I dischi del 2014: # 1

ROBERT WYATT
Different every time
Domino.

Considero Robert Wyatt il piu' incredibile talento musicale che questo Paese ha donato al mondo, e l'ascolto di questa retrospettiva (quattro LP, due ore e mezza di musica) non ha fatto altro che rinforzare il mio convincimento. L'album del 2014 e' quindi un inevitabile premio alla carriera di colui che oltre a essere il mio musicista preferito e' anche una persona deliziosa, di infinita disponibilita' e generosita'.

Different every time si inaugura con la terza facciata del terzo disco dei Soft Machine e prosegue con due tracce dei Matching Mole prima di affrontare la carriera solista di Wyatt, insistendo soprattutto sull'eclettismo delle sue collaborazioni (Anja Garbarek, Epic Soundtracks, Monica Vasconcelos, Working Week, Phil Manzanera, Cristina Dona', Nick Mason, Mike e Karen Mantler, Brian Eno, Paul Weller, Bjork...).

Quella di Wyatt e' un'avventura musicale e umana straordinaria, e ascoltare Different every time e' rivivere un percorso musicale ricchissimo: sempre esplorativo, mai lineare, diverso ogni volta, eppure infinitamente personale e misteriosamente coerente.

A tutti voi che siete arrivati fin qui, grazie per l'ascolto e i piu' sinceri auguri di un felice 2015 (ricordandoci sempre che la felicita', assai spesso, dipende da noi).

Ci risentiamo, con London Calling e Prospettive Musicali, nell'anno nuovo.

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