174/ Domande e paure.
Qualche volta mi dispiace avere un po' abbandonato questo blog. Allo stesso tempo, negli anni credo di essere diventato molto meno assertivo. Nutro meno certezze e coltivo molti dubbi. Per cui scrivere come facevo prima diventa sempre più complesso e sempre meno sincero.
Molti post sarebbero domande. E non domande retoriche, domande e basta.
Oppure rivelazioni di paure, perché a me capita di averne sempre di più col crescere della distanza tra la mia idea di vita e quella dei grandi numeri. Una distanza che si divarica sempre più e dalla quale nasce la maggior parte di quelle domande.
Se però vi accontentate di post che condividono dubbi, paure, certezze che si disintegrano, allora forse potrei riprendere a scrivere qualcosa ogni tanto.
L'importante è forse che prima di scrivere ricomponga il conflitto tra i fantasmi che chiedono di vedere la luce e l'immagine che desidero proiettare quando comunico nella rete o alla radio.
Conflitto che svanisce ogni volta che scrivo per chiarire le idee a me stesso. Come si trasferisce quella scrittura nella rete? Ci provo a pensare perché è l'unica scrittura che potrebbe ancora avere senso.
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