Qui ci sono solo film



"Di questi tempi non e' semplice gestire un piccolo cinema d'essai, intendo uno che cerchi di vivere soprattutto grazie alla qualita' dei film in cartellone e non alle entrate pubblicitarie, agli enormi secchielli di popcorn e ai litri di Coca-Cola.

Ormai la maggior parte della gente non riesce piu' a concentrarsi su quello che vede e a lasciarsi semplicemente andare per due ore alle vicende essenziali della vita, serie o allegre che siano. Farsi trasportare senza mangiare, bere, sgranocchiare o succhiare da una cannuccia.

Tornato a Parigi, ero andato in uno dei grandi multisala sugli Champs-Elysees e mi ero reso conto che forse la mia concezione di cinema al quale bisognerebbe portare un certo rispetto era anacronistica e, nonostante avessi solo ventinove anni, a un tratto mi ero sentito fuori moda e fuori posto in tutto quel brusio e quel cicaleccio che mi circondava.

Non sorprende che oggi i film siano sempre piu' rumorosi e veloci: i blockbuster e le pellicole d'azione americani pensati per irretire milioni di spettatori anche in Europa devono pur sovrastare il frastuono che regna in sala e contrastare la crescente distrazione del pubblico con nuove attrazioni.

"Non ci sono i popcorn?" e' la domanda di rito di chi viene nel mio cinema. La settimana scorsa un bambino sovrappeso piagnucolava tenendo per mano la madre perche' evidentemente la prospettiva si passare due ore seduto in poltrona a guardare Il piccolo Nicolas e i suoi genitori senza infilarsi qualcosa in bocca gli sembrava inaudita.

"Niente popcorn?!" ripeteva incredulo, girando il collo a destra e a sinistra in cerca del distributore.

Ho scosso la testa: "No, qui ci sono solo film".

Benche' dare questa risposta mi procuri sempre un senso di trionfo, a volte sono seriamente preoccupato per il futuro del mio cinema".

Nicolas Barreau, Una sera a Parigi.

Commenti

Anonimo ha detto…
....mi ĆØ venuta voglia di leggerlo!
Hrundi V. Bakshi
Fabio ha detto…
Dipende da quello che cerchi, un po' come sempre. A me e' stato regalato e lo sto leggendo molto volentieri. Sono molto d'accordo con quello che ne ha scritto Massimo Gramellini: "Forse questo libro non mi ha fatto felice. PerĆ² mi ha fatto contento. Non chiedo di piĆ¹ a un libro, alla vita, a un bel film".

Lo sto trovando una lettura adatta a meta' giornata, tra mattina e pomeriggio. Un momento tutto per me, una "quotidiana via di fuga dalla quotidianita'" :)

Buona lettura!
Unknown ha detto…
Thanks for the great article. Check
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