"O forse è proprio così, non c'è niente da capire, c'è solo da vivere". Dopo tutte le parole scritte nel post precedente, mi piace abbandonarmi un po' a colori e geometrie, di quelli che fanno sentire musiche.
E' stato un fine settimana bellissimo e la pioggia non disturba cosi' tanto quando puoi passare ore alla Tate, al V&A, all'Istituto Francese. Qualche altra foto di la', in Flickr.
Commenti
ecco perché il sabato sera qui non si sa mai cosa fare, ci manca una Tate.
La pioggia che non disturba e i tuoi colori evocativi di parole e musiche sono i regali di novembre.
Grazie.
Contento che apprezzi i miei scatti, come sai gia'. Da voi non c'e' la Tate, ma c'e' il magnifico cinemino resistente. A volte farei volentieri cambio.
Cameracentouno -
Pensa che invece a me novembre piace parecchio, perche' e' un mese di grandi trasformazioni climatiche e cromatiche e di una malinconia che sento parecchio mia. E invece dicembre e' di tutto l'anno il mese che mi piace meno, per quella frenesia che lo caratterizza, tutta legata a un giorno, a una scadenza entro la quale devi farti venire un mare di idee e vedere tutti quelli che conosci. E poi, in un attimo, la scadenza e' gia' passata e non ti sei ricordato nemmeno cosa si sarebbe dovuto festeggiare.
Francesco -
Dal blog di Matteo Pucciarelli:
"Un tempo alla sinistra si chiedevano idee, programmi, progettualità, visioni e infine azioni di governo di sinistra. Tradotto: salvaguardia e ampliamento del welfare state, politiche per il lavoro, per l’ambiente, diritti civili, moralità, spesa pubblica indirizzata al bene pubblico e così via. Adesso ci si accontenta degli odori".
A questo punto, davvero, se il tono e' questo aridatece Oscar Giannetto.
Ecco sì, ci mancava solo lui :)