And the winner is
Mi ha fatto davvero piacere stamattina leggere questo articolo sul mio quotidiano preferito. Romano Prodi che manda all'angolo il patetico nanetto col trapianto di capelli e il lifting, il dittatorello brianzolo che ha apostrofato i parlamentari europei come "turisti della democrazia" e uno di loro come kapo', il bulletto di paese che nelle riunioni di ministri internazionali fa le corna a un collega, la vergogna di ogni italiano che vive all'estero. Se non l'avete ancora fatto, vi prego di guardare questo video per capire, fatelo davvero.
Il Guardian parla esplicitamente di linguaggio corporeo fiducioso e incisivo a proposito di Prodi mentre sottolinea che il cumenda nano stavolta, in campo neutro e con regole da rispettare, non faceva altro che guardare il tavolo davanti a se' e apparire impacciato.
A London Calling parliamo di arte, musica, cinema, osservazioni quotidiane. E dato che conosco molti di voi che mi leggete, so che chi vota questa orrenda destra liberista ma non libertaria gira alla larga da queste pagine per nostra fortuna.
Credo pero' che abbia senso, anche qui, prendere posizione per il voto. E' importante che tutti noi, sia chi vive in Italia che chi sta all'estero, partecipiamo alla liberazione del nostro Paese, che facciamo il possibile perche' il cavalier Bellachioma sia finalmente assicurato alla giustizia e che le sue disgustose riforme a favore della classe dominante siano cancellate per sempre.
Prodi e' stato molto convincente, ha parlato di giustizia distributiva e, fatto ancora piu' incisivo per me, di "organizzazione della felicita'. Ha usato questa parola, qualcosa che esula dalla rabbrividente retorica berlusconiana per la quale tutto puo' essere misurato in termini monetari. Felicita' vuol dire anche rispetto per l'ambiente, vuole dire anche speranza per un futuro di armonia sociale e solidarieta', vuole dire annullare per sempre la schifosissima legge Biagi che sposta sui meno privilegiati il rischio d'impresa per il quale i padroni percepiscono lauti profitti.
Non mi illudo. Ci vorrebbero misure economiche molto piu' decise di quelle proposte dall'Ulivo per sentire di vivere in una societa' giusta (fiscalizzazione progressiva dei patrimoni privati per tutelare l'ambiente e promuovere iniziative culturali, socializzazione dei mezzi di produzione, forte impulso all'organizzazione cooperativa del lavoro, ecc.). Ma adesso e' troppo importante fare un primo passo per liberare il nostro Paese dall'abisso nel quale e' precipitato credendo alle promesse del nano piazzista.
Insomma, e' importante, votiamo tutti. E chi vive all'estero e non sa come fare, mi mandi la sua mail e gli giro la spiegazione per votare per corrispondenza.
[Kit mi ha segnalato questo test, trovato sul blog di Garnant. Cosi' ho scoperto di essere qui].
Il Guardian parla esplicitamente di linguaggio corporeo fiducioso e incisivo a proposito di Prodi mentre sottolinea che il cumenda nano stavolta, in campo neutro e con regole da rispettare, non faceva altro che guardare il tavolo davanti a se' e apparire impacciato.
A London Calling parliamo di arte, musica, cinema, osservazioni quotidiane. E dato che conosco molti di voi che mi leggete, so che chi vota questa orrenda destra liberista ma non libertaria gira alla larga da queste pagine per nostra fortuna.
Credo pero' che abbia senso, anche qui, prendere posizione per il voto. E' importante che tutti noi, sia chi vive in Italia che chi sta all'estero, partecipiamo alla liberazione del nostro Paese, che facciamo il possibile perche' il cavalier Bellachioma sia finalmente assicurato alla giustizia e che le sue disgustose riforme a favore della classe dominante siano cancellate per sempre.
Prodi e' stato molto convincente, ha parlato di giustizia distributiva e, fatto ancora piu' incisivo per me, di "organizzazione della felicita'. Ha usato questa parola, qualcosa che esula dalla rabbrividente retorica berlusconiana per la quale tutto puo' essere misurato in termini monetari. Felicita' vuol dire anche rispetto per l'ambiente, vuole dire anche speranza per un futuro di armonia sociale e solidarieta', vuole dire annullare per sempre la schifosissima legge Biagi che sposta sui meno privilegiati il rischio d'impresa per il quale i padroni percepiscono lauti profitti.
Non mi illudo. Ci vorrebbero misure economiche molto piu' decise di quelle proposte dall'Ulivo per sentire di vivere in una societa' giusta (fiscalizzazione progressiva dei patrimoni privati per tutelare l'ambiente e promuovere iniziative culturali, socializzazione dei mezzi di produzione, forte impulso all'organizzazione cooperativa del lavoro, ecc.). Ma adesso e' troppo importante fare un primo passo per liberare il nostro Paese dall'abisso nel quale e' precipitato credendo alle promesse del nano piazzista.
Insomma, e' importante, votiamo tutti. E chi vive all'estero e non sa come fare, mi mandi la sua mail e gli giro la spiegazione per votare per corrispondenza.
[Kit mi ha segnalato questo test, trovato sul blog di Garnant. Cosi' ho scoperto di essere qui].
Commenti
Staremo a vedere....ovviamente spero di sbagliarmi.
raffaella
io personalmente ho gia' prenotato il volo per roma l'8 e il ritorno per il 9: giusto il tempo per sferzare il calcione al nano malefico!
Le tue parole mi fanno troppo piacere. Speriamo, speriamo. Proprio cosi', e' importante liberare l'Italia prima di tutto da una prospettiva culturale. Dare, insieme al calcione al nano, un colpo di grazia a veline, gabibbi, applausi a comando al padrone.
a dire la veritĆ in questi ultimi giorni sto scivolando in un pessimismo cosmico, mi sa che devo darmi una scrollata..
che poi alla fin fine ĆØ meglio essere degli illusi entusiasti che dei depressi disincantati!
ciao
raf
Anche se poi e' facile diventare dei depressi disincantati quando si e' troppo illusi idealisti, almeno dopo un po'. Io voglio essere fiducioso almeno questa volta, ce la metto tutta.
Alex -
Grazie per avere segnalato il tuo post, che mi ha fatto molto riflettere. Non sono sicuro che sia morto il dibattito e comunque e' stato necessario stabilire regole di gioco perche' entrambe le parti avessero la possibilita' di esprimersi. Non ho visto se non i frammenti del dibattito disponibili online. Direi che un certo dibattito c'e' stato, certamente piu' di quando il piazzista e' andato a firmare il "contratto con gli italiani" senza contradditorio da un adorante Vespa. Sul fatto di non sentirti italiano considera pero' la nostra passionalita' e confrontala con l'apatia inglese. Alla fine personalmente non mi spiace provenire da una cultura che mi ha fornito un ricco vocabolario emozionale. Mi sentivo meno italiano quando vivevo in Italia, ora ne riesco a vedere anche alcuni lati positivi. A te non capita?
Kit -
Sono d'accordo con te. Pensa che i critici della conclusione di Prodi si sono concentrati proprio sul suo richiamo alla felicita'. Leggendo Repubblica online ho trovato il commento di un vecchio arnese della politica, in giro a dire scemenze da quando eravamo bambini come prima aveva fatto suo padre, che ha detto che la felicita' e' un fatto privato. Ma ci pensi? Come se la felicita' non avesse nulla a che vedere con il fatto di vivere in una societa' libera, armonica tra le parti, senza conflitti, che sa proteggere i diritti dei meno privilegiati. Macche', per questa gente la felicita' chissa' cos'e': avere una bella villa e una bella macchina magari, e chissenefrega se per ottenere questa felicita' si lascia un'impronta sociale ed ecologica insostenibile. Vedi, sono loro stessi che con le loro stesse parole chiedono di essere cancellati dalla storia.
Spero solo che non intervengano i cosiddetti "servizi segreti deviati", sappiamo di cosa sono capaci.
ciao
Auro
Nicola
Io sono leggermente piu' ottimista. Credo che non si ripeteranno gli errori del periodo 1996-2001, quando D'Alema, questo re Mida al contrario, s'illuse di potere dialogare con l'opposizione. Mi auguro che si proceda a tappe forzate per assicurare alla giustizia chi ha ammucchiato una fortuna con la corruzione, chi e' cosi' refrattario alle regole da non accettare nemmeno quelle basilari di un civile dibattito televisivo. Non c'e' uno Zapatero adesso (anche se Walter Veltroni un po' Zapatero, per quello che capisco da qui, lo e', o sbaglio?), ma forse in un clima politico civile potranno emergere idee di rinnovamento.
Matteo -
Non sapevo che fossi italiano (e in questa occasione me ne rallegro). Anch'io curioso di vedere la scheda. Per i referendum era arrivato tutto in largo anticipo, speriamo bene anche stavolta. Ho controllato che l'ufficio elettorale dell'Anagrafe Italiani Residenti Estero abbia aggiornato il mio indirizzo, consiglio tutti quelli in dubbio di fare altrettanto, basta una telefonata.
Nicola -
Eh beh, sarebbe interessante studiarli. Dalle interviste che Radio Popolare ha fatto a un raduno di loro, usciva un profilo psicologico devastante: dei falliti pronti ad accusare se stessi pur di non metter in discussione la parola del capo, biliosi nei confronti della magistratura e dei giornalisti per sentito dire. Donne impellicciate di mezza eta' con la bandiera da fanatiche, arrivate col pullman, convinte che in Italia abbiamo avuto per 50 anni un governo comunista. Oltre la psicopatologia, prossimi alla psicosi collettiva.
Pib -
No dai, niente pessimismo. Siamo partiti con il piede giusto, sono alcuni anni che le amministrative vedono una netta prevalenza del centro-sinistra. Io dico che ce la facciamo. Oppure il tuo e' un pessimismo piu' profondo, del tipo "E' tutto un emperor's new clothes"?
Io non volevo la rissa, ma mi aspettavo un po' meglio di :"mi consenta, nei prossimi 49 secondi, vada a fan****". Abituata come sono appunto a The West Wing (o anche a guardare BBC Parliament che ĆØ veramente un canale interessante e *for real*, e dove si vedono gli Inglesi politicanti che sanno usare il linguaggio e parlare), mi aspettavo un vero dibattico politico di idee e punti di vista, un vero confronto. Invece qui si ĆØ finiti col solito "ĆØ colpa della sinistra" "la destra ĆØ corrotta". Non so praticamente niente di piĆ¹ di che cosa mi aspetta sotto un potenziale governo Prodi, e non credo che nessuno dei due sia remotamente in contatto con la realtĆ .
(Mi dispiace rovinare la festa - e non diciamo gatto prima di avercelo nel sacco! - ma concordo con Auro, Raffaella e con gli altri scettici. Anche io spero in un prossimo governo di sinistra, ma ricordiamoci anche che le veline, le tettone, e i gabibbi c'erano anche durante i governi Prodi e D'Alema.)
(Detto questo, se mi ridanno i fratelli Guzzanti e mi fanno Veltroni ministro del cinema, licenziano Natalia Aspesi, fanno inginocchiare Buttiglione sui ceci al Teatro Argentina e organizzano un programma in cui Ignazio La Russa doppia Count Count di Sesame Street, allora mi trasferisco in Italia e mi iscrivo al partito.)
meno corrotti sono :
40) Hungary
39) Malaysia
38) Jordan
37) Cyprus
36) Bahrain
35) Uruguay
34) Taiwan
33) Qatar
32) Botswana
31) Slovenia
30) United Arab Emirates
29) Oman
28)Israel - - - -
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18) USA
17) France-----
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11) United Kingdom
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1) Iceland ( e qui Donna Byron sara' contenta) il paese piu' trasparente di tutti!
Ma non credi che la parola felicita' detta in quel contesto assumesse un significato di "felicita' collettiva", contrapposta alla "felicita' individuale per chi puo'" implicita nelle ricette neoliberiste? In questo senso mi e' sembrata annunciare un nuovo paradigma. Sulle regole invece io sono molto d'accordo, pur essendo stato scettico a priori. Si sono dette magari le stesse cose (non solo pero'), ma ognuno ha potuto dirle. Guarda che stiamo parlando del Paese dove una maggioranza di gonzi si e' bevuta il "contratto con gli Italiani", non di una democrazia matura come quella inglese (anche troppo, ma e' un discorso che ci porterebbe lontanissimi).
Irene e Pib -
Io voglio essere ottimista. Credo che ci sia una differenza tra il passato ed il presente. In mezzo c'e' stata una gestione sciagurata dello stato da parte di un governo che ha prodotto 36 riforme, in gran parte fuori linea rispetto al dettato costituzionale che pretende che ai cittadini siano date pari opportunita'. Spero che tutti si sia capito dove ci puo' trascinare questa destra. E' vero che anche ai tempi dei governi di centro-sinistra c'erano veline e gabibbi, ma c'erano anche i fratelli Guzzanti, Santoro, Biagi, e si poteva scegliere se farsi rincretinire o continuare a pensare.
Myriam -
La classifica mi sembra molto generosa nei confronti dell'America.
http://en.wikipedia.org/wiki/Reporters_Without_Borders
ovviamente Finlandia e Islanda sono in cima anche qui...
Che siamo messi meglio degli Stati Uniti non mi stupisce affatto, e credo che Pib condivida. Invece che la situazione sia migliorata rispetto al 2002 indica che queste classifiche lasciano parecchio a desiderare. (Il tuo commento e' stato buttato li' come una Bananarama qualsiasi immagino...).
ho preso quei dati come un buon segno: non significa (anche) che la situazione si e' un po' evoluta dopo l'ukase bulgaro di berlusconi che ha cacciato i vari santoro e luttazzi?
io mi auguro di si...