Aria fresca che profuma di stelle.
They are never alone, they never commune with themselves. And when a solitary man crosses their path, they fear him and hate him like the plague; they fling stones at him and find no peace until they are far away from him.
The air around him smells of stars, of cold stellar spaces; he lacks the soft warm fragrance of the home and hatchery".
Letter to a young German.
Ogni tanto amo riservarmi una domenica solitaria, tutta per me. Se il tempo lo permette faccio una lunghissima passeggiata nel verde, in genere ad Hampstead Heath. Se invece piove vado da qualche parte a leggere. Tra le mete preferite ci sono la bella libreria Waterstone di Bloomsbury, con le sue poltroncine di vimini davanti alle grandi finestre ai piani superiori e il caffe' molto buono al piano terra, o quella nuova della Tate Modern con la sua sterminata selezione di riviste indipendenti e il tavolo da lettura. Il tempo vola, ogni volta.
Qualche tempo fa, in una di queste domeniche solitarie ho fatto un esperimento. Ho iniziato a passeggiare per Regent's Park con una regola precisa: ogni volta che mi trovavo a un bivio sceglievo la direzione dove vedevo meno persone. Dopo qualche bivio mi sono trovato completamente solo. Ho visto a distanza una panchina in parte coperta di foglie cadute. L'ho raggiunta. Mi sono seduto. Ho fatto qualche respiro profondo. Mi sono immerso in quel silenzio e in quei colori cosi' naturali lasciandomi trasportare, con la sensazione di non avere bisogno di nient'altro. Di avere trovato tutto quello che cercavo.
Spesso la mattina o la sera quando attraverso le sopraelevate del Barbican mi capita di incontrare persone che si godono la compagnia propria e della loro macchina fotografica. Trovo questi flaneur urbani bellissimi. Mi fanno sempre pensare che la vera ricchezza sia il tempo per passeggiare, per immergersi nella lettura e nella natura.
Li guardo e capisco cosa intende Hesse quando parla di aria fresca e profumata di stelle.
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