Rivoluzione
“Invece, cosa c'è di più bello di una rivoluzione culturale, quella vera, interiore e personale ma ancora più deflagrante se comune e condivisa, la rivoluzione cioè in cui ogni giorno si migliora se stessi e gli altri, in cui si impara a essere sempre più come le cose che si dicono, in cui si crea valore quotidiano attraverso la pratica dell'attenzione all'altro, della coerenza con sé, della pulizia di quello che non vogliamo più essere?
Già, era bellissima quella coppia di parole rapite mezzo secolo fa, rivoluzione culturale. Erano la madre e il padre di ogni possibile cambiamento in meglio: personale, collettivo, sociale, locale, globale".
La prigione delle parole rubate.
Commenti