266/ Tra cinque anni.



Tra cinque anni vorrai aver iniziato oggi.

Kevin Kelly, Consigli eccellenti per vivere.


A volte mi viene il desiderio di rispolverare questo blog.

Ci fu un tempo ormai parecchio lontano nel quale mi ero dato l'obiettivo di scrivere tre post alla settimana. Mi ero prefissato anche i giorni. Un post tra lunedì e martedì, uno tra mercoledì e giovedì, uno tra venerdì e domenica.

Per un bel po' riuscii a rispettare quella piccola ma in fondo impegnativa regola.

Quando aprivo la pagina bianca non sapevo cosa avrei scritto. Iniziavo da un pensiero, al quale ne attaccavo un altro e poi altri ancora. In genere partendo da una mostra, un disco, un film, un luogo, una frase letta o sentita, e domandandomi quali emozioni mi avevano suscitato.

Perchè di questo scrivevo in fondo. Di emozioni.

Come sempre accade per le abitudini, l'importante è apprenderle e mantenerle per un tempo congruo. Due mesi, dicono. Poi va tutto in automatico, come ti lavi i denti dopo ogni pasto e passi l'aspirapolvere ogni settimana.

Negli anni nei quali mantenni il mio proposito (anni, andate a vedere voi stessi nell'archivio di questo blog se non ci credete), questo fu un luogo piuttosto frequentato e anche frequentato bene.

Poi come accade più o meno sempre subentrararono altri desideri e altre abitudini che resero questa di abitudine disfunzionale. E la abbandonai senza pensarci troppo, anche perchè molti lettori avevano smesso di dialogare essendo transitati ai più rapidi, più vivaci e meno impegnativi social.

E questo blog dal quale rimossi il nome che gli diedi nel 2004 (irritante dato che da Londra desideravo solo andarmene, altro che London calling) divenne in buona sostanza una raccolta di playlist di Prospettive Musicali.

Nel frattempo non ho mai smesso di scrivere riflessioni. Le scrivo ogni giorno. Appunto, l'abitudine. Le ho solo tenute per me, riempiendo pagine e pagine di Moleskine e poi spesso discutendole con i vari psicoterapeuti che ho frequentato in questi anni.

Sono riflessioni più profonde e personali di quelle che mi sento di scrivere su questo taccuino al quale tutti possono accedere. Ma questo non significa che quelle osservazioni sulla vita e quelle ricerche di un suo senso non possano essere condivise.

Non tutte magari, ma almeno alcune sì. Va solo trovato un linguaggio, forse anche una misura.

Un inizio, timido e incerto, è questo. Del resto anche quando quasi vent'anni fa iniziai a scrivere qui l'inizio fu timido e incerto. E il resto seguì, parola dopo parola. Vediamo che succede stavolta.

Un post alla settimana pubblicato sempre lo stesso giorno?

Ci penso.

Commenti

Anonimo ha detto…
Tra cinque anni vorrei aver iniziato oggi,
ma so che non inizierò nulla di ciò che dovrei.
(cattivi propositi per l'anno che verrà)
Hrundi V. Bakshi
Fabio ha detto…
Se siamo quello che siamo (e tu sei una bellissima persona Beppe) è perchè in punti nodali delle nostre vite abbiamo preso decisioni sagge e a volte impegnative. Auguriamoci di continuare su quei percorsi con determinazione e magari di iniziare qualche progetto del quale un domani vedremo nascere frutti belli e buoni.

Ci sentiamo nei prossimi giorni per gli auguri!
Fabio
Fabio ha detto…
Grazie Auro, buon anno!