I dischi del 2015: # 2

JULIA HULSMANN QUARTET/ THEO BLECKMANN
A clear midnight - Kurt Weill and America
ECM.

Quando nel 1933 Kurt Weill fugge dalla Germania nazista, per il compositore tedesco inizia una nuova vita. Dopo un paio di anni trascorsi a Parigi e Londra, attraversa l'Oceano e si stabilisce a New York.

Da questo momento e fino alla sua prematura scomparsa avvenuta pochi giorni dopo il suo cinquantesimo compleanno, Weill abbandonera' la musica colta europea e comporra' per Broadway, per Hollywood, per la radio, attingendo da e contribuendo ad ampliare il repertorio del jazz vocale.

A questo ultimo periodo della vita del compositore e' dedicato il toccante omaggio della pianista tedesca Julia Hulsmann e dello straordinario cantante (anch'egli tedesco ma naturalizzato newyorkese) Theo Bleckmann.

Bleckmann a Prospettive Musicali lo conosciamo molto bene per le sue collaborazioni con Meredith Monk, Laurie Anderson, Philip Glass, Dave Douglas. Ma e' soprattutto in queste atmosfere nostalgiche, evocative degli anni d'oro del jazz, che il suo stile vocale eccelle.

Le sue interpretazioni di Mack the knife (originariamente composta da Weill per L'opera da tre soldi di Brecht) e soprattutto di September song (una delicata riflessione sull'effetto del passare degli anni) sono semplicemente perfette.

A clear midnight e' una mezzanotte che lascia intravvedere gia' la luce del mattino. Ci invita a pensare che l'oscurita' porta sempre con se' segnali di rinascita.

Usci' in primavera e lo ascoltai spesso osservando i cambiamenti di quella stagione. Mi diede allora, e continua a donarmi ancora oggi, un senso di sospensione del tempo. Musica totalmente unhurried, che rallenta e approfondisce respiro e pensieri. Ascolto indispensabile.

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