Come on feel the Illinoise part 2
Se i terroristi non ci fossero stati, si sarebbe dovuto inventarli; altrimenti, come far dimenticare alla gente che le finanze del paese erano gia' in crisi da piu' di un anno, che erano emersi scandali e frodi colossali, che i figli dovevano ormai accontentarsi di un futuro assai meno ridente di quello dei padri? Adesso si e' contenti se i figli scampano ai kamikaze e agli insorti iracheni, il che vuole anche dire: pretese e aspettative si sono molto ridotte, facilitando il compito di chi dovrebbe soddisfarle.
- Ermanno Bencivenga, Le due americhe.
Commenti
(Tom Petty spacca, veramente un grande album - e dì alla Kit che ha ragione su Calexico+Iron & Wine: l'EP è fenomenale, e ovviamente da Other Music l'ho trovato subito, grazie a te e a Marco). Salutatemi Londra, che vi dirò, non mi manca granchè...
PS: Tom Petty allora continuo a rovinarlo da qui, che si sa mai che mi passi quando torno a casa! Il compleanno era sabato 12, mille grazie degli auguri!
Fabio: lascia perdere Waterstones. A Londra sono due i bookshop (INDIPENDENTI) da frequentare: Daunt Books in Marylebone High Street e Foyles in Charing Cross Road (da Foyles, la sezione dove trovi Baudrillard e' al terzo piano, vicino alla sezione dedicata alla musica). Buona lettura!
Proprio cosi', "vita piacevole, tranquilla e accogliente". Naturalmente scavando trovi tutte le contraddizioni che conosciamo, ma in superficie c'e' questa umanita' ottimista ben diversa dalla chiusura ermetica degli inglesi (fortunatamente a Londra ci sono tutti gli altri, ben piu' civili, altrimenti da sta marmaglia di ubriaconi ci sarebbe davvero da scappare, altro che innamorarsi di all things British!). New York a me continua a piacere molto, anche se la velocita' frenetica di quella citta' un po' spaventa anche me. Pero' forse meno di Londra, non trovi? Il Village e' un paradiso per quelli come noi, anche se considerando tutta l'America che ho visitato continuo a preferire la zona attorno all'Universita' di Seattle, o Berkley, dove mi trasferirei molto volentieri oggi stesso :-)
Lophelia -
Mi hai dato l'idea per cambiare il titolo (un verso di "Come on feel the Illinoise" di Sufjan Stevens, che pero' non si capiva). Grazie per il complimento sulle foto: sono scatti tutti presi in fretta senza pensare troppo.
Marco -
D'accordo con te, soprattutto su Foyles che resta il mio bookstore preferito di Londra (con all'interno lo splendido caffe' di "Ray's Jazz Shop" dove fermarsi a leggere gli ultimi acquisti).