Democrazia 2.0
Per quanto ci provi in tutti i modi, non riesco a credere che dietro alla farsa della cosiddetta corsa alla Casa Bianca non vi sia una regia occulta.
I due compari e per l'occasione finti rivali Clinton e Trump sono stati fin troppo ovviamente designati per tenere a distanza di braccio dal potere la gente normale: colletti bianchi, proletariato, piccoli imprenditori, professionisti onesti, freelance, disoccupati.
Una simile sfida fasulla, su scala minore naturalmente, e' avvenuta qualche mese fa a Milano, quando per la poltrona di sindaco l'unica scelta possibile era quella tra due candidati identici in tutto.
Il trucco e' un po' sempre lo stesso. Viene generata una farsa finto-democratica (primarie pilotate, campagna elettorale simil-vera con tanto di dibattiti televisivi, sistemi elettorali maggioritari che impediscono ricambio e rappresentativita' venduti come essenziali per governi stabili) per dare al popolo un'illusione di democrazia.
Anche la regia e' sempre quella, l'elite globale invisibile: banchieri, mercanti di droga e armi, grandi industriali, massoni, amministratori delegati di grandi multinazionali, azionisti con capitali di maggioranza. Elite che governa il pianeta indirettamente, con burattini prestanome: Merkel, Erdogan, Napolitano e il sotto-burattino Renzi, Assad, Juncker, al-Sisi, Hollande, Clinton, avanti il prossimo.
Ogni prestanome sa che, essendosi prestato al gioco in cambio di visibilita' e di un'illusione di potere e appartenenza, puo' solo obbedire. Stanley Kubrick in Eyes wide shut lo ha raccontato come meglio non si sarebbe potuto. Ricordate il mondo parallelo "oltre l'arcobaleno"?
"Da questa parte dell'arcobaleno" la gente si divide, e ci crede davvero. Si scannano sui social network, si insultano sulle pagine dei commenti dei giornali online, fanno il tifo per un prestanome o per l'altro, cercano di convincere gli "indecisi" (a decidere cosa non si sa, dato che e' gia' stato deciso tutto): e' quello di cui la regia occulta ha bisogno per fare apparire la farsa quanto piu' verosimile.
Nei libri di storia si scrivera' che intanto che questo accadeva il popolo invece di ribellarsi in massa attaccando l'elite faceva docilmente la coda per comprare a caro prezzo il prossimo Iphone con il quale farsi i selfie, fotografare la pastasciutta e cercare i Pokemon.
Commenti
ovviamente non ho visto il confronto televisivo (in TV guardo solo Crozza, se ricomincia, ormai mi hanno stufato anche la Littizzetto e i due Angela padre e figlio) (e comunque non sto certo sveglio di notte per vedere Hillary e Trump!)
ma ho comunque l'impressione che se vince una o l'altro faccia una certa differenza per i latinos e in generale per la classe americana piĆ¹ povera
certo non mi aspetto grandi cose, niente di rivoluzionario, neanche Obama ha fato tutto quello che aveva intenzione di, e certamente Hillary non ĆØ Obama. Ma resterĆ nella storia degli USA come la prima donna presidente, se non vincerĆ quell'altro
in quanto al popolo, non sperare in una rivoluzione: seguiranno gli exit poll sul telefonino, manderanno maledizioni o like su librofaccia, telegrammi su twitter ecc. ecc.
intanto che qualche banca gli fotte un altro pezzettino di pensione, ovviamente!
ciao
Auro
Il programma neoliberista di Thatcher e Berlusconi l'hanno completato Blair e Renzi. Nessun primo ministro di destra avrebbe potuto portare le tuition fees a 9mila sterline, privatizzando di fatto la scuola pubblica. Nessun primo ministro di destra avrebbe potuto riscrivere lo statuto dei lavoratori introducendo liberta' di licenziare, caporalato (voucher), sistemi di videosorveglianza dei lavoratori. L'opposizione sarebbe stata insormontabile.
Oggi per completare in America lo scempio neoliberista dei diritti hanno deciso che serve la Clinton. Come farla vincere? Facendola apparire come una candidata moderata che corre contro un estremista semi-analfabeta.
Nessuno mi pare si chieda piu' perche' quella che dovrebbe essere una democrazia e' da anni governata da un'alternanza di due famiglie, i Bush e i Clinton. Se ci si pone la domanda io credo che la risposta sia scontata.
PerĆ² quello ĆØ davvero un estremista semi-analfabeta, non ĆØ che recita. Certo che negli USA sono messi male, ĆØ piĆ¹ o meno come se in Italia ci trovassimo a sciegliere tra Renzi e Salvini.
Eh, beh, in effetti...
Il punto secondo me non e' se Trump recita una parte. Probabilmente e' soltanto se stesso, forse addirittura un po' troppo. E infatti appare assai piu' genuino della costruitissima Clinton, e su questa sua autenticita' si basa il suo successo.
Il punto e' che nessuno che non sia gradito all'elite riesce a arrivare "in finale" di questi farraginosi sistemi maggioritari con primarie e ballottaggi. Pensa a Bernie Sanders, che e' stato ostacolato in tutti i modi a favore della Clinton, un personaggio orribile che come tutti sanno ha ricevuto milioni di dollari da governi autoritari come quello dell'Arabia Saudita.
I programmi di Clinton e Trump sono di fatto identici. Nessuno dei due mette in discussione il potere dell'elite.
Anzi, io sono d'accordo con Susan Sarandon quando afferma che la Clinton e' molto peggiore di Trump perche' piu' subdola.
Il gioco dell'1% per cento, ed e' questo cio' che conta tenere presente, e' generare una profonda divisione all'interno del restante 99%: meta' di qui e meta' di la'. E' una divisione che permette di tenere le persone a distanza dalla stanza dei bottoni, impedendo ogni forma di coalizzazione contro l'1%.
L'attacco della massa sfruttata contro l'elite viene quindi rinviato sine die graze a tecniche di distrazione che funzionano benissimo. E cosi' lo status quo e' salvo.
Come se ne esce sinceramente non lo so. Forse facendo la nostra parte per risvegliare le persone accanto a noi con tutti i mezzi possibili, anche mezzi poveri come questo antiquato blog.
Voglio dire che lo sfruttamento non e' responsabilita' solo dell'1%. Ci sono tanti capetti che sfruttano gli immigrati e che sono a loro volta sfruttati da chi sta appena sopra di loro.
Questo e' un altro problema non indifferente: la consapevolezza dello sfruttamento e la sua "trasmissibilita'" verso il basso.
La fine di fabbriche e officine ha reso molto piu' difficile prendere coscienza della propria condizione, a molti livelli.
Hai l'Iphone 7 e il nuovo Porsche Cayenne prima degli altri, ma in molti casi resti uno schiavo. Il problema e' che fanno di tutto per non fartene accorgere. E a nessuno piace esserne consapevole.
primo perchĆØ la massa viene generalmente rincretinita con falsi bisogni, miti fasullie soprattutto indicando false strade: il mito tutto americano del "lavora sodo, non lamentarti e vedrai che arriverai a conquistare la tua fetta di benessere" ĆØ un ottimo sistema, sposta sempre avanti la carota ma la mantiene fuori portata di appena un centimetro (anzi, un inch) in modo che sembra di essere lƬ lƬ per addentarla.
I mutui subprime sono fatti apposta perchĆØ la gente piĆ¹ povera si "compri" delle case che non poi riusciranno a mantenere, sborsando i soldi delle rate, invece di continuare a vivere nei tuguri ma mettendo perĆ² da parte dei risparmi.
Anche il mito della competitivitĆ e della meritocrazia mi sembrano abbastanza falsi, fatti apposta per far gareggiare tra loro gli sfigati appartenenti al 99% mentre l'elite si spartisce il mondo
CiĆ² non toglie che un signor nessuno come Obama, che non partiva da posizioni di privilegio, sia riuscito addirittura a diventare presidente, sia pure infilandosi in mezzo ad uno stallo della competizione dei campioni
comunque, non solo non ci credo ma direi che non amo le rivoluzioni: si verificano solo quando la gente ĆØ alla disperazione, ma non ogni volta che la gente ĆØ disperata
ciao
Auro
Addirittura mi pare siano stati piu' illuminati di lui Bernanke e Yellen: e' anche grazie alle politiche monetarie meno ottuse di quelle della BCE di Trichet (poi Draghi ha cambiato musica, infatti) che gli americani oggi in media stanno un pochino meglio degli europei (pur se il 99% sta peggio rispetto a 10 anni fa).
Sul resto della tua analisi mi trovi d'accordo al 101% :)