Fine settimana
Venerdi' sera al Lyric: un sublime Matt Ward, in versione acustica (molto piu' John Fahey che su disco) ed elettrica (come non l'avevo mai sentito, a tratti il suo gruppo mi ha ricordato i Gun Club di "Fire of love"!).
Venerdi' sera a Mayfair: compleanno di Andrea, arrivo tardi e c'e' gia' un gran movimento, il meglio avviene in cucina e in coda per il bagno, dove si puo' parlare e si fanno begli incontri, la sala invece straripa di persone e suoni di quelli che a queste orecchie non piacciono per nulla.
Sabato mattina in giro per le librerie di Charing Cross Road e poi appuntamento con Enrico a Denmark Street. Visti negozi di chitarre strepitosi, se passate da queste parti fate un giretto a Vintage & Rare Guitars: chitarre d'annata ben disposte tra pareti di legno e kilim. Poi prendiamo due thali da Govinda, buonissimi.
Pomeriggio in giro per case, trovata una che mi piace proprio, ma per il momento meglio non dire altro.
Serata dalle parti di Charlotte Street. Prendiamo pizze e le mangiamo all'aperto, la notte londinese e' troppo mite per chiuderci da qualche parte.
Domenica pomeriggio dalle parti di Highbury, a vedere una mostra di avanguardie grafiche della prima meta' del '900 (Bauhaus, De Stijl, Costruttivisti...) alla Estorick Collection. Da troppo non tornavo in questo angolo tranquillo della citta'.
Cena da Nick, a Westbourne Grove. Nick che ci mostra i suoi ultimi video e, con orgoglio, le belle foto di Adam.
Pero' non so. Piu' ci penso e piu' mi rendo conto che c'e' stato qualcosa fuori posto in questo fine settimana. Un senso di aver corso molto, di essermi agitato tanto. Ma un po' per nulla. Questo bisogno di riempire ogni istante di tempo. Un'ansia di vivere, di accumulare esperienze che pero' (e qui mi fermo perche' sono riflessioni che stanno diventando un po' troppo personali).
Commenti
le tue foto sono sempre piĆ¹ belle.
Hugs,
uncle H.
Comunque dici bene, e' malessere (non dolore, assolutamente) ed e' sottotraccia (sotterraneo, carsico). Mi hai aiutato a definirlo, che forse e' il primo passo per superarlo.
Naturalmente avervi visti Sabato e Domenica mi ha aiutato a tenere le cose sotto controllo, a mantenere il malessere sotto il livello del mare. Ma per qualche ragione e' un malessere che ama farsi sentire la Domenica sera, appena le luci del fine settimana si spengono, in quella strana zona d'ombra nella quale le energie del tempo per noi lasciano spazio alle energie forzate, quelle che devi cercare non so dove per superare un'altra settimana di vendita di tempo.
Beh ti ho tediato abbastanza, te e gli altri lettori, quindi mi fermo qui.
Ma grazie per la tua presenza e per avermi dato la possibilita' di chiarire.
Un abbraccio!
Fabio
non so..Fabio anch'io ho fatto le stesse cose forse con ritmi meno serrati.ma penso che da quando mi sono trasferita nel Kent a curare le rose del giardino ho scoperto la serenita'..se vuoi qualche week-end abbiamo ancora dell'erba da tagiare. Un bacio e...vedrai che troverai la risposta giusta. Ciao, Myrian