Lanzarote calling

E io chiedo agli economisti politici, ai moralisti, se hanno già calcolato il numero di individui che è giocoforza condannare alla miseria, al lavoro eccessivo, alla demoralizzazione, all’infanzia perenne, alla più abietta ignoranza, alla disgrazia ineluttabile, alla penuria assoluta, per produrre un ricco.

(Almeida Garrett)


Straordinaria lettura il blog (non aggiornato con la regolarita' che vorremmo, purtroppo) di Jose' Saramago. L'edizione cartacea (i post pubblicati nel 2008 e 2009) e' pubblicata qui in Inghilterra da Verso e in Italia da Bollati Boringhieri (dopo il rifiuto di Einaudi, a seguito dei passionali attacchi di Saramago all'azionista di maggioranza della casa editrice torinese).

Ne emerge la voce di un testimone prezioso del presente, che interpreta i nostri tempi con grande lucidita' e uno spirito critico militante. Avvilito, come siamo tutti, da una sinistra che, malgrado quello che sta accadendo nel mondo, continua a non alzare la testa. Come se non avesse ragione.

Attento all'anomala situazione del nostro Paese...

Veltroni e' responsabile, certo non l'unico, ma nell'attuale congiuntura, il maggiore, dell'indebolimento di una sinistra di cui era arrivato a proporsi come salvatore. Pace all'anima sua. [...]

Il piccolo partito di Antonio Di Pietro, l'ex magistrato di Mani Pulite, puo' diventare il revulsivo di cui l'Italia ha bisogno per arrivare a una catarsi collettiva che risvegli all'azione civica il meglio della societa' italiana. E' l'ora. Speriamo che lo sia. [...]

Non si può decidere che [Berlusconi] non sia un delinquente perché non ha ucciso nessuno o non ha fatto rapine a mano armata. Esistono molti altri modi di delinquere. [...] Deve essere l’Unione Europea ad alzare la voce. Deve dirgli che i suoi modi non sono forme di comportamento accettabili nella sfera pubblica e che casi come i suoi sono un discredito per la politica. Un cittadino europeo ha tutto il diritto di chiedersi che Europa sia questa in cui si applaude un signore che si comporta con tanta maleducazione nelle riunioni internazionali”.

... allo stato mondiale dell'economia che tanto dolore sta creando nei piu' poveri e indifesi, per i quali, da sempre, e' stato pronto ad alzare la voce...

Davos e' stata per trent'anni l'accademia neo-con per eccellenza e, per quanto posso ricordare, non una sola voce si e' levata nel paradisiaco hotel svizzero a segnalare i pericolosi cammini che il sistema finanziario e l'economia avevano imboccato. [...] E ora ci dicono che mancano le idee. Vediamo se emergeranno, quando il pensiero unico non avra' piu' menzogne da offrirci.

... al potere della Chiesa...

Ratzinger non ha mai riscosso le mie simpatie intellettuali. Lo vedo come uno che si sforza di mascherare e occultare cio' che pensa. [...]

Non sopporto di vedere i signori cardinali e i signori vescovi abbigliati con un lusso che scandalizzerebbe il povero Gesu' di Nazareth, mal coperto dalla sua tunica di misera stoffa per quanto inconsutile fosse - e certamente non lo era - senza ricordare la delirante sfilata di moda ecclesiastica che Fellini, genialmente, ha messo in Otto e mezzo per suo e nostro diletto. [...] Come persona, come intellettuale, come cittadino, mi offende la sufficienza con cui il papa e la sua gente trattano il governo di Rodriguez Zapatero, colui che il popolo spagnolo ha eletto in piena coscienza. A quanto pare, qualcuno dovra' tirare una scarpa contro uno di questi cardinali.

... alla questione palestinese...

Quello di cui Israele ha veramente bisogno e' una rivoluzione morale. Fermo in questa convinzione, non ho mai negato l'Olocausto, mi sono soltanto permesso di estendere questa nozione alle angherie, alle umiliazioni, alle violenze di ogni tipo a cui il popolo palestinese e' stato sottoposto. E' un mio diritto e i fatti si sono incaricati di darmi ragione.

... ai diritti degli animali.

Se potessi, chiuderei tutti i giardini zoologici del mondo. Se potessi, proibirei l'uso di animali negli spettacoli del circo. Non devo essere l'unico a pensarla cosi', ma rischio la protesta, l'indignazione, l'ira della maggioranza che s'incanta nel vedere animali dietro le grate o in spazi dove non possono muoversi come la loro natura vorrebbe. Piu' deprimenti di questi parchi , solo gli spettacoli del circo che riescono a rendere ridicoli i patetici cani vestiti con gonnelle, le foche che applaudono con le pinne, i cavalli impennacchiati, le scimmie in bicicletta, i leoni che saltano il cerchio, i muli addestrati a inseguire comparse vestite di nero, gli elefanti in bilico su sfere di metallo mobili. Il circo e' divertente, i bambini lo adorano, dicono i genitori, i quali, per completare l'educazione dei loro rampolli, dovrebbero portarli anche alle sedute di addestramento (o di tortura?) sopportate fino all'agonia dai poveri animali, vittime inermi della crudelta' umana.

Non c'e' solo il Saramago polemico e arrabbiato nel suo blog. A riportare il sorriso sono le pagine dedicate a Pessoa, Amado, Fuentes, Federigo Mayor, Chico Buarque de Hollanda: pagine finalmente ricche di affetto, garbo, sincera stima.

Commenti

Unknown ha detto…
a mio parere in questo periodo si riscontra anche un grande abbandono "politico" degli intellettuali, per cui : grazie. Myriam
Tania ha detto…
Amo moltissimo Saramago, e sono pienamente d'accordo con lui su ogni questione sollevata. Bisogna esser grati della passione e dell'empatia con cui questo grande intellettuale segue le vicende umane.
Anonimo ha detto…
Ogni volta che sento il nome di Saramago mi viene in mente una frase pronunciata da Sartre: " Leggo i giornali come lettere personali". Non trovate che per l'autore portoghese questa frase calzi perfettamente? Giustamente Tania ha parlato di empatia riferendosi a Saramago, perche' e' toccante quanto viva la sua analisi del mondo che lo conivolge per primo. Anche il modo in cuiscrive...ho la fortuna di avere un fidanzato portoghese che e' costretto a leggermi e poi a tradurmi quello che viene scritto nel sopracitato quaderno : solo dal tono capisci che quello che stai leggendo o nel mio caso ascoltando e' qualcosa di veramente profondo...

Elena
Fabio ha detto…
Myriam -

Anche se in Italia e' certamente meno vero che qui secondo me. Nel nostro Paese trovo che molti intellettuali, da Micromega a il Mulino, da Eco a Moretti, siano forti catalizzatori delle forze di resistenza culturale allo stato attuale delle cose.

Tania -

Usi un termine davvero appropriato. Credo che sia proprio la capacita' di compassione (di provare le stesse passioni), e quindi l'empatia, a rendere tanto ispirate le parole di Saramago.

Si potrebbe anche aprire una discussione su qual e' il suo libro che preferiamo e perche', se qualcuno volesse partecipare.

Il mio preferito alla fine credo sia Il Vangelo secondo Gesu' Cristo, per la capacita' di rendere la figura del giovane predicatore rivoluzionario vicinissima alla nostra sensibilita'. Capace di amore, a tutti i livelli possibili, fino al sacrificio finale, subi'to piu' che cercato.

Solo una lettura profondamente empatica dei Vangeli ha potuto regalarci un personaggio cosi' indimenticabile.

Elena -

Sono molto d'accordo sul rapporto di Saramago col mondo, che e' caldo e partecipato: sembra per lui impossibile tirarsi indietro, non sentirsi parte di cio' che accade anche a distanze remote che remote non sono piu', qualora le siano mai state.

E che meraviglia dev'essere sentire Saramago letto nella sua lingua, un po' ti invidio :)
Unknown ha detto…
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto…
"Il Vangelo Secondo Gesu" e' un libro travolgente... Gesu' deve la sua vita ad il massacro di innocenti...e la strumentalizzazione della vita di Gesu per espandere la parola di dio, dio contro il quale ogni ribellione e' impossibile? E il discorso tra Gesu' e il Diavolo e la riflessione contro la religone, fonte di ogni male?
"Uomini perdonate dio, perche' non sa cosa fa"
Anonimo ha detto…
Strano paese l'Italia, dove escono a breve distanza "Il quaderno" (Bollati Boringhieri) e "Quaderni di Lanzarote" (Einaudi), quest'ultima una selezione del tutto arbitraria e "normalizzata" delle pagine dell'autore. Personalmente provo una tristezza infinita nel pensare Einaudi nelle mani del Caimano, di uno che si vanta di non leggere un libro da quando era giovane (era troppo occupato nelel faccende che sappiamo del resto).
Nicola
Fabio ha detto…
Myriamba -

E lo struggente rapporto con Maria Maddalena: umano, terreno e insieme infinitamente spirituale. Raramente si legge un amore cosi' in un libro.

Nicola -

Sai che provo il tuo stesso disagio? Che il caimano metta le mani su realta' gia' doomed di loro, dal calcio alle assicurazioni, dai supermercati alla televisione, lo posso anche accettare, seppure con tutte le riserve che possiamo esprimere nei confronti di uno che per fare tutto questo ha riciclato i soldi della mafia via Banca Rasini e tutte le cose che sappiamo.

Ma dai libri mi piacerebbe che stesse molto lontano, se non per quelle orripilanti versioni rilegate in pelle di classici, targati SBE (Silvio Berlusconi Editore) che mi fecero voltare dall'altra parte alcuni anni fa alla Mostra del Libro di Torino.

Permettergli di possedere l'Einaudi e' un controsenso davvero fastidioso, come avere una donna da calendario come ministro delle pari opportunita' o uno che dichiaro' di pulirsi con la bandiera come ministro delle riforme.

E' un Paese bellissimo il nostro, che pero' si deve liberare di questa anomalia, come Saramago sostiene da tempo.