Engadina d'oro 2009: per voi giovani
Dopo uno spettacolare testa a testa con gli XX, ho laicamente deciso di assegnare l'Engadina d'oro per voi giovani 2009 (categoria riservata ai lettori/ ascoltatori under 30 di Engadina Calling e Prospettive Musicali, ammesso che esistano) ai Dirty Projectors.
Contrariamente ad ogni aspettativa (almeno mia), devo ammettere che il 2009 e' stato un anno di eccellente musica arrivata dall'universo indie, dopo anni di raccolto di qualita' piuttosto scarsa: oltre a Dirty Projectors e XX, mi pare doveroso citare anche Grizzly Bear e Pains of Being Pure at Heart tra i miei ascolti indie preferiti degli ultimi dodici mesi.
Bitte orca e' un disco di immensa originalita', capace di fare stare insieme Jeff Buckley (la voce), il math rock (gli arabeschi di chitarre elettriche), Physical graffiti (la complessita' compositiva e ritmica), il folk del 2050 (le chitarre acustiche), l'R'n'B contemporaneo (i cori femminili), le colonne sonore di Michael Nyman (gli archi) e chissa' cos'altro in un mix misteriosamente coerente.
Il singolo Stillness is the move e' stata la canzone piu' contagiosa del 2009, ma sono soprattutto i brani meno immediati di Bitte orca (la magica, zeppeliniana Temecula sunrise su tutte) a lasciare dai primi ascolti una traccia che chiede di essere ripercorsa.
Il nome sulla bocca di tutti, lo so, specie dopo le collaborazioni con David Byrne e Bjork, ma quando un disco e' cosi' fascinoso, anche Engadina Calling si inchina al gusto nazional-popolare e rende omaggio.
Commenti
Ah, ultima cosa: leggere il post precedente a questo mi ha riportato alla mente Patti al Southbank Center...che gioia infinita! Grazie!
Elena
Il mio rapporto con la musica indie e' discontinuo e a dir poco controverso. Pero' ogni tanto mi capita di domandarmi se non sto diventando troppo poco ricettivo nei confronti della musica pop contemporanea, un po' troppo intransigente insomma.
Quando questo accade, decido di dare una possibilita' a gruppi come quelli che ho citato in questo post, e in genere, con un po' di generosita' e disponibilita', mi lascio coinvolgere.
Di musica pop si tratta, e credo, come te, che sia da altri territori che arriva musica piu' interessante. Come intrattenimento, pero', e se non si chiede molto di piu', ascolti come questi li considero piacevoli.
Nostra Signora e' certamente di un'altra caratura, su questo non ci piove, come ha dimostrato anche recentemente al South Bank (sai che torna vero? Alla Union Chapel, in Aprile, gia' sold out...).
Io nel frattempo mi sono presa il biglietto per i Grizzly Bear al Roundhouse visto che va sempre sold out e che li sto inseguendo da quando sono tornata a Londra. Chi viene?
La data esatta ĆØ il 21 marzo (primo giorno di primavera) e non si tratta di un concerto con la band ma di una serata di "words and music" con il solo Shanahan.
Per la gioia di Myriam (se ancora interessata dopo la precisazione di cui sopra) e di altri tuoi lettori, ulteriori biglietti verranno messi in circolazione in prossimitĆ dell'evento.
Marco Preciso.
Come dovevasi dimostrare, per i Grizzly Bear:
"Sorry, this performance has now sold out".
Naturalmente meta' dei biglietti sono andati ai touts che non hanno altro da fare che seguire le prevendite e mettersi d'accordo per far salire i prezzi dei biglietti.
E poi, il 13 Marzo non so nemmeno se saro' ancora su questa Terra. Come si fa a fare piani a cosi' lunga e imprevedibile distanza? Per un concerto poi. Senza contare che stiamo parlando di un gruppo che l'anno prossimo tutti si saranno gia' dimenticati.
Comincia a annoiarmi terribilmente questa storia, soprattutto trattandosi di una truffa organizzata ai danni di chi ama la musica.
Marco -
Le serate di Words and music con Nostra Signora sono comunque interessanti. Non paragonabili a un concerto elettrico, certo, ma sempre piccoli eventi.
Sara' interessante sentire di cosa ci parlera' adesso che non puo' piu' scatenarsi contro Bush...
Patti Smith l'ho sentita 20 volte in tutte le salse (una volta ho addirittura avuto il privilegio di sentirla suonare per 15 persone sedute in cerchio attorno a lei in uno scantinato di Soho, grazie a un invito arrivatomi via Claudio Agostoni di Radio Popolare), l'ho incontrata personalmente, quindi anche se la perdo per una volta mi spiace, ma poi non crolla il mondo.
Leggendo il tuo commento al mio primo post mi sono chiesta se il vero problema nella musica indie contemporanea non sta nel fatto di essere diventati troppo intransigenti, ma nel fatto che dal punto di vista qualitativo il livello sia piuttosto basso. Come mi e' capitato di leggere in vecchi post, questo paese che ha dato alla luce band enormi e importatntissime, si e' come bloccato, dando veramente pochi nomi degni di nota. Si vive piu' alla giornata, dando ampio spazio a band che hanno lanciato un paio di singoli on Myspace e hanno il loro nome su Nme nella sezione "nuovi ascolti", piuttosto che valutare una band con calma e dando importanza al tempo.
Elena
Ne listo qualcuno:
1975 - Blood on the Tracks - Bob Dylan
1976 - Desire - Bob Dylan
1977 - Heroes - David Bowie
1979 - Fear of Music - Talking Heads
1980 - Closer - Joy Division
1981 - Nightclubbing - Grace Jones
1983 - Punch The Clock - Elvis Costello
1985 - Rain Dogs - Tom Waits
1986 - Parade - Prince & the Revolution
1987 - Yo! Bum Rush the Show - Public Enemy
1988 - It Takes a Nation of Millions to Hold Us Back - Public Enemy
1991 - Nevermind - Nirvana
1993 - Debut - Bjƶrk
E adesso guarda gli ultimi anni:
2004 - Franz Ferdinand - Franz Ferdinand
2005 - Silent Alarm - Bloc Party
2006 - Whatever People Say I Am, That's What I'm Not - Arctic Monkeys
2007 - Myths of the Near Future - Klaxons
2008 - Oracular Spectacular - MGMT
2009 - Primary Colours - The Horrors.
Se ami la musica ti prende un senso di disperazione a leggere questo declino.
C'e' un senso di facile contentamento, di accettazione che la musica sia semplice intrattenimento invece che passione e ricerca.
Sono molto d'accordo con te.
Dette queste cose, non tutto quello che viene inciso oggi e' da buttare via. A me per esempio, per restare a Londra gli XX (disco dell'anno di Rough Trade) piacciono abbastanza. Mi sembrano una specie di Portishead senza l'impalcatura barocca di Dummy ne' la secchezza krauta di Third. Nel loro suonare una nota per volta trovo un collegamento non so quanto volontario pure con gli Young Marble Giants.
Questo per parlare di un'eccezione a un quadro generale che e' quello che tu hai ricordato e che condivido.
io non andro' alla serata di "words and music" di Patti Smith del 21 marzo prossimo, quindi ti prego di non prendere alcun biglietto per me.
Mi premeva segnalare la corretta informazione, visto l'interesse per questa straordinaria artista. Grazie comunque.
il pop giovanilistico ha nuovamente paladini degni (malgrado le playlist del NME): io ho un debole per Grizzly Bear e per tener fede ad una vocazione adulta ho propeso per Savath & Savalas (che di under 30 hanno solo specchietti e allodole).
tutto questo attendendo Panda Bear, sia ben inteso.
stai bene, a presto
borguez
Mi sembra coerente con il tuo principale proposito per il 2010!
Borguez -
Come, non sei anche tu under 30?
Sai che Savath & Savalas (che ho visto di la' da te nella ricca disamina dell'anno andato) non mi sono molto piaciuti? Me li ha copiati un amico e ho provato ad ascoltarli piu' volte ma non mi hanno convinto.
Su Grizzly Bear tutti d'accordo invece. Folk rock futuribile, ottimo.
Ti ho mandato a salutare dalla Michelini, che in questi giorni e' dalle tue parti, spero l'abbia fatto.
Fabio
Ma vediamo come va la vita!
Anche io - come Borguez e cambiando discorso - sono in attesa del nuovo Panda Bear, autore nel 2007 di un vero e proprio capolavoro minore che ancora ascolto con gusto nel 2010.
Sempre piu' preciso: anche la distinzione tra intenzione e proposito!
Myriam -
C'entra sicuramente il cambiamento di linea editoriale, che del resto ha permesso all'NME di sopravvivere alla crisi che invece travolse Melody Maker e Sounds, ma io credo che in realta' le classifiche dell'NME fotografino bene un cambiamento culturale che ha investito il rapporto tra giovani inglesi e musica: da fenomeno culturale a consumo e intrattenimento, semplificando molto.
Savath & Savalas raggiunsero il massimi grado di (mia) folgorazione in un ascolto estivo, sotto il solleone e adagiato su una spiaggia semideserta.
allora mi parvero essenziali e perfetti, e quella sensazione me la sono portata dietro fin qui.
ma capisco ciĆ² che dici.
aspettiamo i Panda dunque.
buon anno Fabio!
Thee Silver Italian Journo U know Who
Bellissima frase che raccoglie l'evoluzione della musica. Sono rimasta a bocca aperta. Gazie, Myriam
Peccato non potere lasciare commenti di la'.
Dirty Projectors sono un gruppo che divide: io li trovo parecchio originali, anche se forse ancora in cerca di una direzione del tutto personale.
Myriam -
Grazie per il tuo commento!