Signora Sarantos, quante volte glielo devo dire: lei NON E' Maria Callas

"Faster hammers!
Faster hammers!
Churn and turn into my late train for my lost love"
FIERY FURNACES The Garfield El

Sara' che mi avevano detto che non e' un gran che, e quindi avevo aspettative limitate, ma insomma a me il disco nuovo dei Fiery Furnaces piace proprio tanto. E poi di quanti gruppi quando qualcuno ti chiede "Che musica fanno?" tu rimani li' con lo sguardo fisso nel vuoto a pensare per un po', e poi dopo tipo dieci imbarazzati secondi di silenzio rispondi con un ancora piu' imbarazzato "Mah, sai che non saprei descriverla?" (tutto vero, a me e' successo Sabato sera).

Che non sempre e' un bene, intendiamoci, ma stavolta sembra funzionare. [Ecco, adesso vorrei essere uno di quei blogger che il computer lo sanno usare davvero, fare una di quelle cose che mi piacciono negli altri blog, tipo che schiacci una scritta gialla e senti una canzone, anzi no, che dico, senti tutto il disco e te lo puoi pure scaricare sull'Ipod e sentirlo quando ti va. E invece no accipicchia, queste cose non le so ancora fare, e voi che passate di qui meritereste ben di meglio di quello che vi so offrire].

Se lo rintracciate pero' dategli un ascolto.

Una recensione seria la trovate qui.

Commenti

Andrea ha detto…
per fare il solito menagramo, leggiti invece la recensione di http://www.pitchforkmedia.com/record-reviews/f/fiery-furnaces/rehearsing-my-choir.shtml
Anonimo ha detto…
beh, forse ĆØ una coincidenza, ma lo sto ascoltando proprio ora, qui al giornale (anche se una rapida ascoltata gliela avevo giĆ  data domenica scorsa a casa), e in effetti mi trovo d'accordo (come spesso accade) con te, devo recensirlo ma che posso dire? dove lo catalogo? ma, ci penso, qualcosa mi verrĆ  in mente...
r.pe.
Anonimo ha detto…
sempre io, non vorrei passare per anonimo, solo mo dimentico di scrivere il nome...
Fabio ha detto…
Andrea -

Tu quoque, che dei 10 secondi di imbarazzo descritti nel blog sei stato muto spettatore! Letto la recensione che mi hai mandato, e c'e' del vero anche nel fatto che e' un disco un po' "scappato di mano". Infatti e' un po' troppo lungo, per dire, alla fine si ripete un po'.

Roberto -

Ti capisco, e' un disco difficile da descrivere. Forse basterebbe raccontare la storia della nonna e dei nipotini che le deicano un disco. E poi ho notato che le recensioni del Mani si sono ristrette ancora rispetto "ai miei tempi". Tra l'altro e' un disco che potrebbe piacere abbastanza anche a Francesco, ha sonorita' abbastanza di quelle stridenti che piacciono a lui, un po' da cartone animato "Merry melodies".