Ore 13: il blog e' servito.



Qualche giorno fa pensavo a come rendere piu' facile l'esperienza di chi desidera seguire questo blog e mi e' venuta un'idea che credo risolva allo stesso tempo due problemi, uno vostro e uno mio.

Dato che questo non e' un blog legato all'attualita', ho pensato che non abbia molto senso quando scrivo un post pubblicarlo subito.

Mi sono cosi' riproposto di scriverlo e lasciarlo nell'editor fino al mattino successivo. Il giorno dopo lo rileggo, decido se ho ancora intenzione di pubblicarlo, faccio un minimo di editing e ne programmo la pubblicazione a mezzogiorno (le 13 in Italia).

I due problemi che risolvo cosi' in contemporanea sono:

1) Non pubblico nulla d'istinto. La pubblicazione d'istinto e' raramente curata e rischia a volte di essere l'effetto di stress emotivo. Che quando si pubblica qualcosa va evitato. Ne sanno qualcosa tutti coloro, e non sono pochi, che hanno subito le conseguenze di post e commenti offensivi.

Io non ho mai offeso nessuno, almeno me lo auguro. Ma ho la tendenza a volte a vedere un solo lato della medaglia, e quando mi rileggo a distanza di tempo lo noto. Invece subito, no. Spesso e' meglio porsi domande e ammettere dubbi che darsi risposte. Qualche volta me ne dimentico.

2) Chi legge sa che c'e' un orario di pubblicazione, sempre lo stesso. Pensate, ad esempio, se un giornale uscisse ogni giorno a un orario diverso o un settimanale venisse pubblicato in un giorno diverso ogni settimana. Sarebbe difficile seguirlo.

Se desiderate leggere le mie riflessioni, ora sapete che la pubblicazione avviene alle 13 ora italiana. Non tutti i giorni. Quando ho qualcosa da scrivere e tempo per farlo. Se appena dopo le 13 non trovate alcun aggiornamento, l'appuntamento e' rimandato al giorno o ai giorni successivi. Da gennaio mi piacerebbe scrivere almeno tre post a settimana, vedremo se trovero' il tempo.

L'alternativa sarebbero state le notifiche sui social media, che pero' sapete che detesto e ho abbandonato molto tempo fa senza alcun rimpianto (anzi, con molto sollievo. Per questa e per millemila altre ragioni, grazie Gio').

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