Spiral jetty e io (per Robert Smithson e Lee Ranaldo)

ROBERT SMITHSON Spiral jetty, 1970

Sono stato felice di rivedere una foto di "Spiral jetty" qualche giorno fa, in una mostra fotografica che potete visitare allo Spazio Forma di Milano. E' un lavoro che amo tantissimo, e al quale Lee Ranaldo ha dedicato un suo raro disco solista ("Amarillo ramp", fuori catalogo da secoli. Fatemi sapere se vi interessa, nel qual caso vi trasmetto qualcosa la prossima volta che passo da Radio Popolare).

Arte che esce dalle gallerie e si fonde con il paesaggio. Arte che respira, che incorpora il vento, la pioggia, lo scorrere del tempo. Robert Smithson e' un poeta che usava la terra, le pietre, la sabbia, invece delle parole, per esprimere un'armonia che ti entra davvero dentro.

Da scoprire e riscoprire assolutamente. Seguite questo link per ritrovare un respiro profondo e regolare, e un rapporto sereno con voi stessi e con Gaia.

[Ci sono queste forme naturali e maestose dentro di me in questi giorni. E c'e' un vento irregolare che ne sposta gli elementi in continuazione. "Ti ho visto sereno e carico, sono molto contenta!" mi ha scritto una persona che ho incontrato ieri sera. E si', sereno e carico, ma anche un po' insofferente dei confini attorno a me. Con tanta voglia di dispiegare le ali. Di break this rusty cage and run].

Commenti

Unknown ha detto…
I lavori di Spiral Jetty ed anche i lavori dell'altro "scultore ambientale" inglese Andy Goldsworthy ( anche se in minore scala) sono stupefacenti....
Unknown ha detto…
..oops I meant di Robert Smithson ...erhm la Spiral Jetty e' la sua opera..devo andare a dormire .. E' sempre valido l'invito per Benhart?
Fabio ha detto…
E Richard Long, al quale la Tate Britain ha dedicato una splendida personale qualche anno fa. Per contestualizzare il tutto, come sempre ci aiuta Wilkipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Land_art.