Di attrazione, relazioni e opposte polarita'
Parto un po' da lontano, ma altrimenti non si capisce la casualita' di quello che e' successo. E l'importanza di raccogliere segnali da qualsiasi parte arrivino.
Da maggio di quest'anno, dopo un ricovero ospedaliero dovuto a stress-related illness causata dal lavoro precedente, ho cambiato ruolo e ora mi occupo di ricerche sul tema della diversita' e dell'inclusione sociale. In questi mesi per esempio sto sviluppando un indice che misura le discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro e le loro cause, basato su una grossa ricerca che stiamo facendo in 32 Paesi.
Il gruppo di ricerca del quale faccio parte e' in parte qui a Londra e in parte a New York. Noi ricercatori, credo si sappia, non e' che siamo tra i componenti piu' estroversi della societa'. Se scegli questo lavoro in genere e' perche' a) sei piuttosto curioso, b) ti piace immergerti nello studio senza distrazioni e c) di quelle che chiamano office politics ti frega il giusto, nel senso che se appena puoi sottrarti a pranzi con i colleghi, compleanni e drinks dopo-lavoro lo fai molto volentieri.
Considerando quanto sopra, ci e' stato concesso di lavorare da casa tutte le volte che vogliamo, anche tutti i giorni se ci va. E infatti gli scambi tra noi avvengono via Skype che permette tranquillamente di condividere lo schermo e lavorare insieme da luoghi diversi, della citta' e del pianeta. Un'oretta cosi', e poi ognuno si ri-immerge e legge e scrive per conto suo.
Nell'ufficio dove lavoravo prima, che sta a 20 minuti a piedi da qui attraversando il Barbican, vado solo una volta ogni tanto, in genere quando devo stampare articoli e presentazioni che sono troppo lunghi da leggere a video.
Ieri dovevo stampare dei documenti che mi servivano per preparare una presentazione che dovro' fare lunedi', e cosi' a meta' mattina decido di andare in ufficio. Arrivo alla stampante e ci trovo sopra dei fogli stampati e abbandonati, il che da noi non accade mai perche' per far partire le tue stampe devi scansire la tua tessera personale, che significa che escono le stampe solo quando tu sei li' a prelevarle.
Mentre aspetto che la macchina faccia il suo dovere, prendo in mano questi fogli abbandonati e mi rendo conto che si tratta del risultato di un test di personalita'. Vedo che in calce c'e' un indirizzo web, e dato che quello che quei fogli contengono mi sembra interessante, torno alla mia scrivania e digito quell'indirizzo.
Comincio a leggere di cosa si tratta. Sembrandomi cosa piuttosto seria e scientifica e avendo letto che richiede 12 minuti, non costa nulla e non richiede registrazione di dati personali, mi metto a rispondere al questionario.
Finisco e esce il risultato. Dice che tra i 16 profili di personalita' appartengo a quello che chiamano Advocate. Dice la descrizione che si tratta di un profilo di personalita' rarissimo, che su oltre 100 milioni di persone che hanno fatto il test lo hanno riscontrato solo in meno dell'1% dei casi.
Mi appassiono alla descrizione, che effettivamente mi calza a pennello. In tutto. Allora vado a leggere la teoria. Dato che quello che ho letto fin li' mi convince e mi intriga, mando una riga di mail alla Gio', con il link. Prova a farlo se hai tempo, le scrivo. Nient'altro. Cioe' non le parlo del mio risultato.
Dopo una mezz'ora mi arriva una mail di risposta. Sono risultata cosi', e mi manda la descrizione. Advocate. Cioe', capite? Gli Advocate sono meno dell'1% della popolazione, e noi due siamo risultati entrambi, senza sapere cos'era risultato l'altro, Advocate. Su 16 profili di personalita' possibili.
Questo per dire che il fatto che gli opposti si attraggano e' secondo me un po' un mito da sfatare. O meglio, dipende cosa si intende per attrazione. Posso anche essere attratto da una persona della quale non so assolutamente nulla, anche se magari e' (o la immagino) completamente diversa da me.
Ma se l'intenzione e' quella di sviluppare una relazione profonda e che ci renda felici, che generi un incontro autentico, io credo che quanto piu' si condividono tratti di personalita' profondi, quanto piu' ci si sente affini per obiettivi, modi di essere, ideali, tanto piu' la relazione funziona naturalmente.
Un introverso e un'estroversa, uno al quale piace pianificare bene il fine settimana o un viaggio e una che ama improvvisare tutto al momento, un idealista e una realista, uno che ama conversazioni profonde e una che sta sempre sui social sono personalita' opposte. Quindi magari si attrarranno anche. Ma pensateci per un istante, come puo' funzionare una relazione di lungo periodo tra di loro, anche con tutto l'impegno del mondo?
Ieri sera la Gio' mi faceva notare una frase che fa parte del capitolo Romantic relationships:
"Advocates will take the time necessary to find someone they truly connect with – once they’ve found that someone, their relationships will reach a level of depth and sincerity that most people can only dream of".
(E in caso qualche frequentatore di questo blog di lunga data se lo domandasse: si', sono lo stesso che una decina di anni fa scriveva questo).
Commenti
ma visto che il tempo ĆØ quel che ĆØ ho voluto tentare…
la prima volta l'ho fatto in 2minuti2, tanto per dire che non ci ho riflettuto sopra…
la seconda volta invece ci ho pensato su un po' ad ogni domanda…
beh, sorprendentemente tutte e due le volte il test ha dato lo stesso risultato: argomentatore. con percentuali leggermente diverse.
preferisco non sapere che significa.
tanto per curiositĆ posto lo screen del secondo risultato [il primo mi sono dimenticato di farlo]:
https://s1.postimg.org/8buscnpven/Schermata_2017-11-05_alle_15.52.42.png
magari un "secondo" argomentatore fra voi ha percentuali completamente opposte… chissĆ .
buona domenica.
Mi hai incuriosito: perche' preferisci non sapere che significa? E' perche' il test non ti sembra valido (anche se ho poi scoperto che e' un test classicissimo, ero io a non conoscerlo)? Oppure perche' non ti interessa tanto conoscere te stesso?
Entrambe le cose andrebbero benissimo, e' solo che non sono riuscito a interpretare quella frase.
Non saprei come interpretare questo addensamento. Il test sembra serio e accurato, le dimensioni psicologiche mi sembrano valide.
Direi che a grandi linee, dopo una veloce lettura della personalitĆ del mediatore, potrei anche ritrovarmici.
Hrundi V. Bakshi
ma alla fine della fiera io non sono nemmeno sicuro di aver risposto sinceramente ad alcune domande… nel senso che probabilmente il mio "vero" inconscio avrebbe risposto diversamente ma spesso non riesco a controllarlo.
per concludere aggiungo che ognuno dovrebbe conoscersi abbastanza da non aver bisogno di test.
anche a me piace la frase che hai citato, io mi ci ritrovo al contrario perĆ².
ciao_alb