The wind in my heart the dust in my head


[Una passeggiata in collina, Maggio 2008]

Durante la mia settimana in Italia sono riuscito a leggere con un po' di calma Arpe eolie e altre cose inutili di Mario Bertoncini, pubblicato l'anno scorso dalla sempre ottima Die Schachtel. Bertoncini e' stato dal 1965 al 1972 prima componente e poi direttore del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza. In seguito ha insegnato composizione contemporanea in giro per il mondo, con particolare attenzione alle tecniche compositive casuali teorizzate da Cage. Negli ultimi anni si e' dedicato alla costruzione di arpe eolie, che sono sculture, alcune delle quali di dimensioni notevoli, preparate per essere suonate dal vento. E scrive, soprattutto dialoghi ispirati alla forma platonica classica.

Nel suo ultimo libro ho trovato questa poesia:

Tu che passi,
non agitarti e ascolta: e' il vento.

Lascialo dire.
Vano e' sperare di fissarne la forma o di fermarne
il tempo.

Se sei musico
non spiare nel suo canto gli accenti convenzionali
cui sei avvezzo - il suo ritmo e' il respiro della Natura!

E non esserne invidioso:
quel respiro e' infinito.

L'ho portato con me durante una bella passeggiata il libro di Bertoncini. Mi sono seduto in cima a una collina, a sentire il suono e il profumo del vento, e sarei stato lassu' per sempre.

I luoghi ai quali appartieni davvero li scopri sempre per caso. Sono li' che ti stanno aspettando, e ti accolgono dentro te stesso.

[Die Schachtel]

Commenti

Anonimo ha detto…
Bello l'Oltrepo' Pavese!
Io mi ricordo fantastiche gite in Vespa a fine settembre-inizio ottobre quando il caldo torrido aveva lasciato spazio a splendide giornate di sole e tanta voglia di "assaporare" il vento in faccia.
L'ultima, tre anni fa, prima di lasciare l'Italia, vendere lo scooter ecc. ecc.
Tempo di tornare?
Forse non ancora, ma di comprare un'altra Vespa...sicuro!
Fabio ha detto…
Sono state giornate cosi', e ne ho approfittato: passeggiate in collina e al mare, e qualche salto a Milano per vedere gli amici che tutte le volte festeggiano il mio ritorno e mi danno gioia.

Il vento, il mare, un buon libro. A me non serve altro per stare davvero bene.

Tempo di tornare? Me lo domando spesso e non riesco a darmi una risposta.
Anonimo ha detto…
Vento, suoni, colori e odori della natura sono diversi in ogni posto. PiĆ¹ che voglia di tornare a me fanno voglia di andare a scoprire nuove sfumature e nuove declinazioni...
Anonimo ha detto…
A quando una mostra con le belle foto del tuo blog? Q.
Fabio ha detto…
Meristemi -

Vale lo stesso principio che vale per la musica: meglio esplorarne sempre di nuove. E pero' ci sono luoghi, musicali e non, dove quando ritorni ti ritrovi magicamente immerso in un piacevole senso di appartenenza.

Credo che alla fine siano importanti entrambe le cose: l'esplorazione e l'esperienza dell'appartenenza.

Fammi sapere quando ricapiti a Londra!

Q -

In effetti, a volte nelle gallerie d'arte si vedono certe schifezze...

Piu' che altro dovrei mettermi a fare un Flickr. Mi piace la funzione slide show, ti permette di vivere emozioni contrastanti. Ancora meglio sarebbe un random slide show, a pensarci.

Ti ringrazio per il tuo commento: e' bello sapere che apprezzi quello che piace molto anche a me.
artemisia ha detto…
Darei non so cosa per aver scritto io quell'ultima frase.
Ma come fai??
Anonimo ha detto…
questo libro sembra interessarmi non poco...grazie per la segnalazione,fabio.
continuo a leggerti,silenziosamente.
torno qui con la sicurezza di non essere delusa :-)
zoe
Fabio ha detto…
Artemisia -

Non esagerare! Dopo un po' che stai scrivendo pero', e' vero, escono frasi che si generano un po' da sole, per assonanza ritmica.

L'altra Zoe -

Grazie per la tua visita. In questi giorni non riesco a riprendere il ritmo della scrittura: troppe cose da fare, persone da vedere, impegni, distrazioni. Spero pero' di riuscire a scrivere qualcosa di sensato presto.

Non sono sicuro che Arpe eolie si trovi in libreria. Nel caso, puoi ordinarlo alla Die Schachtel, seguendo il link del post. Oppure, se passi da Milano, passare da loro, che sono pure molto ospitali e simpatici.