tag:blogger.com,1999:blog-86741692024-03-28T15:53:43.251+00:00Prospettive musicali e altre annotazioni.Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.comBlogger2497125tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-77395956785993449122024-03-22T06:00:00.125+00:002024-03-26T09:11:09.609+00:00283/ La città e noi.<p><br /><br />Come vi ho già raccontato, ho da poco cambiato casa.<br /><br />Era dal 2005 che non mi succedeva.<br /><br />E' vero che nel 2020 ho lasciato Londra e sono tornato a Milano, ma in quell'occasione mi sono trasferito in una casa dove avevo già vissuto negli anni '90.<br /><br />Quindi in una zona che conoscevo, pur essendo un po' cambiata in tutti questi anni.<br /><br />Questa volta invece è diverso.<br /><br />La casa dove vivo adesso è una specie di incidente di percorso.<br /><br />Ho passato mesi cercando casa nella zona dove stavo prima (Navigli) o all'Isola.<br /><br />Ore e ore sui soliti portali di compravendita, poi a visitare le proposte che mi sembravano corrispondere alle mie esigenze, a parlare con agenti immobiliari, a fissare appuntamenti.<br /><br />Giorno dopo giorno, sera dopo sera, settimana dopo settimana.<br /><br />Niente, non trovavo niente che mi piacesse davvero.<br /><br />Una sera, era passata mezzanotte e eravamo sui soliti portali dalle 21, ormai stremati, la Giò ha proposto di cambiare completamente prospettiva.<br /><br />Quali sono i posti che ci piacciono davvero a Milano, ha chiesto, quelli dove torniamo spesso.<br /><br />Pensiamo a quelli al di fuori dalle zone dove stiamo cercando, ha detto.<br /><br />E a tutti e due è venuta in mente la Feltrinelli di piazza Piemonte. <br /><br />Così abbiamo cambiato i criteri di ricerca, includendo questa zona (De Angeli, Buonarroti, Wagner).<br /><br />E' bastato quello.<br /><br />Una delle prime case che sono uscite è stata questa da dove sto scrivendo.<br /><br />Eccola, è lei.<br /><br />Appena messa sul mercato.<br /><br />Il giorno dopo alle 9 ero già al telefono con l'agenzia.<br /><br />Il pomeriggio siamo venuti a vederla. <br /><br />Siamo arrivati un po' in anticipo e abbiamo passeggiato nelle vie del quartiere.<br /><br />Era tarda primavera, il profumo dei gelsomini delle siepi delle ville qui attorno era così forte che sembrava di essere ovunque tranne che a Milano.<br /><br />Poi è arrivata l'agente immobiliare, una dinoccolata signora bionda di mezza età saltata fuori da una minuscola city car.<br /><br />Entrati nell'appartamento, ho capito che non volevo più uscire.<br /><br />Ho cominciato a muovermi da una stanza all'altra, passare da un balcone all'altro.<br /><br />Senza sapere dove posare il mio sguardo, guardavo in basso i folti alberi della via, davanti a me le torri di City Life, in alto a distanza i profili delle montagne, le pareti che avrei trasformato in librerie a tutta altezza, la camera in più che sarebbe diventata un accogliente e raccolto studio dove lavorare, le venature del bel pavimento di legno disposto a spina di pesce.<br /><br />Ora purtroppo vi devo lasciare, ha detto l'agente dinoccolata bionda di mezza età, perchè ho un'altra visita e i miei clienti sono già qui sotto.<br /><br />Dato che non l'ascoltavamo, non ha potuto fare altro che dire va bene, state qui, ma io devo proprio portare su i prossimi clienti perchè stanno aspettando da un po'.<br /><br />E noi niente, non uscivamo.<br /><br />Mentre i <i>prossimi clienti</i>, una giovane coppia dall'aria simpatica, entravano in cucina, noi ci spostavamo in soggiorno, quando erano in camera da letto, noi entravamo in uno dei bagni, cercando di evitare lo sguardo imbarazzato dell'agente bionda e dinoccolata.<br /><br />La mattina dopo ho presentato l'offerta.<br /><br />La proprietaria ha preso nota ma non ha accettato immediatamente.<br /><br />L'agente bionda dinoccolata mi aveva messo in guardia e preparato al passo successivo.<br /><br />Non si trattava di aggiungere all'offerta,<br /><br />Si trattava di fare un'impressione di impeccabilità alla proprietaria.<br /><br />Il condominio è abitato molto bene, ha detto l'agente bionda dinoccolata.<br /><br />Anche la venditrice e la famiglia di sua figlia vivono lì e vogliono passare al setaccio ogni nuovo condomino.<br /><br />Mi raccomando dottore (così mi ha chiamato per tutto il tempo della trattativa, prima che nelle ultime fasi passassimo a un confidenziale tu), si presenti nella sua veste migliore e sia pronto a rispondere a tante domande.<br /><br />L'incontro non si tenne negli uffici dell'agenzia, ma nell'attico affacciato su corso Vercelli dell'agente bionda dinoccolata.<br /><br />In perfetto orario si presentò un'elegantissima signora in un colorato abito estivo, direi Gucci. <br /><br />R moscia, occhi azzurri, non un capello biondo fuori posto.<br /><br />Però sorridente, vivace nel parlare, in fondo accogliente.<br /><br />Io mi ero premurato di mettere la camicia dentro ai pantaloni, cosa che mi sono ricordato per miracolo perché non lo faccio mai.<br /><br />Allora, mi parli di lei, esordì.<br /><br />Lo dico io a voi adesso.<br /><br />Parlatemi di voi.<br /><br />Ecco, da dove cominciate?<br /><br />Sembrava davvero un colloquio di lavoro.<br /><br />Durò un'ora.<br /><br />La Giò non era con me, per cui dovetti parlarne io, con l'agente immobiliare bionda dinoccolata che sottolineava le mie parole come se la Giò fosse un caso umano da portare come esempio alle nuove generazioni nelle scuole.<br /><br />Come se la conoscesse da anni.<br /><br />Si erano viste prima di allora una sola volta scambiando un massimo di 50 parole.<br /><br />Dopo mezz'ora, la proprietaria guardò con sguardo d'intesa l'agente bionda dinoccolata e capii che era fatta al 90 per cento ma che il minimo errore di distrazione sarebbe potuto essere fatale.<br /><br />Appunto, come ai colloqui di lavoro.<br /><br />***<br /><br />Mi sono fatto prendere dal racconto<br /><br />Il tema del post quando mi sono messo a scriverlo doveva essere il rapporto con la città, pensate un po', poi i ricordi hanno preso il sopravvento.<br /><br />I post acquistano vita propria mentre li scrivi e va bene così.<br /><br />Del rapporto con la città parleremo un'altra volta, ve lo prometto. <br /><br />Ma una cosa a tema la voglio aggiungere.<br /><br />Alla fine della via, proprio all'angolo, c'erano gli uffici dell'istituto di ricerche del mio professore di psicologia sociale, dove lavorai tra il 1994 e il 1997.<br /><br />L'ufficio dove avevo la mia scrivania era al primo piano, la finestra si vede passando dalla strada.<br /><br />In quell'ufficio lavoravamo il direttore del dipartimento di ricerche internazionali e io, allora giovane ragazzo di bottega.<br /><br />Non passavo di lì dal 1997, ora mi capita quasi tutti i giorni.<br /><br />Qualche giorno fa, sono passato verso fine giornata.<br /><br />La luce era accesa, e ho guardato dentro.<br /><br />Sembra sia diventato uno studio professionale, non so se di un avvocato, di un commercialista o cos'altro.<br /><br />Un signore alto, vestito elegantemente in giacca e cravatta, in piedi davanti a una scrivania parlava con un tipo di una ventina d'anni più giovane.<br /><br />Mi sono fermato per un po' a guardarli e a pensare.<br /><br />Tanti anni prima, quel tratto di via mi aveva visto irrigidito prima dei colloqui di lavoro, e dopo qualche settimana, felice con nella borsa il contratto da firmare.<br /><br />In quell'ufficio, tanti anni prima, chi fosse passato dalla strada e avesse guardato dentro avrebbe visto un signore alto vestito elegantemente e un giovane un po' sperduto e preoccupato per l'incontro con un cliente importante il giorno dopo.<br /><br />La città contiene tante memorie.<br /><br />La città sa tante cose di noi.<br /><br />La città non dimentica.<br /><br />La città ci sa accogliere e riaccogliere.<br /><br />Poi ho continuato per la mia strada, come se nulla fosse successo.</p><p><br />***<br /><br />Ci sentiamo ancora qui tra una settimana se volete, come sempre venerdì alle 7.<br /><br />Se visitate Fà la cosa giusta ci vediamo allo stand di Radio Popolare. Sono lì domenica pomeriggio, se volete passare per un saluto.<br /><br />Grazie per l'ascolto, buon primo fine settimana di primavera,<br />Fabio</p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-31510192385321506402024-03-17T22:30:00.001+00:002024-03-17T22:30:00.272+00:00282/ Prospettive Musicali del 17 marzo 2024.<p><br /><br />La musica che abbiamo ascoltato stanotte l'ho tratta da questi dischi:<br /><br />CALEXICO<br />Algiers<br /><br />PENELOPE TRAPPES<br />Eel drip - EP<br /><br />NORAH JONES<br />Thinking about you - single<br /><br />CURTIS MAYFIELD<br />Superfly<br /><br />LEONARD COHEN<br />The essential<br /><br />VV. AA.<br />Motown's Mowest story<br /><br />JACCO GARDNER<br />Hypnophobia<br /><br />SWEET WHIRL<br />How much works<br /><br />CARLA BLEY<br />The Lost Chords find Paolo Fresu<br /><br />PAUL MOTIAN<br />Psalm.<br /><br /><br />La lettura l'ho tratta da:<br /><br />ALAIN DE BOTTON<br />The school of life: an emotional education.</p><br />Il podcast, se avete perso la puntata o la volete riascoltare, lo trovate <a href="https://www.radiopopolare.it/trasmissione/prospettive-musicali-new/" target="_blank">qui</a>.<br /><br />Grazie per l'ascolto. Noi ci sentiamo ancora su Radio Popolare la sera di Pasqua.<br /><br /><p><i>Prospettive Musicali va in onda tutte le domeniche alle 22.45 a Radio Popolare Milano, 107.6 in FM e </i><a href="http://www.radiopopolare.it/wp-content/themes/mir-rp/js/jplayer/popoplayer.html?live" style="font-style: italic;">sul web</a><i>. I podcast del programma li trovi alla nostra pagina nel sito di <a href="http://bbb.radiopopolare.it/trasmissione/prospettive-musicali/" target="_blank">Radio Popolare</a> e in <a href="https://podcasts.apple.com/it/podcast/prospettive-musicali-radio/id1194504706?mt=2" target="_blank">Apple Podcasts</a>.</i> </p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-21496364346579138402024-03-15T06:00:00.147+00:002024-03-16T10:23:01.431+00:00281/ Abitare antifragilmente la crisi.<br /><br />In questo periodo sto preferendo le espressioni che comunicano una condizione statica, come per esempio <i>restare in un luogo</i> oppure <i>abitare una situazione</i>, rispetto ad una dinamica.<br /><br />Mi sono domandato come mai.<br /><br />Potrebbe dipendere dal fatto che anche se da qualche mese ho trovato casa in una via tranquilla e alberata con larghi marciapiedi e graziose aiuole mantenute con cura dai residenti (in una c'è pure una bella palma come se invece che a Milano fossimo in Liguria!), vivo pur sempre in una grande metropoli e appena svolto l'angolo il mondo attorno a me prende a muoversi caoticamente.<br /><br />Queste considerazioni le facevo tra me e me questa sera mentre passeggiando riflettevo sul principio dell'antifragilità, elaborato dal filosofo e matematico libanese Nassim Taleb.<br /><br />Secondo questo principio tutto, dai sistemi economici e sociali, alla natura, a noi stessi come individui, evolve perchè sollecitato da condizioni avverse.<br /><br />E' l'opposto del mito della resilienza, se ci pensate, secondo il quale dovremmo imparare a comportarci come elastici, che di fronte a sollecitazioni e tensioni sanno tornare alla condizione precedente.<br /><br />Chiunque abbia vissuto una crisi, cioè tutti nessuno escluso, sa bene che ci sono due modi per affrontarla. <br /><br />Uno è appunto aspirare in tutti i modi a tornare come prima appena possibile.<br /><br />Uno invece è più doloroso, ma secondo me più saggio.<br /><br />Dare cioè per perduta, perduta per sempre, quella condizione iniziale, cercando un nuovo stato di equilibrio che si collochi a un livello più avanzato della nostra crescita personale.<br /><br />Per fare questo serve restare per un po' all'interno della crisi, domandandoci cosa quella crisi ci sta insegnando.<br /><br />Allearsi con la crisi.<br /><br />Non è facile.<br /><br />Eppure presenta due vantaggi.<br /><br />Il primo è che mentre stiamo vivendo la situazione problematica, se ci fermiamo troviamo il tempo per analizzare in modo non superficiale le ragioni della crisi, prevenendo la ricreazione delle sue condizioni.<br /><br />Che è importante.<br /><br />Personalmente sono piuttosto indulgente nei confronti dei miei errori.<br /><br />Chi non ne commette?<br /><br />Ma divento parecchio intransigente con me stesso quando un errore lo ripeto.<br /><br />E per non ripeterlo, un'analisi dell'errore è indispensabile.<br /><br />Il secondo vantaggio è che solo restando all'interno della crisi, abitandola come se esplorassimo una casa dal pavimento sconnesso, le travi del tetto pericolanti e una serie di porte che chiedono di essere aperte per vedere cosa c'è dietro, entriamo in contatto e in dialogo con essa.<br /><br />E quindi, con noi stessi, o con aspetti di noi stessi che non conosciamo ancora.<br /><br />Per la mia esperienza, solo questo abitare la crisi porta ad uscire con un'idea, che spesso è tutto ciò che ci serve per andare avanti.<br /><br />Uscire anzichè restare prigionieri di quella casa.<br /><br />In un certo senso è un paradosso, no?<br /><br />Dobbiamo restare fermi, per un tempo congruo, per potere andare avanti.<br /><br />Anzichè, con tanto dispendio di energia, puntare a tornare velocemente a uno stato iniziale che se ci pensiamo non ci rappresenta più.<br /><br />***<br /><br />Credo sia chiaro, immagino, che queste riflessioni le scrivo sopprattutto per me.<br /><br />Per convincermi, per incoraggiarmi.<br /><br />E però mi piace condividerle in questi messaggi in bottiglia.<br /><br />Chissà che non raggiungano qualche navigante che di questo incoraggiamento farà buon uso.<br /><br />Il prossimo lo scriverò settimana prossima e lo affiderò alle onde del grande oceano come sempre il venerdì alle 7.<br /><br />Se non riuscite a aspettare, cosa che mi auguro, vi invito ad ascoltare la versione radiofonica di questo blog, domenica alle 22.45.<br /><br />E cioè Prospettive Musicali, che va in onda su Radio Popolare, FM 107.6, in streaming sui vostri dispositivi digitali, e dopo la messa in onda in podcast sul sito della radio e sui principali canali di podcasting.<br /><br />Dato che questa settimana ho controllato bene e su tutto il territorio nazionale non ci sono elezioni, al massimo qualche assemblea di condominio qua e là, mi sento di poter stare tranquillo che il programma non verrà cancellato all'ultimo per una diretta elettorale come è successo domenica scorsa.<br /><br />Poi l'elenco dei dischi e delle letture lo trovate come sempre qui nel blog, utile se mi sono mangiato le parole come ogni tanto faccio ancora dopo 40 anni di radio e di conseguenza non avete capito titoli e autori.<br /><br />Passate un buon fine settimana, speriamo che 3B Meteo non sbagli e che ci sia davvero il sole finalmemte. <br /><br />Le giornate si stanno allungando, evviva, e giovedì prossimo inzia la primavera, ci pensate?<br /><br />Un abbraccio forte a tutte e a tutti,<div>Fabio</div>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-12612427464238580632024-03-08T06:00:00.009+00:002024-03-09T12:30:20.057+00:00280/ Bandire l'utilità.<br /><br />Stamattina una giovane collega, che conoscevo abbastanza poco, mi ha scritto in Teams e mi ha chiesto di parlarci.<br /><br />Ho un'idea e vorrei il tuo parere, ha esordito.<br /><br />Poi mi ha mostrato con un certo orgoglio la preview di un sito che ha sviluppato, nel quale offre coaching e consulenza sulla gestione sostenibile del tempo. <br /><br />Nel sito parla del suo <i>percorso meraviglioso di riscoperta, esplorazione, studio e ascolto</i>.<br /><br />Una frase su tutte mi ha colpito tantissimo: <br /><br /><i>Il concetto di utilità oggi è stato totalmente bandito dalla mia vita</i>.<br /><br />Io credo che quella frase colga davvero bene un'idea di vita altra, diversa.<br /><br />Sono andato a cercare la definizione di utilità, che è <i>proficuità in vista di determinati fini.</i><br /><br />Senza necessariamente considerare l'eterogenesi di tali fini, e cioè la stima spesso errata delle conseguenze delle nostre azioni, ci siamo mai domandati quante volte agiamo in modo funzionale a ottenere una gratificazione estrinseca, e quante volte invece la gratificazione è intrinseca nell'agire stesso?<br /><br />E' la dicotomia tra calcolo e istinto, in fondo. <br /> <br />E anche se non possiamo eliminare del tutto il calcolo, credo che abbia senso lasciare molto spazio nelle nostre decisioni e riflessioni a <i>riscoperta, esplorazione, studio e ascolto </i>che non siano guidati dall'utilità e forse neanche da un metodo.<br /><br />Azioni, ascolti, visioni, letture, incontri che siano cioè lasciati completamente liberi di spaziare, di intraprendere direzioni loro.<br /><br />Non siamo noi a deciderli, ma loro a sceglierci, o almeno è una scelta condivisa, non guidata, non controllata.<br /><br />Solo in questo modo si realizzano percorsi di autentica scoperta.<br /><br />Anche sbagliando direzione, perchè anche l'errore insegna qualcosa.<br /><br />Abitando una curiosità che non ha finalità ed è giusto che non le abbia.<br /><br /><strike>Ci sentiamo se volete domenica alle 22.45 su Radio Popolare, FM 107.6, per ascoltare insieme un po' di musica senza utilità ma che è </strike><i><strike>riscoperta, esplorazione, studio e ascolto</strike>.</i><div><br /></div><div>E invece purtroppo no, mi hanno appena scritto dalla radio per comunicare che al posto di Prospettive Musicali questa settimana andrà in onda una diretta dall'Abruzzo, in occasione delle elezioni in quella regione.</div><div><br />Un caro saluto, buon fine settimana, mangiate tanta frutta e tanta verdura, portate con voi l'ombrello quando uscite, camminate tanto nonostante la pioggia, <strike>e naturalmente ascoltate Prospettive Musicali</strike>,<div>Fabio</div></div>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-27929255933651799872024-03-01T09:03:00.008+00:002024-03-10T22:18:08.823+00:00279/ Tempo mistero e tempo problema.<br /><br />Come ho già scritto altre volte, tanto quanto detesto i social amo le newsletter. <br /><br />Ne ricevo parecchie, e non inizio mai la giornata senza sfogliarne qualcuna.<br /><br />Stamattina, <a href="https://jacopoperfetti.substack.com/p/corrente-97-outgoing-introvert" target="_blank">leggendo una di queste</a> (scritta da una persona che conosco personalmente e stimo), mi sono imbattuto in una frase che vi riporto testualmente:<br /><br /><i>... stiamo andando verso un futuro digitale sempre più entropico e caotico. Avremo una quantità di file e una complessità maggiore, utilizzeremo più programmi, spesso contemporaneamente, riceveremo sempre più messaggi, passeremo da un device a un altro, e vedremo e leggeremo molti più video e testi di quelli che leggiamo o vediamo oggi.</i><br /><br />Di fronte a questa vertiginosa prospettiva, mi sono fermato un momento.<br /><br />Chi ha stabilito che dovremo vivere in questo modo?<br /><br />Certo, per molte persone sarà così, ma guardate che è così già adesso.<br /><br />Poi però c'è chi conosce un po' meglio il funzionamento della mente ed è consapevole del danno che questo <i>futuro digitale sempre più entropico e caotico </i>genera.<br /><br />Di quanto è improduttiva, stancante, frustrante questa entropia.<br /><br />Al contrario dell'estensore di quella newsletter, sono piuttosto fiducioso che stiamo attraversando una fase bulimica che avrà abbastanza presto una fine.<br /><br />Che l'indigestione collettiva sia più vicina di quanto pensiamo.<br /><br />Non seguirà un ritorno al passato, questo è piuttosto certo, ma credo si svilupperà una cultura d'uso della tecnologia molto più evoluta.<br /><br />Che poi è il passaggio, che alcuni di noi hanno già fatto, da FOMO a JOMO.<br /><br />Dalla paura di perdersi qualcosa, alla gioia di perdersi qualcosa perchè in quella perdita è intrinseca una conquista superiore.<br /><br />Rileggendo quello che ho scritto per assicurarmi che abbia un senso, pensavo che se c'è un tema trasversale a tutti i post di questo blog è il valore del tempo.<br /><br />Il tempo scoperta, come dicevamo domenica scorsa alla radio leggendo le riflessioni di Jacob Needleman su <i>tempo mistero</i> e <i>tempo problema</i>, ricordate?<br /><br /><i>Il mistero del tempo ha il potere di richiamarci silenziosamente a noi stessi e alla nostra libertà e umanità essenziali. Il problema del tempo, invece, ci agita e disperde le nostre forze.</i><br /><br />Ecco, io credo che l'antidoto al <i>futuro digitale sempre più entropico e caotico </i>sia la consapevolezza del valore di quella dimensione misteriosa nella quale tutti siamo immersi senza via d'uscita.<br /><br />Cosa voglio fare del mio tempo? <br /><br />Lo voglio consegnare a un <i>futuro digitale sempre più entropico e caotico</i>?<br /><br />Oppure accetto di rimanere un po' fuori da quel mondo, ma ne coltivo uno interiore ricco di senso, che sostituisce all'entropia e al caos una piacevole pulizia, un giardino con piante e fiori scelti e coltivati con grande cura?<br /><br />Ci risentiamo come sempre venerdì prossimo alle 7, per chi trova utile condividere queste riflessioni. <br /><br />Buon fine settimana e buon mese nuovo, un abbraccio forte,<br />FabioFabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-9596787005352327112024-02-25T22:30:00.003+00:002024-03-01T09:18:16.728+00:00278/ Prospettive Musicali del 25 febbraio 2024.<p><br /><br />La musica che abbiamo ascoltato stanotte l'ho tratta da questi dischi:<br /><br />FLAMING LIPS<br />Yoshimi battles the pink robots<br /><br />JAB<br />Currents - EP<br /><br />BAND OF HORSES<br />Why are you OK<br /><br />LOUIS ARMSTRONG & ELLA FITZGERALD<br />Cheek to cheek<br /><br />BUENA VISTA SOCIAL CLUB<br />Buena Vista Social Club<br /><br />MAJICAL CLOUDZ<br />Are you alone?<br /><br />JULIEN BAKER<br />Funeral pyre/ Distant solar system<br /><br />IAN WILLIAM CRAIG & DANIEL LENTZ<br />Frkwys vol. 16: In a word<br /><br />STEVE SWALLOW<br />Deconstructed<br /><br />KEITH JARRETT<br />Creation. </p><br />La lettura l'ho tratta da:<br /><br />JACOB NEEDLEMAN<br />Time and the soul: where has all the meaningful time gone - and can we get it back?<br /><br /><br />Il podcast, se avete perso la puntata o la volete riascoltare, lo trovate <a href="https://www.radiopopolare.it/puntata/?ep=popolare-prospettivemusicali/prospettivemusicali_25_02_2024_22_48" target="_blank">qui</a>.<br /><br />Grazie per l'ascolto. Noi ci sentiamo ancora su Radio Popolare domenica 10 marzo (quasi primavera!).<br /><br /><p><i>Prospettive Musicali va in onda tutte le domeniche alle 22.45 a Radio Popolare Milano, 107.6 in FM e </i><a href="http://www.radiopopolare.it/wp-content/themes/mir-rp/js/jplayer/popoplayer.html?live" style="font-style: italic;">sul web</a><i>. I podcast del programma li trovi alla nostra pagina nel sito di <a href="http://bbb.radiopopolare.it/trasmissione/prospettive-musicali/" target="_blank">Radio Popolare</a> e in <a href="https://podcasts.apple.com/it/podcast/prospettive-musicali-radio/id1194504706?mt=2" target="_blank">Apple Podcasts</a>.</i> </p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-58084978925897717612024-02-23T06:00:00.004+00:002024-03-01T21:12:48.164+00:00277/ Vastità.<br /><br />Ieri durante un corso di storytelling che sto frequentando, l'insegnante ha citato una frase che viene urlata da Alessandro Bergonzoni in uno dei suoi monologhi teatrali.<br /><br /><i>Urge far voto di vastità</i> urla Bergonzoni.<br /><br />Quella frase mi è piaciuta, mi si è appiccicata in testa e mi è tornata in mente nel corso della giornata.<div><br /></div><div>Arrivato a casa, sono andato a cercare il significato che Bergonzoni dà alla parola <i>vastità</i> (che è vasta per definizione).<br /><br /><i>La vastità si svela nell’aprirsi all’incommensurabile, all’invisibile, all’incredibile, all’onirico, per uscire da abitudini mentali indotte dalla selva di discorsi in cui tutti ci troviamo immersi</i>, dichiara in un'intervista.<br /><br />Per vedere l'<i>incommensurabile</i>, l'<i>invisibile, </i>l'<i>incredibile </i>e l'<i>onirico </i>dobbiamo silenziare tutti i <i>discorsi in cui tutti ci troviamo immersi </i>e imparare ad abitare il silenzio.</div><div><br />Tenendoci a distanza dalle<i> abitudini mentali indotte</i>.<br /><br />Indotte, e quindi non scelte da noi ma scelte per noi.<br /><br />Una volta generato quel silenzio, per qualcuno meditando, per altri come me in questo momento scrivendo, per altri camminando nella natura (i modi sono molti), non è poi così difficile liberarci finalmente dalle <i>abitudini mentali indotte.<br /></i><br />E a poco a poco, come accadeva con gli animali selvatici durante quel periodo (meraviglioso per noi introversi) che fu il lockdown del 2020, inizieremo a vedere le tracce, a avvertire la presenza e poi finalmente a vedere l'<i>incommensurabile</i>, l'<i>invisibile, </i>l'<i>incredibile </i>e l'<i>onirico.<br /></i><br />E quindi a ritrovarci. <br /><br />Ricominciare a meravigliarci, emozionarci, commuoverci per le piccole gioie di ogni giorno, sostituendo in questo modo le emozioni negative che sono, tutte, indotte.<br /><br />Grazie come sempre per essere passati a trovarmi.<br /><br />Se volete ci sentiamo domenica a Radio Popolare, alle 22.45, FM 107.6, per ascoltare un po' di vasta musica.<br /><br />Un abbraccio forte, buon fine settimana,</div><div>Fabio <br /></div>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-50519987915705060482024-02-16T10:17:00.007+00:002024-02-16T10:47:03.237+00:00276/ Da oggi.<br /><br />Ieri stavo parlando con una persona e a un certo punto mi sono completamente staccato da quello che mi stava dicendo.<br /><br />Aveva usato un'espressione che avremo sentito tutti decine di migliaia di volte. <br /><br />Aveva iniziato una frase con <i>da oggi</i>.<br /><br />Cosa intendeva fare <i>da oggi</i>, me lo sono dimenticato.<br /><br />Ma quel <i>da oggi</i>, mi ha colpito come un fulmine e poi mi ha ronzato in testa per tutto il giorno.<br /><br /><i>Da oggi</i> apre mondi di possibilità, perchè <i>da oggi</i> implica un nuovo inizio. <br /><br />Che è perentorio, immediato. <br /><i><br />Da oggi</i>, non <i>da domani</i>. <br /><br />Cosa potete fare di diverso <i>da oggi</i>? <br /><br />Quale cambiamento, quale modifica grande o piccola nel modo di fare, di pensare, di vivere?<br /><br /><i>Da oggi</i> dice <a href="https://www.youtube.com/watch?v=TmENMZFUU_0" target="_blank">questa cosa qui</a> ed è per questo che <i>da oggi, </i>queste sei semplici lettere, racchiude tuttta la speranza, tutta la vitalità del mondo, e in fondo il senso ultimo di essere vivi, qui e ora.<br /><br />Grazie per aver letto questa mia riflessione, amici miei. <br /><br />Ci risentiamo qui tra sette giorni, il venerdì alle 7 della mattina, per farci un saluto. <br /><br />Sperando di scaldarci un pochino il cuore, in questo mondo arrabbiato, triste e sempre di corsa. <br /><br />Buon fine settimana, un abbraccio forte,<br />FabioFabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-11656517070548611972024-02-11T22:30:00.003+00:002024-02-16T10:52:33.143+00:00275/ Prospettive Musicali dell'11 febbraio 2024.<p><br /><br />La musica che abbiamo ascoltato stanotte l'ho tratta da questi dischi:</p><br />TOM WAITS<br />Foreign affairs<br /><br />DONATI<br />Casa Brasil<br /><br />DAFT PUNK<br />Random access memories<br /><br />MOBY & SERPENTWITHFEET<br />On air<br /><br />SIGUR ROS<br />Valtari<br /><br />SCOTT WALKER<br />Scott 2<br /><br />FRIDA HYVONEN<br />Until death comes<br /><br />BJORK<br />Homogenic<br /><br />JENNY WILSON<br />Blazing I<br /><br />CHRIS POTTER<br />The sirens.<br /><br /><br />La lettura l'ho tratta da:<br /><br />MARCO AURELIO<br />Pensieri.<br /><br /><br />Il podcast, se avete perso la puntata o la volete riascoltare, lo trovate <a href="https://www.radiopopolare.it/puntata/?ep=popolare-prospettivemusicali/prospettivemusicali_11_02_2024_22_48" target="_blank">qui</a>.<br /><br />Grazie per l'ascolto. Noi ci sentiamo ancora su Radio Popolare domenica 25 febbraio.<br /><br /><p><i>Prospettive Musicali va in onda tutte le domeniche alle 22.45 a Radio Popolare Milano, 107.6 in FM e </i><a href="http://www.radiopopolare.it/wp-content/themes/mir-rp/js/jplayer/popoplayer.html?live" style="font-style: italic;">sul web</a><i>. I podcast del programma li trovi alla nostra pagina nel sito di <a href="http://bbb.radiopopolare.it/trasmissione/prospettive-musicali/" target="_blank">Radio Popolare</a> e in <a href="https://podcasts.apple.com/it/podcast/prospettive-musicali-radio/id1194504706?mt=2" target="_blank">Apple Podcasts</a>.</i></p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-60025850667023246392024-02-09T06:00:00.014+00:002024-02-12T09:42:59.215+00:00274/ Esercizi di autoantropologia.<br /><br /><i>Dove succede poco e la gamma di espressioni è limitata, la vita è comunque piena di gioia e di dolore. In un mondo tranquillo, si è stimolati da cose semplici.</i><br /><br />Rockwell Kent, Wilderness.<br /><br /><br />All'inizio di dicembre, ho cambiato casa.<br /><br />Ho lasciato l'appartamento sul Naviglio Grande dove ho abitato da quando sono tornato in Italia, e mi sono trasferito a vivere in una via residenziale tra le stazioni di De Angeli e Buonarroti.<br /><br />Dalla Milano che non dorme mai a una Milano da riposino pomeridiano e nanna presto.<br /><br />La via non è pedonalizzata, ma dato che in mezzo l'hanno ristretta con aiuole che costringono le auto a andare a 10 all'ora, il traffico automobilistico è limitato alle macchine dei residenti. Che procedendo a passo d'uomo non fanno alcun rumore.<br /><br />Un luogo come questo a qualcuno potrà sembrare insopportabilmente noioso. E invece io lo trovo molto adatto a me, al mio desiderio, sempre più forte anno dopo anno, di tranquillità e silenzio.<br /><br />La mancanza di distrazioni mi sta permettendo di dare ascolto a molte idee, che ho iniziato a annotare su un taccuino appena si affacciano nella mia mente. L'esercizio, ho scoperto, ha un nome. Lo chiamano autoantropologia e pare sia molto utile, o almeno questo sostengono i neuroscienziati.<br /><br />Rileggendo le nostre annotazioni a un giorno di distanza con lo spirito distaccato di un antropologo che studia con curiosità una cultura per comprenderla a fondo, si imparano tantissime cose.<br /><br />Si parla di analisi causale (da dove è nato questo pensiero), cognitiva e emozionale. <br /><br />Nella mia esperienza di questi giorni, mi sono reso conto che l'elemento davvero rivelatore è l'analisi dell'emozione. Il suo colore, la sua intensità, perchè ho provato proprio quell'emozione e non un'altra.<br /><br />Cosa mi dice di me stesso, su cosa sto cercando davvero, cosa mi rende felice, cosa è alla radice della mia ansia.<br /><br />Ha senso fare questo esercizio per qualche giorno, lasciando tempo e molto vuoto perchè i pensieri guida emergano naturalmente e in modo incondizionato.<br /><br />Ecco perchè sentivo un gran bisogno di silenzio e perchè sono molto contento di essermi trasferito dove lo sto trovando.<br /><br />Grazie per essere arrivati fino a qui. Se provate, raccontatemi se anche a voi l'esercizio ha rivelato qualcosa di interessante.<br /><br />Noi ci sentiamo ancora domenica 11 febbraio alle 22.45, Radio Popolare, FM 107.6.Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-88458578055769174192024-02-02T06:00:00.006+00:002024-02-02T06:00:00.145+00:00273/ Vivere una buona vita.<p><br /><br />Finalmente ci siamo lasciati alle spalle gennaio, mese che sembra non finire mai. Febbraio, nella sua brevità, mi è sempre sembrato volare e aprire le porte alla primavera che non è più tanto lontana.<br /><br />Non si vede l'ora che i pomeriggi si allunghino un po'. E poi che tornino i primi giorni di sole tiepido, le gemme, i primi fiori primaverili.<br /><br />Oggi propongo di riflettere su un passaggio dei Pensieri di Marco Aurelio, lettura imprescindibile se si vuole entrare in sintonia con la parte meno superficiale di noi stessi.<br /><br /></p><i>Se svolgete ogni compito attuale seguendo la retta via con assiduità, determinazione e gentilezza; se, invece di farvi distrarre da cose irrilevanti, mantenete il vostro spirito custode incontaminato e fermo...; se vi impegnate nel compito non con aspettative o evasioni, ma soddisfatti se la vostra prestazione attuale è in accordo con la natura e se ciò che dite ed esprimete è detto con vera onestà, vivrete una buona vita. </i><br /><br /><i>E non c'è nessuno che possa impedirvelo!</i><br /><br /><br />Indipendentemente da quello che facciamo, sembra suggerire Marco Aurelio, lasciamoci sempre guidare da uno spirito di dedizione, concentrazione, determinazione.<br /><br />Facciamo nostra la parola intenzionalità, che implica vivere il presente con consapevolezza delle conseguenza delle nostre azioni e senso di responsabilità. E con una riflessiva distanza dalle cose del mondo che distraggono e rubano tempo prezioso di vita.<br /><br />Non c'è nessuno che possa impedircelo.<br /><br />Buon fine settimana, ci risentiamo qui venerdì prossimo.<br />Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-14251658543851234032024-01-28T22:30:00.003+00:002024-01-29T18:16:22.949+00:00272/ Prospettive Musicali del 28 gennaio 2024.<br /><br />La musica che abbiamo ascoltato stanotte l'ho tratta da questi dischi:<br /><br />TORTOISE<br />TNT<br /><br />JACKSON BROWNE<br />The pretender<br /><br />SUFJAN STEVENS<br />Javelin<br /><br />ANNIE LENNOX<br />Diva<br /><br />IGGY POP<br />Post Pop depression<br /><br />MAZZY STAR<br />So tonight that I might see<br /><br />REPLACEMENTS<br />Pleased to meet me<br /><br />SPACEMEN 3<br />Recurring<br /><br />SAM COOKE<br />A change is gonna come - EP<br /><br />JAMES BROWN<br />The singles, vol. 8: 1972 - 1973<br /><br />VIJAY IYER TRIO<br />Break stuff<br /><br />PAT METHENY<br />Bright size life.<br /><br /><br />La lettura l'ho tratta da:<br /><br />ADRIENNE RICH<br />On lies, secrets and silence.<br /><br /><br />Il podcast, se avete perso la puntata o la volete riascoltare, lo trovate <a href="https://www.radiopopolare.it/puntata/?ep=popolare-prospettivemusicali/prospettivemusicali_28_01_2024_22_48" target="_blank">qui</a>.<br /><br />Grazie per l'ascolto. Noi ci sentiamo ancora su Radio Popolare domenica 11 febbraio.<br /><br /><p><i>Prospettive Musicali va in onda tutte le domeniche alle 22.45 a Radio Popolare Milano, 107.6 in FM e </i><a href="http://www.radiopopolare.it/wp-content/themes/mir-rp/js/jplayer/popoplayer.html?live" style="font-style: italic;">sul web</a><i>. I podcast del programma li trovi alla nostra pagina nel sito di <a href="http://bbb.radiopopolare.it/trasmissione/prospettive-musicali/" target="_blank">Radio Popolare</a> e in <a href="https://podcasts.apple.com/it/podcast/prospettive-musicali-radio/id1194504706?mt=2" target="_blank">Apple Podcasts</a>.</i></p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-80270966339264609662024-01-26T06:00:00.019+00:002024-01-26T06:00:00.148+00:00271/ Io ci sono per te. <br /><br />Vi ricordate che domenica tocca a me condurre Prospettive Musicali?<br /><br />A proposito di PM, la scorsa puntata è stata troncata (a metà parola) dal computer dello studio mentre stavo leggendo una serie di frammenti di Fear del monaco vietnamita Thich Nat Hanh, che avevo tradotto con tanta cura.<br /><br />Sperando di fare cosa gradita, copio qui di seguito per intero quei brani (senza soluzione di continuità) così li potete leggere da soli quando volete.<br /><br /><br /><i>Dentro di noi c'è una grande e abituale paura. Abbiamo paura di molte cose: della nostra morte, di perdere i nostri cari, del cambiamento, di essere soli. La pratica della consapevolezza ci aiuta a toccare la non paura. <br /><br />È solo qui e ora che possiamo sperimentare un sollievo totale, una felicità totale... Nella pratica del buddismo, vediamo che tutte le formazioni mentali - comprese la compassione, l'amore, la paura, il dolore e la disperazione - sono di carattere naturale. <br /><br />Non dobbiamo avere paura di nessuna di esse, perché la trasformazione è sempre possibile.<br /><br />Un mantra è una sorta di formula magica che, una volta pronunciata, può cambiare completamente una situazione. Può cambiare noi e può cambiare gli altri. Ma questa formula magica deve essere pronunciata in concentrazione, con il corpo e la mente concentrati come un tutt'uno. <br /><br />Ciò che si dice in questo stato d'animo diventa un mantra. <br /><br />Il dono più prezioso che potete fare a chi amate è la vostra vera presenza. Il primo mantra è quindi molto semplice: "Sei una persona a me cara e io sono qui per te".<br /><br />Quando si ama qualcuno, la cosa migliore che si può offrire a quella persona è la propria presenza. Come potete amare se non siete presenti? Tornate a voi stessi, guardateli negli occhi e dite: "Sai una cosa? Io sono qui per te". Offrite [loro] la vostra presenza. <br /><br />Non siete preoccupati del passato o del futuro: siete lì per la persona amata. Dovete dirlo con il corpo e con la mente allo stesso tempo, e allora vedrete la trasformazione.<br /><br />Il secondo mantra è: "So che ci sei e sono così felice". Essere lì è il primo passo e riconoscere la presenza dell'altra persona è il secondo passo. Poiché siete pienamente presenti, riconoscete che la presenza della persona amata è qualcosa di molto prezioso. <br /><br />Abbracciate il vostro amato con consapevolezza e lui o lei sboccerà come un fiore. Essere amati significa innanzitutto essere riconosciuti come esistenti. <br /><br />Anche prima di fare qualcosa per aiutare, la vostra presenza con tutto il cuore porta già un po' di sollievo, perché quando soffriamo abbiamo un grande bisogno della presenza della persona che amiamo. Se soffriamo e la persona che amiamo ci ignora, soffriamo di più. <br /><br />Quindi, quello che potete fare - subito - è manifestare la vostra vera presenza alla persona amata e pronunciare il mantra con tutta la vostra consapevolezza: "So che stai soffrendo. Per questo sono qui per te". E già la persona amata si sentirà meglio.<br /><br />La vostra presenza è un miracolo, la vostra comprensione del suo dolore è un miracolo e voi siete in grado di offrire immediatamente questo aspetto del vostro amore. Cercate davvero di esserci, per voi stessi, per la vita, per le persone che amate. <br /><br />Riconoscete la presenza di coloro che vivono nel vostro stesso luogo e cercate di esserci quando uno di loro soffre, perché la vostra presenza è così preziosa per questa persona.<br /><br />Questo mantra invece serve quando soffrite e credete che la persona amata vi abbia fatto soffrire. Se qualcun altro vi avesse fatto lo stesso torto, avreste sofferto meno. Ma questa è la persona che amate di più, quindi soffrite profondamente e l'ultima cosa che vi sentite di fare è chiedere aiuto a quella persona... <br /><br />Quindi ora è il vostro orgoglio a essere l'ostacolo alla riconciliazione e alla guarigione. Secondo l'insegnamento del Buddha, nel vero amore non c'è posto per l'orgoglio. <br /><br />Quando si soffre in questo modo, bisogna andare dalla persona che si ama e chiedere il suo aiuto. Questo è il vero amore. Non lasciate che l'orgoglio vi separi. Dovete superare il vostro orgoglio. Dovete sempre andare da lui o da lei. Questo è lo scopo del mantra. <br /><br />Esercitatevi prima su voi stessi, per realizzare l'unità del vostro corpo e della vostra mente, prima di andare dall'altra persona a dire il quarto mantra: "Io sto soffrendo; per favore, aiutami". <br /><br />È molto semplice, ma anche molto difficile da fare</i>.<br /><br /><br />Vorrei avere letto Thich Nat Hanh molto prima nella vita. Non avrei commesso molti errori. <br /><br />Proprio come dicevamo all'inizio della puntata, non credete anche voi che siano la nostra vulnerabilità, il nostro essere fragili, il bisogno costante di rassicurazioni a renderci umani e amabili?<br /><br />E forse questa consapevolezza ci può aiutare a gettare ponti che ci permettano di colmare il vuoto.<br /><br />Io ci sono per te. Una frase semplice, e proprio per questo bellissima.<br /><br />Io ci sono per voi anche domenica, 22.45, Radio Popolare, FM 107.6.Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-15223632085028199382024-01-19T06:00:00.024+00:002024-01-19T09:07:21.414+00:00270/ Quello che non abbiamo più.<br /><br />Ben ritrovati!<br /><br />A proposito di <a href="https://fabiocalling.blogspot.com/2024/01/268-non-soffermarti-mai-dove-non-ti.html" target="_blank">quello che ho scritto settimana scorsa</a>, stasera nel colloquio settimanale con il mio analista mi è uscita un po' per caso l'espressione <i>abitare i valori, </i>che voglio annotare qui perchè di questo si tratta. <br /><br />Abitarli, starci dentro, farsi ispirare costantemente, far sì che forniscano un perimetro di movimento, una cornice di senso, diventare una cosa sola con quei valori.<br /><br />Ma veniamo al post di questa settimana.<br /><br /><div>Sto leggendo <a href="https://www.feltrinellieditore.it/opera/cera-una-volta-in-italia/" target="_blank">un imponente volume</a> che ripercorre quel frammento di storia contemporanea che siamo soliti chiamare anni '60, con tutto il portato simbolico che chi appartiene alla mia generazione associa a quell'espressione.<br /><br />Ne esce, almeno per me, lo spaccato di un mondo ingenuo che sa comunicarmi un'enorme purezza e molta semplicità. <br /><br />E' una sensazione che provo anche ogni volta che i miei genitori aprono la loro personale scatola di ricordi di quegli anni. Si conobbero nel 1962, si sposarono nel 1964, e un anno più tardi venni al mondo io. Gli anni '60 cambiarono per sempre le loro vite.<br /><br />Potremmo scrivere decine e decine di righe su quello che allora non avevamo e oggi sì.<br /><br />Ma quello che mi viene naturale leggendo quelle pagine, è invece riflettere su quello che abbiamo perso. Che è molto. E mi vengono in mente in particolare tre cose.<br /><br /><b>1) La noia. </b><br /><br />Lo scrivo un po' provocatoriamente. Avrei potuto scrivere il silenzio, o la capacità di stare nella celebre stanza vuota di Pascal. Invece rimando alla forza creativa della noia, quella sua naturale capacità di stimolare l'immaginazione e di generare nuove idee. <br /><br />Oggi la noia è stata cancellata da un intrattenimento a ciclo continuo che sopprime il bisogno di inventare e di ri-inventarsi. Se si inventa qualcosa, ha sempre a che fare con la tecnologia. <br /><br />Ma mi domando se il soggetto al centro di questo processo creativo sia chi inventa oppure l'inarrestabile e incontrollabile forza propulsiva della tecnica. Se l'inventore non sia cioè solo un mezzo che realizza un progresso di fatto inevitabile.<br /><br />Quando ci annoiavamo, era diverso. Il progresso delle idee andava in tante direzioni, non in una sola.<br /><br /><b>2) Il futuro. </b><br /><br />Il futuro non esiste più, o per meglio dire si è persa la nostra capacità di plasmarlo e trasformarlo. Il futuro è già scritto, definito dal progresso della tecnica. Provate a opporvi. Venite esclusi, ignorati, considerati vecchi (oggi, un peccato mortale senza diritto di appello).<br /><br />E guardate che è stata proprio la fiducia nel futuro a definire il pensiero libero e la sua realizzazione (arte, design, musica) che ancora adesso ci affascinano quando torniamo a immergerci in quel decennio.<br /><br /><b>3) Lo spaesamento.</b><br /><br />Alla percezione di conoscere solo un pezzettino di mondo, si è sostituita la convinzione di dominare il sapere, di essere esperti di qualsiasi cosa. <br /><br />Ma era, quello spaesamento, quel sapere di non sapere, una forza che rendeva il viaggio, la lettura di libri, la ricerca e l'ascolto di dischi, la fonte di sorprese bellissime perchè ardentemente desiderate.<br /><br />Lo spaesamento (conseguenza del non poter conoscere con precisione scientifica coordinate, distanze, cause, conseguenze di ogni fenomeno) era un enorme generatore di desiderio, e quel desiderio lo soddisfacevi immergendoti nella realtà. <br /><br />Oggi, con tutto a portata di un clic, quel desiderio non esiste più. Il suo pallido surrogato lo soddisfi nel mondo digitale, tornando subito dopo a uno stato omeostatico. Ed è molto, molto diverso.<br /><br />Vi ritrovate nei miei pensieri?<br /><br />Ci sentiamo, sempre su queste frequenze, tra sette giorni, venerdì alle 7.<br /><br />Buon fine settimana!<br /></div>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-45847862941874946522024-01-14T22:30:00.017+00:002024-01-15T18:28:38.560+00:00269/ Prospettive Musicali del 14 gennaio 2024.<br /><br />La musica di questa prima puntata del 2024 l'ho tratta da questi dischi:<div><br /><br />TRICKY<br />Vulnerable<br /><br />JACK JOHNSON<br />On and on<br /><br />WHITE STRIPES<br />Elephant<br /><br />JESS WILLIAMSON<br />Cosmic wink<br /><br />BOARDS OF CANADA<br />In a beautiful place out in the country<br /><br />LOU REED<br />Berlin<br /><br />THE GOOD, THE BAD & THE QUEEN<br />Green fields - single<br /><br />FLAMING LIPS<br />The soft bulletin<br /><br />PINK FLOYD<br />Ummagumma<br /><br />DAVID GILMOUR<br />On an island<br /><br />TORD GUSTAVSEN QUARTET<br />Extended circle.<br /><br /><br />La lettura l'ho tratta da:<br /><br />THICH NAT HANH<br />Fear.<br /><br /><br />Il podcast, se avete perso la puntata o la volete riascoltare, lo trovate <a href="https://www.radiopopolare.it/puntata/?ep=popolare-prospettivemusicali/prospettivemusicali_14_01_2024_22_49">qui</a>.<br /><br />Grazie per l'ascolto. Noi ci sentiamo ancora su Radio Popolare domenica 28 gennaio.<br /><br /><p><i>Prospettive Musicali va in onda tutte le domeniche alle 22.45 a Radio Popolare Milano, 107.6 in FM e </i><a href="http://www.radiopopolare.it/wp-content/themes/mir-rp/js/jplayer/popoplayer.html?live" style="font-style: italic;">sul web</a><i>. I podcast del programma li trovi alla nostra pagina nel sito di <a href="http://bbb.radiopopolare.it/trasmissione/prospettive-musicali/" target="_blank">Radio Popolare</a> e in <a href="https://podcasts.apple.com/it/podcast/prospettive-musicali-radio/id1194504706?mt=2" target="_blank">Apple Podcasts</a>.</i></p></div>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-18503286329582996302024-01-12T06:00:00.132+00:002024-01-12T06:00:00.319+00:00268/ Non soffermarti mai dove non ti senti amato e dove non puoi amare.<p><br /><br />Finalmente le cosiddette feste sono finite e si torna alla normalità. Per chi è affezionato alla propria quotidianità, il periodo tra Natale e l'Epifania, con quel fuoco di fila di stressanti interruzioni forzate delle abitudini, è davvero insostenibile.<br /><br />Ci tenevo a scriverlo, ma veniamo al post di questa settimana.<br /><br /><br /><i>A te Fabio<br />Non soffermarti mai dove non ti senti amato e dove non puoi amare.<br /></i><br />Francesco Fiorillo<br />Dedica al suo libro Cuore umano.<br /><br /><br />In un recente cammino nel tratto di via Francigena che parte da Roma e va verso sud, ho fatto tappa al <a href="https://www.monasterosanmagno.it/" target="_blank">monastero di San Magno</a>, nei pressi di Fondi, provincia di Latina.<br /><br />Il suo custode (nome che preferisce a priore) è un personaggio incredibile. Ex DJ di rave illegali, quando il suo migliore amico gli morì tra le braccia per un'overdose di stupefacenti entrò in una profonda crisi, dalla quale uscì attraverso un percorso spirituale.<br /><br />Senza più una casa alla quale tornare (la famiglia lo aveva disconosciuto), occupò un monastero che da tempo giaceva abbandonato e iniziò a ristrutturarlo per renderlo ancora abitabile.<br /><br />Oggi quel monastero ospita una comunità di genitori che hanno perso i propri figli. Francesco, questo è il nome del custode, li accompagna nel loro viaggio di conoscenza e progressivo alleggerimento di quell'immenso dolore.<br /><br />In parte complice la stanchezza del cammino, parlando con Francesco della sua esperienza mi sono commosso. E nonostante avessi provato a ricacciare indietro le lacrime, mi sono messo a piangere come un bambino. <br /><br />Lui ha sentito quella mia commozione e mi ha abbracciato. Un abbraccio forte, da amico vero. E' stato come se mi avesse conosciuto da sempre.<br /><br />Tornato a Milano, gli ho scritto perchè mi mandasse un suo libro per trarre una lettura per Prospettive Musicali.<br /><br />E sulla prima pagina del libro, arrivato proprio all'inizio dell'anno, ho trovato scritta la dedica che vi ho riportato.<br /><br />E' un buon proposito per il 2024. Trascorrere il nostro preziosissimo e limitatissimo tempo solo dove possiamo amare e essere amati. <br /><br />Questa intenzione si inserisce in un processo di potatura di rami secchi già iniziato durante lo scorso anno, che richiede ancora tempo e dedizione e che mi terrà impegnato nei prossimi mesi.<br /><br />Grazie come sempre per l'ascolto, spero di avere dato uno spunto che possa essere utile anche a voi che mi state leggendo. <br /><br />Ci sentiamo ancora su queste frequenze venerdì prossimo.</p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-39517663348174660752024-01-05T06:00:00.122+00:002024-01-05T08:51:37.094+00:00267/ Il 2023.<p><br /><br />Proviamo a <a href="https://fabiocalling.blogspot.com/2023/12/266-tra-cinque-anni.html" target="_blank">mantenere la promessa</a> che ci eravamo fatti?<br /><br />Facciamo che il giorno nel quale pubblicherò il post settimanale sarà il venerdì, alle 7 del mattino. La domenica alle 23.30 invece continuerò a pubblicare la lista dei dischi che abbiamo ascoltato e dei libri che ho letto all'interno di Prospettive Musicali.<br /><br />Poi vediamo dai, magari ci spostiamo da Blogspot a Substack.<br /><br /></p><p><b>Il tempo e le parole.</b><br /><br />Iniziamo con la lista dei cinque libri che ho preferito nel 2023.<br /><br />UMBERTO GALIMBERTI<br />L'etica del viandante<br /><br />EUGENIO BORGNA<br />Mitezza<br /><br />MARCO BALZANO<br />Cafè Royal<br /><br />PAOLO COGNETTI<br />Giù nella valle<br /><br />VITTORIO LINGIARDI<br />L'ombelico del sogno.<br /><br />Tre saggi e due libri di narrativa, che è pressappoco la proporzione delle tipologie di libri letti quest'anno. Più trattati che storie.<br /><br />Ho voluto inaugurare la lista con l'ultimo saggio (in senso assoluto, pare, dato che ha dichiarato che non ne scriverà più) del professor Galimberti. Del quale vi consiglio anche <a href="https://www.youtube.com/watch?v=JpiuR5YeGN4" target="_blank">questa intervista</a> illuminante sul nostro presente. <br /><br />L'etica del viandante ci invita a vivere nel momento. Come viandanti che osservano il mondo passo dopo passo anzichè come corridori che desiderano solo raggiungere una meta. Meravigliose in particolare le considerazioni del professore sulla tecnica e la nostra dipendenza da essa.<br /><br />E' un'idea esplorata anche dal professor Borgna nel suo breve trattato sul vivere mite, comprensivo, tollerante, non aggressivo. Manifesto di anticonformismo in questo presente di egoismo e opportunismo.<br /><br />Molto rivelatore ho trovato anche il saggio sul sogno del professor Lingiardi, che partendo dal mito arriva fino alle neuroscienze attraversando Freud e Jung.<br /><br />E se il professor Lingiardi era fino a poco fa vicino di casa, il trasferimento in un'altra zona di Milano ha richiesto un libro che segnasse questo momento di passaggio e mi desse il benvenuto in una parte della città che prima di venirci a vivere conoscevo abbastanza poco.<br /><br />Ci ha pensato Marco Balzano, che ha ambientato una serie di racconti in una via a cinque minuti dalla casa nuova, via dove adesso passo tutti i giorni e dove mi sembra sempre di incontrare i suoi personaggi.<br /><br />Il Cafè Royal del libro, mi diceva Marco, è Moriondo, elegante pasticceria, bottega storica e punto d'incontro degli abitanti della mia nuova zona - che sono proprio come li descrive.<br /><br />E infine, non poteva mancare nella lista dei libri dell'anno il romanzo breve (con come bonus track un breve saggio su Nebraska) pubblicato sul finire del 2023 da Paolo Cognetti con stile secco e drammatico evocativo del miglior Raymond Carver.<br /><br /><br /><b>Il tempo e i colori.</b><br /><br />Veniamo alle mostre preferite tra quelle viste qui a Milano.<br /><br />SEBASTIAO SALGADO<br />Fabbrica del Vapore<br /><br />GABRIELE BASILICO<br />Triennale e Palazzo Reale<br /><br />GUY BOURDIN<br />Armani Silos<br /><br />SIAMO FORESTA<br />Triennale<br /><br />VINCENT PETERS<br />Palazzo Reale.<br /><br />Quindi: quattro mostre fotografiche e una sul nostro rapporto con la foresta, ecosistema nel quale l'uomo è solo uno degli abitanti e forse il più fragile.<br /><br />Quella che ho preferito, anche grazie a un allestimento formidabile e al grande formato delle stampe è stata quella dedicata a Salgado, ospitata nei grandi spazi della Fabbrica del Vapore perfetti per una mostra come quella.<br /><br />Ho amato anche la retrospettiva dedicata dalla città di Milano a Gabriele Basilico a dieci anni dalla scomparsa. Specialmente le fotografie in mostra alla Triennale, che mostrano le trasformazioni della nostra città nel corso dei decenni. Da città operaia a qualcos'altro difficile da definire.<br /><br />Ho molto apprezzato anche due mostre dedicate a fotografi più glam, Guy Bourdin nella perfezione rarefatta degli spazi dell'Armani Silos e Vincent Peters nel sontuoso appartamento dei principi di Palazzo Reale (sempre a proposito di spazi meravigliosi).<br /><br /><br /><b>E il tempo e i suoni? E il tempo e le storie?</b><br /><br />Mancano quest'anno le liste dei film e dei dischi che ho preferito. Perchè non sono andato troppo spesso al cinema e perchè non sto molto seguendo l'attualità musicale. La musica trascende il tempo nel quale viene composta e registrata. Come fanno le emozioni, perchè la musica <i>è </i>emozione.<br /><br />Posso scrivere però che il disco uscito nel 2023 che mi ha maggiormente emozionato è stato Javelin di Sufjan Stevens, almeno a giudicare dalle volte che ascoltando Will anybody ever love me ho versato qualche lacrima di commozione purissima.<br /><br />E a proposito di film usciti nel 2023, mi sono piaciuti tanto The old oak, Cento domeniche, Palazzina Laf e Coup de chance.<br /><br />E voi, quali forme dell'arte, del pensiero, dell'emozione avete apprezzato o addirittura amato nell'anno appena concluso?<br /><br />Grazie per l'ascolto, ci sentiamo venerdì prossimo.</p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-82119636576888669262023-12-20T09:36:00.004+00:002023-12-20T09:52:13.411+00:00266/ Tra cinque anni.<p><br /><br /><i>Tra cinque anni vorrai aver iniziato oggi.</i><br /><br />Kevin Kelly, Consigli eccellenti per vivere.<br /><br /><br />A volte mi viene il desiderio di rispolverare questo blog.<br /><br />Ci fu un tempo ormai parecchio lontano nel quale mi ero dato l'obiettivo di scrivere tre post alla settimana. Mi ero prefissato anche i giorni. Un post tra lunedì e martedì, uno tra mercoledì e giovedì, uno tra venerdì e domenica.<br /><br />Per un bel po' riuscii a rispettare quella piccola ma in fondo impegnativa regola. <br /><br />Quando aprivo la pagina bianca non sapevo cosa avrei scritto. Iniziavo da un pensiero, al quale ne attaccavo un altro e poi altri ancora. In genere partendo da una mostra, un disco, un film, un luogo, una frase letta o sentita, e domandandomi quali emozioni mi avevano suscitato.<br /><br />Perchè di questo scrivevo in fondo. Di emozioni.<br /><br />Come sempre accade per le abitudini, l'importante è apprenderle e mantenerle per un tempo congruo. Due mesi, dicono. Poi va tutto in automatico, come ti lavi i denti dopo ogni pasto e passi l'aspirapolvere ogni settimana.<br /><br />Negli anni nei quali mantenni il mio proposito (anni, andate a vedere voi stessi nell'archivio di questo blog se non ci credete), questo fu un luogo piuttosto frequentato e anche frequentato bene.<br /><br />Poi come accade più o meno sempre subentrararono altri desideri e altre abitudini che resero questa di abitudine disfunzionale. E la abbandonai senza pensarci troppo, anche perchè molti lettori avevano smesso di dialogare essendo transitati ai più rapidi, più vivaci e meno impegnativi social.<br /><br />E questo blog dal quale rimossi il nome che gli diedi nel 2004 (irritante dato che da Londra desideravo solo andarmene, altro che London calling) divenne in buona sostanza una raccolta di playlist di Prospettive Musicali.<br /><br />Nel frattempo non ho mai smesso di scrivere riflessioni. Le scrivo ogni giorno. Appunto, l'abitudine. Le ho solo tenute per me, riempiendo pagine e pagine di Moleskine e poi spesso discutendole con i vari psicoterapeuti che ho frequentato in questi anni.<br /><br />Sono riflessioni più profonde e personali di quelle che mi sento di scrivere su questo taccuino al quale tutti possono accedere. Ma questo non significa che quelle osservazioni sulla vita e quelle ricerche di un suo senso non possano essere condivise.<br /><br />Non tutte magari, ma almeno alcune sì. Va solo trovato un linguaggio, forse anche una misura.<br /><br />Un inizio, timido e incerto, è questo. Del resto anche quando quasi vent'anni fa iniziai a scrivere qui l'inizio fu timido e incerto. E il resto seguì, parola dopo parola. Vediamo che succede stavolta. <br /><br />Un post alla settimana pubblicato sempre lo stesso giorno? <br /><br />Ci penso.</p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-48678613492365224992023-12-17T22:30:00.004+00:002024-01-04T09:43:28.448+00:00265/ Prospettive Musicali del 17 dicembre 2023.<p><br /><br />Le musiche di questa puntata le ho tratte da:<br /><br />CHRIS ISAAK<br />Chris Isaak<br /><br />IKE TURNER & THE KINGS OF RHYTHM<br />Here and now<br /><br />RADIOHEAD<br />In rainbows<br /><br />BUD POWELL<br />Backup the best of Bud Powell<br /><br />KINGS OF CONVENIENCE<br />Riot on an empty street<br /><br />VANESSA WAGNER<br />Mirrored<br /><br />BEACH BOYS<br />Surfer girl<br /><br />ORCAS<br />Yearning<br /><br />DAVE HOLLAND TRIO<br />Triplicate<br /><br />STEVE KUHN TRIO & JOE LOVANO<br />Mostly Coltrane<br /><br />KEITH JARRETT<br />Creation.<br /><br /></p><div>La lettura l'ho tratta da:<br /><br />OLIVER SACHS<br />Gratitude.<br /><br /></div><br />Dopo la messa in onda sarà possibile ascoltare il <a href="https://www.radiopopolare.it/puntata/?ep=popolare-prospettivemusicali/prospettivemusicali_17_12_2023_22_48" target="_blank">podcast</a>.<br /><br />Grazie per l'ascolto e buone feste. Noi ci sentiamo ancora su Radio Popolare domenica 14 gennaio.<br /><br /><p><i>Prospettive Musicali va in onda tutte le domeniche alle 22.45 a Radio Popolare Milano e </i><a href="http://www.radiopopolare.it/wp-content/themes/mir-rp/js/jplayer/popoplayer.html?live" style="font-style: italic;">sul web</a><i>. I podcast del programma li trovi alla nostra pagina nel sito di <a href="http://bbb.radiopopolare.it/trasmissione/prospettive-musicali/" target="_blank">Radio Popolare</a> e in <a href="https://podcasts.apple.com/it/podcast/prospettive-musicali-radio/id1194504706?mt=2" target="_blank">Apple Podcasts</a>. </i> </p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-12446867165269068562023-12-03T22:30:00.004+00:002023-12-04T16:37:31.087+00:00264/ Prospettive Musicali del 3 dicembre 2023.<p><br /><br />Le musiche di questa puntata le ho tratte da:<br /><br />ANGEL OLSEN<br />Big time<br /><br />ALICE BOMAN<br />Dream on<br /><br />ANA MOURA<br />Desfado<br /><br />POPULOUS<br />Azulejos<br /><br />SHIDA SHAHABI<br />Homes<br /><br />CROSBY, STILLS, NASH & YOUNG<br />Déjà vu<br /><br />MIDORI HIRANO<br />Mirrors in mirrors<br /><br />FLY<br />Sky & country<br /><br />KEITH JARRETT, GARY PEACOCK & JACK DEJOHNETTE<br />Yesterdays<br /><br />CRAIG TABORN TRIO<br />Chants.</p><div><br />La lettura l'ho tratta da:<br /><br />PHILIP GLASS<br />Words without music.<br /><br /></div><br />Dopo la messa in onda sarà possibile ascoltare il <a href="https://www.radiopopolare.it/puntata/?ep=popolare-prospettivemusicali/prospettivemusicali_03_12_2023_22_49" target="_blank">podcast</a>.<br /><br /><p><i>Prospettive Musicali va in onda tutte le domeniche alle 22.45 a Radio Popolare Milano e </i><a href="http://www.radiopopolare.it/wp-content/themes/mir-rp/js/jplayer/popoplayer.html?live" style="font-style: italic;">sul web</a><i>. I podcast del programma li trovi alla nostra pagina nel sito di <a href="http://bbb.radiopopolare.it/trasmissione/prospettive-musicali/" target="_blank">Radio Popolare</a> e in <a href="https://podcasts.apple.com/it/podcast/prospettive-musicali-radio/id1194504706?mt=2" target="_blank">Apple Podcasts</a>. </i> </p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-51446972665795271772023-11-21T14:34:00.005+00:002023-11-21T14:34:51.823+00:00263/ Il quaderno dei desideri.<br /><br />"Il senso di colpa lo prova per aver indietreggiato rispetto alla chiamata del suo desiderio. L'ha negato per evitare di realizzarlo e ha evitato di realizzarlo per la paura di mancare l'obiettivo. <br /><br />Ma il suo dovere era il suo desiderio, direbbe Lacan. E il suo senso di colpa dipende dall'aver disobbedito a quel desiderio.<br /><br />Però vede, non tutto è perduto. Non è detto che non possa iniziare anche adesso. <br /><br />Dimentichi i suoi desideri passati. Si domandi: quali sono i miei desideri di oggi? <br /><br />Faccia così. Compri un quaderno nuovo e lo tenga sulla sua scrivania. Ogni tanto, quando si sente, quando ne ha ispirazione, scriva un desiderio che prova profondamente. Poi si domandi: come posso creare qualcosa attorno a questo desiderio, farmi guidare da questo desiderio?<br /><br />Il quaderno nuovo è un simbolo di un nuovo inizio. Lo tenga in vista".Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-64889785620016026702023-11-19T22:30:00.002+00:002023-11-20T11:19:01.599+00:00262/ Prospettive Musicali del 19 novembre 2023.<p><br /><br />Le musiche di questa puntata le ho tratte da:<br /><br />FANTASTIC FOUR<br />Alvin Stone<br /><br />TOM WAITS<br />Foreign affair<br /><br />JOHN LEE HOOKER<br />The best of friends<br /><br />MORPHINE<br />At your service<br /><br />PAUL BUTTERFIELD BLUES BAND<br />East-West<br /><br />DANIEL VILLAREAL<br />Lados B<br /><br />MUM<br />Finally we are no one<br /><br />ARVE HENRIKSEN<br />Cartography<br /><br />MISHA ALPERIN, ARKADY SHILKLOPER & ANJA LECHNER<br />Her first dance<br /><br />STEVE KUHN, STEVE SWALLOW & JOEY BARON<br />Wisteria.<br /><br /></p><div>La lettura l'ho tratta da:<br /><br />BELL HOOKS<br />All about love.<br /><br /></div><br />Dopo la messa in onda sarà possibile ascoltare il <a href="https://www.radiopopolare.it/trasmissione/prospettive-musicali-new/" target="_blank">podcast</a>.<br /><br /><p><i>Prospettive Musicali va in onda tutte le domeniche alle 22.45 a Radio Popolare Milano e </i><a href="http://www.radiopopolare.it/wp-content/themes/mir-rp/js/jplayer/popoplayer.html?live" style="font-style: italic;">sul web</a><i>. I podcast del programma li trovi alla nostra pagina nel sito di <a href="http://bbb.radiopopolare.it/trasmissione/prospettive-musicali/" target="_blank">Radio Popolare</a> e in <a href="https://podcasts.apple.com/it/podcast/prospettive-musicali-radio/id1194504706?mt=2" target="_blank">Apple Podcasts</a>. </i> </p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-27999387683730397092023-11-07T09:53:00.005+00:002023-11-07T10:29:58.690+00:00261/ Volersi un po' bene (ripresa).<p><br /><br />"Si ricorda quello che ci siamo detti la volta scorsa sul rispetto di se stesso? Un passo avanti che potrebbe fare, sarebbe sviluppare il rispetto per le sue attitudini. Non forzarsi a contrastarle, come spesso fa. E' assecondando quelle attitudini che si sviluppano relazioni di scambio umano soddisfacenti. <br /><br />A me sembra che lei invece manchi di rispetto per tutto ciò per cui è portato, e persegua solo l'obiettivo di colmare le sue lacune. Si liberi. Si liberi dal desiderio di voler far parte del gruppo. Da come me li descrive, mi sembrano legami poveri.<br /><br />Che cosa le fa desiderare quel tipo di legami? Cosa spera di ottenere usando il suo tempo così? <br /><br />Ha mai pensato a com'è bello respirare con persone che sanno condividere il suo respiro? Inizi a occuparsi di qualcosa che varrà ancora tra 5 anni. Non perda un momento".</p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-28829383494697796522023-11-05T22:30:00.002+00:002023-11-06T21:41:06.281+00:00260/ Prospettive Musicali del 5 novembre 2023.<p><br /><br />Le musiche di questa puntata le ho tratte da:</p><div>PRINCE & THE REVOLUTION<br />Purple rain<br /><br />JITWAM<br />Selftitled<br /><br />A WINGED VICTORY FOR THE SULLEN<br />The undivided five<br /><br />BILLIE HOLIDAY<br />The very best of Billie Holiday<br /><br />HUNDRED WATERS<br />Mushroom cloud - single<br /><br />SHERYL CROW<br />Sheryl Crow<br /><br />TEEBS<br />Ardour<br /><br />TRICKY<br />Knowle West boy<br /><br />TOMASZ STANKO QUARTET<br />Soul of things<br /><br />AARON PARKS<br />Arborescence<br /><br />KEITH JARRETT, GARY PEACOCK & JACK DEJOHNETTE<br />Standards, vol. 2.</div><div><br /><br /></div><div>La poesia che vi ho letto l'ho tratta da:<br /><br />LOUISE GLUCK<br />A village life.</div><br /><br />Dopo la messa in onda sarà possibile ascoltare il <a href="https://www.radiopopolare.it/puntata/?ep=popolare-prospettivemusicali/prospettivemusicali_05_11_2023_22_48" target="_blank">podcast</a>.<br /><br /><p><i>Prospettive Musicali va in onda tutte le domeniche alle 22.45 a Radio Popolare Milano e </i><a href="http://www.radiopopolare.it/wp-content/themes/mir-rp/js/jplayer/popoplayer.html?live" style="font-style: italic;">sul web</a><i>. I podcast del programma li trovi alla nostra pagina nel sito di <a href="http://bbb.radiopopolare.it/trasmissione/prospettive-musicali/" target="_blank">Radio Popolare</a> e in <a href="https://podcasts.apple.com/it/podcast/prospettive-musicali-radio/id1194504706?mt=2" target="_blank">Apple Podcasts</a>. </i> </p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8674169.post-5296921148741392202023-10-27T11:07:00.004+01:002023-10-27T11:09:31.346+01:00259/ Volersi un po' bene.<p>"Bello eh. L'ambiente, l'uguaglianza, la pace nel mondo, la collaborazione, il perdono... Tra i suoi valori sarebbe bello se lei includesse anche un po' di rispetto per sè. Volersi un po' bene. Non crede?".</p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/03257205213210286714noreply@blogger.com0