Domenica a Prospettive Musicali

Mi sta piacendo parecchio, quando riascolto le mie puntate di Prospettive Musicali, l'ordine che ho iniziato a dare al programma (da almeno un anno in realta').

Iniziamo la puntata con un classico che tutti conoscono, un modo per includere tra i nostri ascoltatori anche chi magari non ascolta proprio tutti i giorni Terry Riley e Arvo Part: e' un modo per segnalare che Prospettive Musicali vuole essere un programma accogliente, comunitario, popolare, aperto a tutti.

Proseguiamo per la prima mezz'ora con qualche disco pop/ rock/ indie di oggi o di ieri. E poi, dopo il GR, abbandoniamo la forma canzone e ci immergiamo in puro suono, paesaggi sonori, atmosfere, colori.

Domenica nella seconda parte, quella piu' notturna e meditativa, ascolteremo insieme alcuni estratti dai tre volumi di musica pubblicati tra il 1979 e il 1981 dal primo quartetto di John Abercrombie: Arcade, Abercrombie Quartet e M.

"I'd been playing a lot of fusion music in the early 70's, and I realized that I didn't want to play that kind of music for the rest of my life; I really wanted to play jazz".

Il chitarrista newyorkese si circonda cosi' di musicisti con le radici nel bebop, che viene interpretato in chiave minimale e impressionista.

Vi auguro di passare un buon Natale e un buon giorno di Santo Stefano. Con i vostri affetti piu' cari e con un po' di tempo con e per voi stessi. Ci sentiamo alla radio domenica 27.


Prospettive Musicali va in onda tutte le domeniche alle 22 a Radio Popolare Milano, Radio Wave International, Radio Popolare Salento e sul web. Seguiteci anche su Facebook: Prospmus.

Commenti

Anonimo ha detto…
Ciao Fabio, visto che oggi ĆØ il 28, spero tu abbia trascorso delle belle giornate....il tuo augurio mi ha ricordato l'articolo di Tracey Thorn apparso su Internazionale.
http://www.internazionale.it/opinione/tracey-thorn-2/2015/12/24/il-mio-natale-perfetto
Trovo alcuni vantaggi nel periodo natalizio, ma il natale per me ĆØ "un problema"! Comunque grazie
Hrundi V. Bakshi
Fabio ha detto…
Ben Watt non l'ho mai incontrato, ma quello che scrive Tracey me lo rende davvero simpatico. E il suo ultimo disco solista e' bello quanto i primi.

Tracey invece la intervistai qualche anno fa. E' una signora di una gentilezza deliziosa. Prima dell'intervista ha voluto prepararmi una tazza di te'. Le domande me le aveva preparate una terza persona, io mi limitai a porgliele cercando di interpretarle un po'. Lei probabilmente lo capi' e porto' l'intervista su un terreno musicale a me piu' vicino.

Scoprimmo di essere stati nei giorni precedenti l'intervista agli stessi concerti (Antony, Sufjan Stevens, Joanna Newsom) e di preferire comprare i nostri vestiti negli stessi negozi.

Si genero' un'atmosfera bellissima, che ricordo ancora con piacere.

Qualche tempo fa un mensile del Guardian che si chiama "Do something" riportava un suo intervento molto bello sul tema dei diari (tema a me molto caro, perche' senza il mio Moleskine non riesco nemmeno a pensare di iniziare una giornata). Te lo riporto:

http://www.theguardian.com/books/2015/sep/12/diary-writers-sheila-hancock-tracey-thorn-rae-earl

Buona lettura e buon anno!
Anonimo ha detto…
Tracey lo rende simpatico pure a me!
ProverĆ² a leggere (da studente puntai tutto sul francese)
grazie Buona settimana!
Hrundi V. Bakshi