So unplug the jukebox and do us all a favour
Yo La Tengo, ieri sera al Barbican. Palco decorato con alberi finti e fiori veri. Prima un set acustico, poi il delirio elettrico controllato del quale solo loro sono capaci. Inizio a pensare che dopo lo scioglimento della gioventu' sonica siano rimasti i piu' bravi nel loro genere.
"Non possiamo lasciare Londra senza prima avere suonato questo pezzo" dice Ira. Prende un rullante, lo porta di fianco alla batteria di Georgia e si mettono a battere un ritmo tribale. James inforca la chitarra e inizia a strillare una di quelle canzoni che piu' di 30 anni fa facevano saltare questo blogger per la sua cameretta come una molla impazzita.
Subito dopo, con questa cover, si passa dalla nostalgia direttamente alla commozione.
"Non possiamo lasciare Londra senza prima avere suonato questo pezzo" dice Ira. Prende un rullante, lo porta di fianco alla batteria di Georgia e si mettono a battere un ritmo tribale. James inforca la chitarra e inizia a strillare una di quelle canzoni che piu' di 30 anni fa facevano saltare questo blogger per la sua cameretta come una molla impazzita.
Subito dopo, con questa cover, si passa dalla nostalgia direttamente alla commozione.
Commenti
- sei per caso andato al Barbican a sentire il nuovo progetto di Bobby McFerrin sullo spiritual?
- conosci Sam Lee?
Risposta alla domanda numero 2: si'. Late Junction, una delle fonti che uso per tenermi aggiornato sulla musica che mi piace, ha iniziato a trasmettere A ground of its own quando era ancora un CD-rom che Sam Lee cercava qualcuno che pubblicasse, cioe' molto prima della meritatissima nomination al Mercury Prize. A te piace?
credo comunque che di recente qualcuno abbia fatto un tentativo del genere, cioĆØ ripercorrere le stesse tappe dei Comizi d'amore e vedere quali sono le risposte di oggi, se non sbaglio qualche giovane documentarista, forse non italiano.
ti domandavo invece di McFerrin perchĆ© la cosa che mi ha colpito ĆØ che lui da una parte ha scelto di dedicarsi agli spiritual (e il progetto, come il disco, si intitola SPIRITYOUALL) e dall'altra di interpretarli, insieme alla figlia alla voce, con sonoritĆ molti vicine a quel new folk che ti piace tanto e che anche a me, a piccole dosi, tocca non poco, per intenderci violino e chiatarra acustica, fisarmonica, contrabbasso e batteria, credo molto leggera.
credo che il Barbican sia statouna specie di anteprima europea, ci sono dei video in rete che lasciano capire qualcosa ma l'audio ĆØ da telefonino, dunque speravo in una tua partecipazione diretta.
quanto a Sam Lee mi ha colpito molto, un po' per le stess ragioni, il suono della voce, la strumentazione essenziale con archi, percussioni e tromba (simile in quest anche a Patrick Watson), melodie popolari o ispirate al popolare che perĆ² suonano piĆ¹ moderne grazie agli arrangiamenti spogli e allo stesso tempo molto ricchi armonicamente.
diciamo che mi entusiasmano queste nuove generazioni che arrivano alla musica tradizionali avendo perĆ² un bagaglio musicale piĆ¹ ricco, i risultati sono nella linea dello spirito piĆ¹ autentico delle musiche tradizionali, rispettose delle radici e allo stesso tempo proiettate nel futuro attraverso un percorso di ri-nascita, proprio nel senso di una cosa che nasche di nuovo.
in questo ovviamente anche vicini alla musica ri-nascimentale...
http://www.pastemagazine.com/blogs/av/2013/03/album-premiere-hiss-golden-messenger--haw.html (courtesy of Marco Reina).
Li trasmisi quando usci' il loro album precedente, e questo mi sembra forse ancora migliore. Sono per me una delle band di questi anni. Hanno un senso della melodia strepitoso. Buon ascolto.