Delle volte sto London Calling sembra lo scriva Mario Rigoni Stern sulla sedia a dondolo con il laptop sulle ginocchia da una baita di alta montagna
[Holland Park, Ottobre 2007]
Qui a Londra e' arrivato improvvisamente l'autunno. Per certi versi un cambiamento sismico, nella percezione del tempo, che sembra passare in qualche modo piu' lentamente, piu' pigramente. Viene voglia di rallentare la propria velocita' vitale, di mangiare passati di verdura e leggere libri restandosene avvolti in coperte di lana con "Automatic for the people" in loop nello stereo.
[Domani questo blog compie 3 anni. Li festeggio ringraziando Ele e Zoe, che scrivono blog ben piu' letti del mio, ma hanno recentemente scelto di segnalarmi ai loro lettori.
E ringrazio tutti coloro che mi leggono e partecipano: alcuni di voi passano di qui regolarmente da 3 anni: grazie per la pazienza.
London Calling probabilmente cambiera': diventera' sempre piu' un fotoblog credo, con qualche riflessione di contesto. Resteranno i post musicali, che troverete di tanto in tanto quando mi sembrera' di volere segnalare dischi che mi sono piaciuti particolarmente, e le scalette di Prospettive Musicali. Ho introdotto una colonnina intitolata "Emozioni", qui a destra, dove troverete un breve elenco (3 o 4) di cose che davvero mi hanno colpito: musiche, visioni, letture . Sono consigli: usateli se volete, da parte mia cerchero' di fare una buona selezione.
In sostanza vorrei dare un aspetto molto piu' free form a questo diario on-line, piu' immediato e personale. Parlare meno e trasmettere di piu'. Non so ancora come, ma ci sto pensando e appena trovo una soluzione la sperimentiamo insieme].
Qui a Londra e' arrivato improvvisamente l'autunno. Per certi versi un cambiamento sismico, nella percezione del tempo, che sembra passare in qualche modo piu' lentamente, piu' pigramente. Viene voglia di rallentare la propria velocita' vitale, di mangiare passati di verdura e leggere libri restandosene avvolti in coperte di lana con "Automatic for the people" in loop nello stereo.
[Domani questo blog compie 3 anni. Li festeggio ringraziando Ele e Zoe, che scrivono blog ben piu' letti del mio, ma hanno recentemente scelto di segnalarmi ai loro lettori.
E ringrazio tutti coloro che mi leggono e partecipano: alcuni di voi passano di qui regolarmente da 3 anni: grazie per la pazienza.
London Calling probabilmente cambiera': diventera' sempre piu' un fotoblog credo, con qualche riflessione di contesto. Resteranno i post musicali, che troverete di tanto in tanto quando mi sembrera' di volere segnalare dischi che mi sono piaciuti particolarmente, e le scalette di Prospettive Musicali. Ho introdotto una colonnina intitolata "Emozioni", qui a destra, dove troverete un breve elenco (3 o 4) di cose che davvero mi hanno colpito: musiche, visioni, letture . Sono consigli: usateli se volete, da parte mia cerchero' di fare una buona selezione.
In sostanza vorrei dare un aspetto molto piu' free form a questo diario on-line, piu' immediato e personale. Parlare meno e trasmettere di piu'. Non so ancora come, ma ci sto pensando e appena trovo una soluzione la sperimentiamo insieme].
Commenti
preghiera di una lettrice fedele(anche se da meno di tre anni)
P.S.Ti ho scoperto casualmente
digitando London Calling,in Google..
(Joe Strummer,una passione che non passerĆ mai,nonostante gli anni...)
Grazie per le tue parole. Al momento non e' davvero nulla: non e' un blog musicale, non e' un blog personale, non e' un fotoblog, ma stamattina pensavo che forse proprio per questo rappresenta l'indeterminatezza e irrisoluzione della mia vita, che e' un po' tutto e un po' niente. Funziona come specchio il blog, e lo specchio non ammette segreti...
Livio -
Mi fa piacere questa conferma, ma credo anche che una tensione al cambiamento mantenga vive le relazioni, compresa quella che si instaura nel blog tra tutti quelli che scelgono di leggere e partecipare. Vedremo insomma, ho qualche idea parecchio confusa al momento. Ma fino a quando mi chiarisco le idee si continua "come di nulla si trattasse".
Ps. perchĆØ non apri un account in flickr? La foto che hai messo ĆØ bellissima.
Nicola
Sai che non ho ancora smesso di pensare al tuo commento di ieri? E' davvero un altro modo di cogliere la realta'. Non l'irrisoluzione vista negativamente come esitazione e indecisione, ma come un modo per mantenere equilibri. Le relazioni irrisolte, per esempio, non interpretate necessariamente come problematiche, ma forse piu' ricche perche' condensano tante cose insieme. Un cambiamento di prospettiva rivoluzionario.
Gealach -
Gli potresti chiedere se ha trascorso un periodo della sua vita a London Bridge? Comunque appena passo da Milano mi scapicollo alla Fnac di via Torino e se e' vero quello che dici lo abbraccio senza dire una parola, sono sicuro che capira'. A proposito, io ho qui un CD per te, ma mi sa che e' meglio che te lo mandi perche' chissa' quando ci vediamo...
'ndrea -
Grazie per l'incoraggiamento, da parte di un lettore quasi della prima ora come te. Le tue parole gentili mi fanno molto piacere.
Lapilli -
E' una foto fatta davvero in fretta, mentre Sabato mattina abbastanza presto correvo a incontrare un amico per fare colazione insieme nel parco a quell'ora deserto. Credo che i settaggi della macchina fossero abbastanza sbagliati (tipo 400 iso) perche' e' venuta un po' sovraesposta, ma la situazione meritava. Qui peraltro e' autunno autunno, con la pioggia e tutte le foglie inzuppate sui marciapiedi.
Caro Nicola -
Naturalmente nella mia risposta a Lapilli per marciapiedi intendevo i sentieri, sui quali quando il tempo lo consente mi avventuro con il mio bastone di legno di pino intagliato a mano che mi venne regalato in tempo di guerra dal presidente del CAI di Marcesina in persona. Mi fermo a osservare i camosci col mio binocolo Zeiss del 1935 ormai corroso dalla polvere del tempo, e colgo qualche bacca prima di tornare in baita a gustare una fetta di Asiago d'Allevo con pane casalingo di due giorni fa portatomi fin qui dal mugnaio di Campolongo. Non intendo pero' trascurare la scrittura e oggi stesso, se ne avro' il tempo tra un riiposino e l'altro e le forze me lo consentiranno, credo pubblichero' un breve saggio sul cantante di un coro locale, i Cantori della Gioia Carsica Divisa.
Nicola
(E pensa a scriverlo...).