Come fa uno a trovarsi davanti Brian Eno e a non intervistarlo, ditemelo voi
Bella la mostra dedicata a Martin Kippenberger. La Tate mi ha fatto amare in questi anni l'arte tedesca, da Eva Hesse a Joseph Beuys, del quale Kippenberger e' il legittimo erede. Grandi tele, installazioni, il processo creativo al centro dell'espressione artistica, il prodotto finito solo un output del quale ci si puo' liberare.
"I'm in favour of good mood worlds. Because I'm on the good-mood side, although that's not to say that tragic things aren't constantly happeningto me" ha detto.
E proprio davanti alla mostra di Kippenberger si apre la monumentale retrospettiva su due maestri della scuola Bauhaus, Josef Albers e Laszlo Moholy-Nagy. 12 sale piene di fotografie, lavori grafici, light shows. Mi sono piaciuti davvero tanto i loro scatti, che non conoscevo. Alcuni mi hanno ricordato il genio di Man Ray.
"Through technique man can be freed, if he finally realizes the purpose: a balanced life through fine use of his liberated creative energies" ha detto Moholy-Nagy.
E stamattina giretto a Chelsea, alla Michael Hoppen Gallery, mica posso perdere una mostra di questa splendida galleria piena di foto meravigliose. Primo e secondo piano sono occupati da scatti di Andre' Villers, realizzati nello studio di Picasso. Splendido un ritratto della modella Sylvette, che purtroppo non ho trovato in rete. Qui sopra vedete la sua interpretazione che ne diede il maestro spagnolo.
E al piano terreno trovate tante belle foto di Lynn Davis e Tiina Itkonen. Una di grandi dimensioni, in particolare, come mi faceva notare la ragazza che lavora li' (e che stamattina quando sono entrato stava ascoltando Sufjan Stevens, ci pensate?), rappresenta un mare cosi' bello che in quella foto viene voglia di immergersi.
E infine parliamo di lui, Brian Eno, che ho sentito parlare dal palco della manifestazione pacifista di oggi pomeriggio. Facendo buon uso della mia tessera di giornalista sono riuscito a salire sullo stesso palco e a intervistarlo in diretta a Radio Popolare, poco prima del mio collegamento dalla manifestazione. Che simpatico il nostro Brian! Ha accettato di buon grado l'intervista, consigliato soprattutto da una delle organizzatrici della marcia che conosceva la nostra radio e che gli ha detto "da che parte stiamo". E poi dopo l'intervista non finiva piu' di ringraziarmi quando gli ho detto che a Prospettive Musicali lo ascoltiamo spesso. Che sorriso aperto, che bella persona.
Commenti
A presto
Gran bel culo, lasciatelo dire.
;))
La Tate il Venerdi sera e' stupenda..riconosco tutte le sensazioni ed in piu' c'e' quell'odore caratteristico che senti quando entri alla Tate che ti fa sentire un po' a casa.