Per cui in questo mondo proprio non mi ritrovo.



Mi sono spesso domandato da cosa dipenda, ma d'istinto io sto sempre dalla parte dei piu' poveri, degli ultimi, di chi subisce. Trovo insopportabili i campioni, i vincenti, i padroni. Mi danno sui nervi le premiazioni, i trofei, lo champagne.

L'ideale di mondo che ho in testa io non ha ne' vincenti ne' perdenti, ne' ricchi ne' poveri. La ricchezza privata e' socializzata, i trasporti pubblici sono gratuiti e efficienti, la sanita' ottima, le scuole all'avanguardia, la casa e il lavoro garantiti a tutti. Si lavora tutti, 4 o 5 ore al giorno facendo cio' che serve alla comunita'. Poi si suona, si scrive, si disegna, si coltivano l'orto e il giardino, si passeggia contemplando la natura.

Per cui in questo mondo proprio non mi ritrovo.

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