177/ Molte più di tre.

 

Poco fa la Giò e io abbiamo riguardato un po' di foto di quest'estate. E' stata un'estate diversa perché invece di un viaggio lungo e uno breve come facciamo da anni, quest'anno abbiamo dovuto ripiegare su tre viaggi brevi per impegni di lavoro della Giò.

Una settimana di cammino sul Sentiero Liguria. Una di raccoglimento e preghiera in un eremo delle Marche, noi due e tre monaci. Una tra borghi della Maremma, pellegrinaggio al luogo dove nacque il grosso cane dal manto candido che fu custode della mia famiglia quando ero un ragazzo.

Abbiamo scattato molte fotografie, abbiamo molti ricordi. Per la prima volta da anni però le abbiamo tenute per noi senza sentire il bisogno di condividerle. Ogni tanto le riguardiamo insieme. Quando siamo lontani ne scegliamo una e ce la mandiamo con una piccola osservazione.

Dicono che si viaggia tre volte. Quando prepariamo il viaggio, quando viaggiamo, quando ricordiamo. In realtà sono molte più di tre. Un viaggio non finisce davvero mai. Le emozioni si immaginano, si provano, si rivivono molte volte. Ogni volta in modo un po' diverso e con crescente struggimento.

(Continua).

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