Martedi’ 8 Febbraio 2005

“Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abitero’ in una di esse, visto che io ridero’ in una di esse, allora sara’ per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere”.
- ANTOINE DE SAINT-EXUPERY Il piccolo principe

Di questo libro ne ho diverse copie,
almeno una per ogni casa dove vivo o ho vissuto per un certo periodo.
“Il piccolo principe” e’ uno di quei libri da rileggere in un’emergenza,
un’esperienza capace di riconciliarci con noi stessi e con il mondo.
Mi commuovo ogni volta che ripercorro la storia del bambino che appare all’aviatore nel deserto.
Perche’ al piccolo principe mi sono affezionato,
come e’ inevitabile che accada.
E “si arrischia di piangere un poco se ci si e’ lasciati addomesticare”.
E si vuole continuare a sentire quel riso,
che diventa per noi “come una fontana nel deserto”.
Ma non sempre e’ possibile.
Non sempre e’ possibile.

***

Cinque letture per un’emergenza:

1) “Il piccolo principe”
2) Qualche volume dei Peanuts, preferibilmente nelle edizioni tascabili BUR, quelli che leggevo sempre negli anni dell’universita’ prima di andare a dare un esame
3) Qualche “Topolino” degli anni ’70, quelli che arrivavano nella posta e quando tornava da scuola Fabio diventava un bambino molto felice
4) “Peter Camenzind” di Hermann Hesse, la copia che prestai a Rocco il giorno che ci incontrammo per la prima volta. Quando me la rese mi fece notare che avevo sottolineato la frase “Quello che volevo piu’ di ogni altra cosa era trovare un amico” e mi disse “Adesso Fabio un amico l’hai trovato”. E divenne il migliore amico della mia vita
5) Uno a scelta tra “Timbuctu’” di Paul Auster (che lessi tutto d’un fiato in un pomeriggio di Sole nei giardini di Grace Cathedral, San Francisco – avete presente “Grace Cathedral Park” dei Red House Painters? Ecco, li’), “Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach e “Il profeta” di Kahlil Gibran.

***

Mai dimenticarsi di ringraziare chi ci ha regalato un libro,
specialmente se l’ha scelto con grande cura per noi.
E allora grazie Simo per avermi regalato la copia di “Il piccolo principe”
che e’ davanti a me in questo momento.
E grazie Auro e Lella.
Negli scorsi giorni,
mentre ero a casa,
impossibilitato a uscire,
ho letto il libro che mi avete regalato a Natale,
“E siamo di nuovo a Natale” di Gray Joliffe.
Mi ha fatto sorridere,
e per questo vi ringrazio di cuore.

***

Bella questa serata. Grazie Patrizia per averla condivisa. E’ un piacere per me cenare con altri vegetariani. Siamo stati da Mildred’s, un vegetariano in Soho. Non lo conoscevo e mi e’ piaciuto molto. Ottima musica mentre aspettavo Patrizia: Nick Drake, ideale in quel momento e in quel luogo. Delizioso il cibo, l’atmosfera, il vino organico, l’apple crumb. E la conversazione. So che non e’ stato facile raccontare quello che mi hai raccontato. Sei coraggiosa e forte e suprererai tutto. E se hai bisogno io ci sono.

***

Sto ascoltando “Rex’s blues” di Townes Van Zandt. E’ quasi l’una. Domani giornata lunga, gruppi in serata. E dopodomani anche. Ci vuole un buon sonno ristoratore ora.

Commenti

Anonimo ha detto…
"La distanza tra la letteratura e la vita è minima, o nulla.
E, come i libri che leggiamo ci modificano aumentando la nostra vitalità, così la nostra vita modifica i libri che leggiamo.
In questo modo i libri vivono."
questo l'ho letto di recente nella prefazione ad un libro che mi è piaciuto molto.
lo stesso si può dire riguardo alla musica o ai film.
il rapporto con tutto questo per me è sempre stato un'esperienza vitale, un tutt'uno con il resto dell'esistenza. mi piace il tuo modo di raccontare queste cose perchè si sente che è così anche per te.

un consiglio:leggi Le lettere dello scoiattolo alla formica di Toon Tellegen. è bellissimo! anche i disegni (di Axel Scheffler)sono splendidi! di sicuro l'hanno pubblicato anche lì.
ciao!
raffaella
Fabio ha detto…
Ciao Raffaella, sei stata al concerto di Robyn Hitchcock ieri sera? Marco mi ha detto che e' stato super.

Ho cercato di capire il titolo inglese del libro che mi consigli, dovrebbe essere semplicemente "The squirrel and the ant". Bellissime le illustrazioni di Axel Scheffler, gli animali che disegna sono troppo simpatici!

Lo cerco in questi giorni, grazie!
Anonimo ha detto…
No, povera me! al concerto non ci sono potuta andare...
ma il tuo amico Marco è ovunque?!? non era lui che hai incontrato a Londra qualcosa come la settimana scorsa??

sono contentissima che ti siano piaciuti gli animali!
vero che sono proprio simpatici

abbracci!
Fabio ha detto…
Si' e pensa che era a Londra anche ieri. Oggi non so dove sia: Parigi, Ginevra, New York. E' un pubblicitario e beati loro sono sempre in giro.
Anonimo ha detto…
Oggi sono a Milano! Per qualche giorno non mi muovo più...Marco
Unknown ha detto…
Ciao Marco,
ti mando i miei saluti da Canterbury.Myriam