151/ Il presente.

 

Cosa vi ha insegnato questo strano 2020? A me ha insegnato il presente. A vivere qui e ora, assaporando ogni istante.

Il presente è un grande cambiamento di paradigma. Quanta vita abbiamo perduto facendo bilanci inutili e piani che non si sono mai realizzati? Vivendo nel passato e nel futuro?

L'evento tragico globale di quest'anno ha accorciato la longitudinalità della nostra visione. Ci ha costretti a tanti cambiamenti che hanno generato una grande trasformazione. In noi, negli altri, nelle relazioni, nel modo di fare le cose.

Ha senso quindi fare un bilancio, mi sono chiesto?

Ci siamo scritti noi tre di Prospettive Musicali. Alla fine abbiamo deciso di sì, nonostante io abbia provato a oppormi per una serie di motivi.

Il principale è che quest'anno non mi sono preoccupato di ascoltare musica recente. Nemmeno del passato, a dire il vero. Ho ascoltato tanta musica indipendentemente da se arrivasse da una giovane cantautrice newyorkese, da un compositore spagnolo del sedicesimo secolo, da una sperimentatrice elettronica tedesca, dalla tradizione grecanica salentina.

Mi sono trovato alla fine dell'anno a non sapere proprio più distinguere. Per cui ho chiesto ai miei colleghi della radio una deroga alla regola che ci siamo sempre dati. Ho ottenuto di trasformare la lista dei dischi dell'anno in una lista di dischi che hanno rappresentato questi tempi.

Sentirete domenica prossima che ho messo insieme musica popolare argentina degli anni '60, Chopin, Bach, musica di oggi ispirata da Debussy e Satie, un disco di Joe Lovano che la Giò e io abbiamo ascoltato ossessivamente la settimana che sono tornato a vivere a Milano.

Anche il modo di guardare è cambiato. Mi sono molto mancati i sabati mattina di esplorazione di gallerie e mostre. Una tradizione che durava da quasi vent'anni. Da quando mi trasferii a Londra nel 2001. Sabato dopo sabato dopo sabato.

Non sono riuscito a abituarmi alle mostre online.

Meglio leggere libri.

Ho letto tantissimo, quasi un libro alla settimana. Intendo mantenere questa abitudine. Lo so, avevo detto di non volere fare piani. Mi è scappato, chiedo scusa.

E poi il cinema. Ho scritto così tante volte qui negli scorsi anni che per me il cinema andava visto al cinema, senza eccezioni. Ebbene, l'eccezione è stata necessaria quest'anno.

Fino a quano ho vissuto a Londra ho resistito. Tornare a Milano mi ha visto capitolare.

Ci sono stati cambiamenti che sono col tempo diventate nuove abitudini. Una di queste è stata la pizza fatta in casa il sabato sera dalla Giò. Segue ogni sabato il cineforum, con dibattito e riflessioni fino a notte fonda naturalmente perchè quelle non mancano mai indipendentemente dal cineforum. Vecchi film europei o documentari, a seconda della nostra ispirazione del momento.

Il cinema è diventato una cosa diversa, al punto che credo addirittura che mi sembrerà strano tornare in sala. Anche se immagino succederà. Niente piani e previsioni però, anche in questo caso. Vedremo.

E quindi? Niente liste di fine anno quest'anno? Oppure contraddiciamo tutto quello scritto fin qui?

Che importanza ha quello che abbiamo scritto, se viviamo nel presente?

E allora ecco qualche spunto da salvare. Esperienze che ci hanno dato emozioni. Non liste dell'anno, perchè comprendono presente e passato belli mischiati tra loro. Piuttosto, ricordi che affiorano dal 2020 legati a momenti particolari.

Per augurarci di vivere sempre più nel presente, che è l'unico augurio possibile. Tanta tanta vita, a tutti noi.


10 momenti libri.

VITO MANCUSO
I quattro maestri

ALAIN DE BOTTON
An emotional education

FILELFO
L'assemblea degli animali

LORENZO MARONE
La donna degli alberi

MARCO REVELLI
Umano inumano e postumano

MATTEO RIGHETTO
I prati dopo di noi

PAPA FRANCESCO
Fratelli tutti

SANDRO VERONESI
Il colibrì

SIRI HUSTVEDT
What I loved

UMBERTO GALIMBERTI
Heidegger e il nuovo inizio.


10 momenti dischi.

ANJA LECHNER/ FRANCOIS COUTURIER
Lontano

AA. VV.
Mediterraneo

BRIAN ENO
Music for films

CARLA BLEY
Life goes on

DAVID BOWIE
Heroes

DINO SALUZZI
Albores

FREDERIC CHOPIN
The nocturnes

JOHANN SEBASTIAN BACH
Unaccompanied cello suites

MARCIN WASILEWSKI TRIO/ JOE LOVANO
Arctic riff

REVERSO
The melodic line.


10 momenti film.

ERIC ROHMER
I racconti delle quattro stagioni

CLAUDIO CUPELLINI
Alaska

GABRIELE SALVATORES
Fuori era primavera

GIANNI DI GREGORIO
Lontano lontano

JO BAIER
La fine è il mio inizio

KIRBY DICK
On the record

KITTY GREEN
The assistant

MICHELE PLACIDO
7 minuti

RUBIKA SHAH
White riot

WALTER VELTRONI
Edizione straordinaria.

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