faceva tanti anni fa a Tropici e Meridiani. Vi anticipo le prime righe di una cosa che ho messo da parte da leggere la prossima volta che vado in onda:

Purtroppo la societa' del benessere, del consumo e dello spreco ha fatto dell'"essere fuori di se'" il fine ultimo da proporre e imporre mei modi piu' subdoli per potersi autoalimentare. Di fatto, proponendo i suoi valori, ci ha schiavizzato con uno stile di vita che fa dello status sociale, del potere, del successo, del denaro, della bellezza artificiosa o esteriore, dei beni imprescindibili.

Cosi', grazie ai media, alla pubblicita' e al marketing ci troviamo a rincorrere l'avere invece dell'essere, il fare invece del vivere".

Poi prosegue per alcune pagine parlando del mondo illusorio proposto dalla pubblicita', di bisogni indotti artificialmente, della proiezione del soddisfacimento di bisogni reali (socialita' per esempio) sul possesso illusorio di oggetti (compro quel telefonino/ vestito/ auto per appartenere a quel gruppo aspirazionale), dello stordimento in dosi crescenti (alcol, shopping, Facebook, lavoro, ecc.), del falso sollievo ottenuto essendo sempre online (e quindi allontanandoci sempre piu' dal dialogo profondo con noi stessi).

Una buona lettura.

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