Io sto ascoltando gli Animals e Radio Birdman..non so, mi sento un po' nostalgica..
Anonimo ha detto…
ma tu parti per le vacanze quando io sono qui a londra che cerco disperatamente conpagnia per andare a vedere i Viking moses? accidenti, sono su un cornicione di south kensington, l'unico posto dove risco a connettermi col pc, a breve mi trasferisco nella nuova casina a clapton, che è molto più indie, ma in queste settimane vagherò senza meta aspettando il rientro di tutte le persone che conosco, e cercando di ricordare qual'è stato lo stupido, poco lungimirante motivo per cui ho scelto di non andare in vacanza al mare quest'anno... francesca
Continuo a provare a rispondervi durante il training, se le mie risposte sono un po' dull e' per la qualita' del corso :-)
Lophelia -
Ho scoperto che l'ultimo intervallo RAI e' andato in onda esattamente 15 anni fa, e credo che anche il monoscopio non si veda da molti anni. Ora non c'e' piu' tregua, il teleconsumatore va ingrassato di merda a tappe forzate.
Bloggo -
Vacanza? Lavori forzati purtroppo.
Marco -
E anche i Love. RIP Arthur Lee.
Myriam -
Pensa che oggi ho comprato il primo album della Band (su CD, su vinile l'avevo gia').
Francesca -
Io torno Sabato mattina, quando suonano i Viking Moses (e dove)?
è successo così,ho magicamente trovato la connessione sul cornicione (e l'avevo già detto ma sono ancora qui!)e mi sono ricongiunta col mondo lasciato bruscamente indietro, a milano, un mese fa, per voglia di cambiare, poi il disttacco si è fatto un po' lacerante, di quelle cose che iniziano a mancare quando non ce le hai...come radiopopolare sul frigo in cucina quando ti svegli e incontrare jean muto, col cappuccio dell'accappatoio fino al mento che ti passa caffè allungato con acqua calda....una volta non ero così sdilinquita...ma per tornare alla connessione, incontro jean su msg (è il mio coinquilino ovviamente)io mi lamento un po' e gli dico di venirmi a trovare che quì partono tutti per le vacanze, atro che "a Londra non è come in Italia" non ci sono le vere vacanze, e lui mi passa questo blog e mi dice buonafortuna, della serie "non ci vengo, vado al mare!" adesso sono sul tetto a guardare la notte stellata, in un quartiere di Londra pieno di alberi e di silenzio, e di case bianche che se ti concentri e ti fai pervadere dall'entusiasmo senti quasi l'odore di iodio, leggo i blog di Fabio per saperne di più su tutta questa faccenda che mi ero persa e credo di dover ancora una volta ringraziare jean (oltre ovviamente a chi scrive su questo blog) perchè stavo per perdere di vista il fascino delle cose da scoprire e gli attimi e i giorni passati da soli/ senza gli altri/ con se stessi..è uguale, quando non hai bisogno d'altro che guardare ascoltare e sprofondi dentro di te. I viking moses hanno suonato ieri, domani c'è un dj set dei caribou, sabato non lo so ancora ma il fatto di sapere che torni a Londra mi fa piacere, non sai quanto
Marco: sto proprio ascoltando i Byrds in questi giorni (alternati ai REM di Fables of the reconstrucion)...sono giorni da Byrds!!
Fabio: bella questa immagine! mi fa venir voglia di ripescare nelle cartoline di mio nonno, quasi quasi...
Anonimo ha detto…
Lophelia: straordinaria! Sono sempre giorni da Byrds, oggi piu' che mai. Ti segnalo (sara' recensito sul numero di Uncut di ottobre) il cofanetto DEFINITIVO dei Byrds, in uscita a fine settembre. Sono quattro CD (99 brani!) ed un DVD che contiene filmati d'epoca. Gia' si dice che, finalmente, la Sony ripara il torto del precedente cofanetto del 1990 (tutto sbilanciato a favore di McGuinn) e omaggia con questo nuovo "labour of love" il genio eterno di Gene Clark.
OT: Ciao fabio, ho letto le tue risposte ai miei commenti, ti riassumo tutto qui, visto che sicuramente non ti è nemmeno più chiaro da che parte del mondo mi sto girando in questo periodo.
Due settimane fa ero in Romagna,a Rimini, e mi riuscivo a collegare grazie agli internet point. Sta settimana sono stata in Engadina, St. Moritz,e la montagna sai com'è...ha tutto, ma anche se si tratta di St. Moritz,mantiene la sua integrità da montagana!Domenica invece parto per la Liguria fino a domenica prossima, ma penso che farò lo stesso di come ho fatto per St. Moritz.
Ma che storia di attentati? Non ce ne sono stati...c'e' solo stato un allarme..come ce n'e' ogni tanto...capitato a puntino per giustificare il sostegno dell'Inghilterra ad Isrele nella guerra contro il Libano..caso strano?!?...ad ogni modo avevo pensato mesi fa che se uno avesse voluto veramente costruite una bomba su un aereo sarebbe stato estremanente facile con tutto il bagaglio che ti fanno portare con te...ed i pc/mp3/dvd players.....Scotland Yard c'e' arrivata un po' piu' tardi..:)
Ci sono ci sono, e' solo che da quando sono tornato da Chicago la mia connessione era misteriosamente scomparsa e ieri sono stato a casa dove sono iniziati i lavori (che dovrebbero finire oggi o domani per altro: qui il Ferragosto non esiste e non avrebbe del resto senso in questo grigio, tipo quel Natale che passai in Australia con i babbi natali sulla spiaggia assolata. Ma non divaghiamo, passiamo alle risposte ai vostri commenti).
Thebigsunof06 -
Anche a me manca tanto svegliarmi con le notizie di Radio Popolare, e' un'abitudine che credo di aver iniziato a 16 anni e poi conclusa quando mi sono trasferito qui, a 35.
Anche a Londra c'e' un periodo di vacanze, basta guardare i calendari dei concerti, che in Agosto diventano cortissimi e molto poco interessanti.
Bella South Kensington, ah poterci vivere, io non me la posso proprio permettere quella zona.
Sprofondare dentro di se' fa un po' paura, il verbo intendo, e' diverso da immergersi, sprofondare da' proprio l'idea di perdere gli appigli con il mondo esterno. Credo che Barrett sia sprofondato dentro di se' per dire. Pero' passare tempo con se stessi e' importante, anzi fondamentale.
Evoluzioni -
Grazie, simpatico soprattutto quando manco per una settimana in effetti. Pero' e' vero che siamo pochi ma buoni qui.
Lophelia -
L'immagine che dicevi credo sia quella dell'intervallo che e' rimasta in questa pagina per un po', dato che immagino tuo nonno non collezionasse cartoline di schermi interrotti. Dopodiche', essendo tuo nonno, potrebbe benissimo essere :-)
A proposito di "Fables of the reconstruction", in aereo ho sentito una bella intervista a Joe Boyd (che ha prodotto quel disco, insieme a tanti altri musicisti dei '60 e '70: Fairport Convention, Nick Drake, Vashti Bunyan, ecc.). Intervista illuminante davvero, nella quale Boyd affronta il tema gia' dibattuto a London Calling -che sia un nostro affezionato lettore?- di quanto la musica degli anni '60 e '70 fosse ben piu' fresca di quella di oggi. La ragione, sostiene, e' che allora mancavano modelli da imitare. I Beatles, i Velvet, i Doors accadevano allora, senza modelli di riferimento pregressi e soprattutto senza consapevolezza. Oggi, diceva Boyd nell'intervista, posso ascoltare un gruppo e dire esattamente che dischi i componenti hanno nei loro iPod: l'originalita' non viene ricercata, a essere importanti sono le citazioni giuste. Boyd concludeva che il rock oggi e' troppo consapevole di se'. Bellissima intervista insomma.
Che giorno di Settember compi gli anni? Cosi' non mi dimentico di farti gli auguri.
Il ritorno e' andato piuttosto bene, grazie. Il mio volo non e' stato cancellato, e ho volato Venerdi', il giorno dopo l'allarme attentati. Solo un bel po' di ritardo, 4 ore circa. E poi code lunghissime e lentissime, l'impossibilita' di portare in cabina un medicinale minuscolo, passaporto, chiavi e soldi messe in una bustina trasparente e tutto il resto imbarcato come bagaglio dopo essere stato aperto ed esaminato nei dettagli. Pero' dopo tutta questa trafila mi hanno fatto un upgrade in prima classe dove appena respiri ti chiedono se vuoi un bicchiere di champagne e dove viaggi in un letto vero e se ti alzi a fare la pipi' ti rimettono a posto il piumino e poi arrivano con una scatola di cioccolatini e ti chiedono se va tutto bene "sir". Insomma una pacchia. E le cuffie audio sono superlative e tra i CD trovi i Sigur Ros ed ero al posto 1A con i finestrini davanti a me e mi sono svegliato, ho sollevato i parasole e mi sono visto la costa scozzese davanti illuminata da un bel sole.
Ma sei sempre in giro! E mi spieghi come fai a gestire contemporaneamente il tuo blog da 200 commenti a post? Spero tu ti sia divertendo in Liguria (dove?). Gli attentati li ho scoperti grazie a una telefonata di Luigi Ambrosio di Radio Popolare arrivata alle 6.30 del mattino mentre ancora dormicchiavo, che mi chiedeva un servizio da Londra per il GR. Peccato che ero a Chicago. Quindi non un buon risveglio. La CNN americana era ultra-allarmista ed era un bello schifo con tutti quei paragoni con l'11 di Settembre del 2001. Quanti morti hanno provocato i bastardi americani per vendicare quegli attentati-pretesto di ormai 5 anni fa, per i quali ci sono pesanti sospetti sugli altrettanto merdosi sionisti internazionali supportati dall'amministrazione Bush-Cheney-Exxon-Halliburton? Ma perche' stupirsi se oggi qualcuno prova a far saltare un po' di aerei dopo anni di guerre e torture e violazioni di diritti umani? Che differenza c'e' tra la vita di civili americani e quella di civili iraqeni e libanesi che sono a rischio tutti i giorni? Non capisco proprio. E guarda, parlo da potenziale vittima, dato che ho attraversato l'Atlantico una manciata di giorni prima degli sventati attentati, e proprio su una delle rotte (Londra - Chicago) e con una compagnia aerea (British Airways) a rischio. Ripeto: ne' la mia vita, ne' quella di chiunque altro, vale piu' di quella dei civili iracheni costretti a vivere una vita infernale per gli interessi dei petrolieri texani e degli americani ricchi.
Per la gita a qualche crotto ticinese non vedo l'ora: se non sara' a Settembre per i tuoi esami, sara' certamente una prossima volta.
Myriam -
Vedremo infatti quanti arresti saranno confermati: tutto potrebbe ancora sgonfiarsi per quello che si sente. Hanno ripreso a permettere i bagagli a mano su tutte le rotte.
già , ma sprofondare a volte capita, è un po' oltre la soglia dell'immersione, detto questo, si sprofonda anche in un bel divano quindi non sempre è drammatico. South ken è bella ma si parla quasi sempre italiano ed io mi sento un po'fuori dal mio habitat naturale, infatti sono ospite da un'amica, lei sì, se lo può permettere. Oggi mi trasferisco a Clapton, oltre hackney, è lì che abita la maggior parte delle persone che conosco e ho trovato un bar molto bello dove sono stata accolta dalla musica degli smiths la prima volta che sono entrata, quindi lo amo e credo diventerò un'avventrice fedele (biddle)
Pensa che non sono mai stato a Clapton. So dov'e' (tra Hackney e Walthamstow) ma non ci sono mai capitato. Bello pero' che ci sia un luogo che ti accoglie con la musica degli Smiths. Quando ti sarai sistemata dimmelo cosi' vengo a trovarti e conosco una zona nuova (e tu puoi venire a Clerkenwell se ti fa piacere).
magari! Grazie, ci vengo sicuramente e tu sei invitato. Ti racconterò delle etichette indipendenti messe su dal mio coinquiino... ma adesso: non solo al Biddle c'è della bella musica. I propietari oltre a selezionare l'accompagnamento si sono personalmente occupati di ricostruire delle parti del bar, e secondo il mio parere da professionista, hanno fatto un ottimo lavoro. Un taglio asciutto, ma non spoglio, un gesto vigoroso/rigoroso, un lucernario stretto che accompagna la sala principale(in gergo "lama di luce", odio queste espressioni abusate), dove secondo una leggenda in alcuni giorni si balla della musica anni trenta; lungo due dei muri della stanza una panca in multistrato sagomata in modo da ricavarci i tavolini, l'insieme ricorda molto un'istallazione di Andrea Zittel, chi sa se ne sono consapevoli, il fatto non mi stupirebbe... quindi questo è un po' il nostro ferragosto! ricco di promesse e di incontri! Menomale
scusa la tempesta di post, ma mi viene in mente che lei http://fabiocalling.blogspot.com/ oggi suona vicino casa tua... farringdon road, un po' melensa ma insomma
No no, non scusarti, anzi grazie. Stasera vedo a cena un paio di amici (che ogni tanto passano dal blog: Marco e Kit) e poi proporro' di andare al Betsy (che infatti e' proprio davanti alla redazione del Guardian, a neanche cinque minuti a piedi da casa mia). Tu ci sarai? Se si' fatti riconoscere (io se mi ricordo di non cambiarmi avro' una maglia nera girocollo, un paio di jeans blu scuri e All Star color sabbia - se non piove, se no quelle le devo cambiare). Non garantisco di esserci, dipende anche cosa ne pensano i miei amici, comunque grazie per la segnalazione.
io ci provo anche se stasera devo lavorare, magari dopo il concerto. vestita ti nero, frangetta, servizio fotografico completo sul mio blog, a dopo magari
Alla fine non siamo andati, i lavori di imbiancatura a casa mia sono finiti tardissimo, siamo andati a cena alle 9 e mezza dalle parti di Angel, cioe' dopo l'inizio del concerto e non troppo vicino al Betsy. Tu sei stata o hai lavorato?
Lophelia -
La solita riflessione da Lophelia che mi fara' pensare per i giorni a venire. Perche' tutti i maestri di yoga che ho avuto hanno sempre parlato di "aumentare la consapevolezza" e poi arriva un Joe Boyd qualsiasi a dire proprio il contrario. Forse la soluzione non e' cercare la consapevolezza di se', ma quella del momento, cioe' di "se' in quell'hic et nunc"? Si capisce? Avere chiare le proprie coordinate per poterle cambiare? Oppure non averle chiare per niente per poterle cambiare senza nemmeno pensarci? Sai che non lo so? Massima e' la confusione sotto il cielo, la situazione e' eccellente. Quasi. O del tutto di merda. Una delle due.
Anonimo ha detto…
Ci sono andata al concertino, anche se sono arrivata così tardi da riuscire ad ascoltare solo la terza band, che mi è stato garantito essere la principale per importanza. Allora mi sono fidata del ragazzo sottile, con gli occhi chiari e gli ho sganciato un cinquino. La concert hall è grande più o meno come il mio bagno e per metà è occupata dai musicisti, così l'ambiente è confortevole e noi altri 17 ci stipiamo nella restante metà . Guadagnata una guinness al piano superiore torno giù, mi fermo sull'entrata con il portatile, la borsa, tolgo il golf...dopo esattamente quattro minuti ficco la testa sotto in cerca di all star color sabbia, niente. L'ho fatto più che altro per scrupolo, non potevi essrci, nessuno ti assomigliava, lo so, non ti ho mai visto, ma c'erano solo giovani nerds occhialuti e molto inglesi con grosse scarpe da ginnastica. Comunque il posto mi è piaciuto molto, mi ha ricordato un po' l'old blue last, che è uno dei miei preferiti, anche se non ne conosco ancora molti; simpatico il ragazzo al bar che è prontamente venuto in soccorso alla mia espressione sperduta, e poi non hanno fatto finta di non capire il mio inglese stilizzato e questo fa una bella differenza. Ma veniamo al gruppetto: sunnyvale noise qualcosaltro, due chitarre e un basso con base elettronica, partono con una vibrazione di trenta secondi, continuano con ritmo serrato, rivolti l'uno verso gli altri in cerchio, coinvolgente finchè la base elettronica non prende un po' troppo il sopravvento (parere da neofita da non tenere troppo in considerazione) ovviamente un richiamo a don caballero ma ad un certo punto ho perfino sentito la citazione degli arab srap, come sirene in lontananza e mi sono fatta trasportare. Bello, coinciso, completamente diverso da quello che ero andata ad ascoltare. Gran bel modo di festeggiare il mio primo stipendietto londinese, il ferragosto, il cambiocasa, l'andare ai concerti da sola, che è una cosa per cui a volte mi sento un po' sfighè, a volte, come questa, una vecchia volpe. Alla prossima!
Mi spiace non esserci stato, scusami ancora! Comunque hai fatto un'esperienza al 100% londinese. Il Betsy Troutwood lo conosco bene, ci ho pure suonato come DJ anni fa, durante una festa organizzata dal fan club di Belle & Sebastian (primo DJ set al piano superiore, secondo a quello inferiore ancora piu' piccolo, anche allora c'erano piu' o meno 17 persone e si sudava come se fossimo stati 1000. Il soffitto e' il piu' basso che abbia mai visto, in Italia un posto cosi' te lo farebbe chiudere l'ASL dopo mezz'ora, ma qui siamo in Inghilterra. Sull'andare ai concerti da soli non sai quante volte mi e' capitato ai primi tempi che mi sono trasferito qui e non conoscevo nessuno. E' decisamente da vecchie volpi che fiutano l'aria. E divagando un po', non c'e' niente nella mia vita che ricordo come i primi tempi a Londra, per me cresciuto nella provincia italiana. Il paese dei balocchi, letteralmente. Non stavo a casa una sera, c'era sempre qualcosa per cui valesse buttarsi sotto terra per mezz'ora e uscire in un'altra parte della citta', riempirsi le All Star di pioggia e buttarsi di nuovo sotto terra a sentire musica. In quel modo ricordo di avere conosciuto gruppi come Libertines (con i quali andai a mangiare una pizza il giorno dopo), Editors e mille altri quando non erano davvero nessuno e suonavano per 30 persone. Quindi fregatene se sei da sola, buttati e divertiti come ho fatto io in quel glorioso primo anno londinese.
Anonimo ha detto…
sapevo di sfondare una porta aperta, ho preso il 55 per tornare a casa, una bella stada, con il piu' melodico Robert Wyatt per massaggiare le orecchie dopo lo strapazzo, e per chiudere un jose' Gonzalez generosamente offerto dal mio ipod mentre salivo le scale e la luna era una meta' precisa.Adesso gira un vinile di Yo La Tengo in cui mi sono fortunosamente imbattuta che riempie la casa ed il bello e' che non bisogna tenere basso il volume. Nonostante siano uno dei miei gruppi preferiti, non avevo mai ascoltato un loro vinile, e' tutto un altro tocco. Ti segnalo un concerto domani all'Oxton bar organizzato dal mio amico Jeangab. ti sapro' dire meglio piu' tardi per quale delle sue etichette e chi suona, ma quel bar per me e' pura poesia metropolitana.
Ma dai! Il 55 e' lo stesso autobus che prendo sempre io per andare in centro e anch'io ho fatto un po' di volte la strada ascoltando Wyatt. Gli Yo La Tengo ho scoperto ieri sera che stanno per pubblicare un disco nuovo (evviva!) e che suoneranno il 5 Settembre alla Bush Hall (gia' sold out) e l'11 Novembre al Forum. Sai che nonostante io abiti a un quarto d'ora a piedi da Hoxton e ci capiti spesso non ricordo qual e' l'Hoxton Bar & Grill dove suonano i Mules? Da quelle parti mi capita spesso di andare al Foundry. Domani pero' ho gia' un doppio impegno per andare a vedere un film al Renoir e un altro film allo Screen on the Green, con due amici diversi (mi ero completamente dimenticato di uno dei due impegni, un classico), quindi meglio non faccia altri pasticci. Bello non dover tenere la musica bassa. Io sto aumentando il volume in dosi omeopatiche, per capire fino a quale punto i vicini non si lamentano e la MET non fa irruzione in casa mia.
Anonimo ha detto…
il 55 forse e' un po' come la 61 a Milano, passa attraverso la citta' e parte da casa mia, ci incontro un sacco di gente, comunque bella la coincidenza, ad alti livelli e ad alto livello di difficolta'! il biglietto per gli yo la tengo non l'ho comprato solo perche' non sapevo cosa sarebbe stato di me in autunno ma se continua cosi' mi sa che lo posso prendere, pensa che all'inizio dell'estate sono venuti in Italia, a Roma e Bologna, io gli avevo visti ad Urbino l'anno scorso ed ero rimasta folgorata, ho tentato invano una fuga a Bologna quest'anno ma mi hanno incatenato alla scrivania poche ore prima... tutto questo per dire che i concerti in Italia erano semideserti! Incredibile... L'hoxton Bar e' quello quasi ad angolo sul lato ovest in basso, ci fanno sempre concerti e se l'hai visto una volta non puoi dimenticare l'enorme finestra sullo sfondo che sembra un quadro, o meglio lo schermo di un cinema. Racconta Mike che la sala dove ora fanno i concerti era un cinema, gli architetti probabilmente hanno voluto omaggiare la sua memoria...il livello della strada e' piu alto di quello della sala con la finestra e quando le macchine passano illuminano le pareti...ma perche' raccontarlo, mi sembra riduttivo, meglio andarci direttamente, effetto cinema comunque. Grazie per essere passato dal mio diarietto iplume, magari ci devo mettere la foto dell'hoxton bar! Non ero del tutto consapevole quando l'ho aperto, mi era solo venuto in mente il nome, ma credo che sia un buon modo per documentare questa new adventure in UK
Anonimo ha detto…
ho trovato unknown pleasures, l'ho rigirato tra le mani, ho toccato la copertina ruvida e scura, bellissima, gira sul piatto, vibtra il pavimento, wow...mi sta spezzando il cuore, doverebbe essere illegale provare queste sensazioni un comune giovedi mattina...o per lo meno dovrebbero scrivere sulla copertina, in bianco, bordato di nero "attenzione, puo' spezzare il cuore!(tuo e dei tuoi vicini!)"
Ah ho capito adesso, era il Lux Cinema! Ricordo bene quando l'hanno chiuso, sara' stato il 2002. Per un anno e' stata meta dei miei pellegrinaggi. Era ultra-indipendente, facevano un sacco di film di registi giovani. Non c'erano le poltrone normali: entravi, ti davano una sedia da regista e ti sedevi un po' dove volevi. E' stato un colpo al cuore quando chiuse, improvvisamente, a causa dell'aumento dell'affitto (come forse sai gia' qui a Londra gli affitti sono completamente liberi: alla scadenza del contratto il padrone di casa puo' fare quello che vuole, anche raddoppiare la rata. Ed e' quello che e' successo ai ragazzi ache avevano aperto il Lux - e che anche noleggiavano cineprese). Da allora un altro cinema eccezionale ha chiuso, il Metro di Soho (che prima si chiamava Other Cinema). Proiettavano film davvero scomodi. Una sera dovevano dare un documentario sulla violenza della polizia inglese nei confronti delle minoranze etniche, e io naturalmente andai. In platea non c'era neanche un inglese, erano quasi tutte persone di colore, molte delle quali erano state intervistate nel film. La polizia fece irruzione e non lascio' proiettare il film. Questo per spiegarti che posto era. Il Lux e il Metro hanno lasciato un grande vuoto che deve ancora essere colmato.
Vero, gli Yo La Tengo dal vivo sono da brividi. Li ho visti un bel po' di volte, ma il concerto migliore lo fecero qualche estate fa nel cortile della Somerset House, al tramonto, con i gabbiani che volavano nel cielo. Da brividi.
Bravissima che hai aperto un blog. Nessuno sa cosa sara' prima di iniziarlo. Pensi a un nome e il gioco e' fatto. Ho un grande rimpianto di non avere avuto la possibilita' di "bloggare" i primi tempi londinesi. Sono almeno 2 anni di scoperte continue, poi un po' l'entusiasmo svanisce (non del tutto, un po') e tutto sembra piu' normale. Fu un periodo frenetico per me, di grandi cambiamenti continui. Ora e' diverso, decisamente. Sono piu' tranquillo ma questo torpore un po' mi comincia a stare stretto.
Il basso di Peter Hook che fa vibrare cuore e pavimento e' un'immagine bellissima. La copertina e' cosi' bella che qualche giorno fa mi sono divertito a fotografarla da varie distanze, su varie superfici.
Anonimo ha detto…
oggi entrero' in quella sala dove ragazzini con la maglietta a righe strimpelleranno emo-note e pensero' alle sedie da regista ed al cinema scomperso, rimane solo una bella foto in movimento attraverso la finestra, senza saperlo ho rievocato un ricordo straziante, in compenso mi e' venuta una gran voglia di cinema... ti dedico la prossima canzone, 'on the surface' dei pere ubu, e' sicuramente la mia canzone del mese, lo so, mi sono spinta oltre la comune soglia del pudore di un'amicizia in fieri, ma certi slanci non li so dosare, d'altra parte spero passi attraverso questa conversazione a lunghi passi un po' del mio entusiasmo e possa farti riscoprire i ricordi mentre io li fisso per la prima volta
ohibo'...sono sempre stata una grandissima fa dei Yo la tengo ma il concerto allo Shep.Bush di qualche anno fa l'ho trovato un po' pesante e noioso ( ma e'un parere personale). Il Betsy...ho visto delle foto della serata sul sito delle serate di Stefano...:) simpatiche..mi ricordo anche che eri impazzito per i Franz Ferdinand in quel periodo. Sono d'accordissimo per la tua risposta a Sonia, grazie di aver risposto da parte mia. Ieri sera stavo parlando con una ragazza d'Israele sulla guerra del Libano e ho trovato i suoi commenti molto saggi...il perido di Perez e' stato il piu' bello per la pace..troppo bello per essere vero. Nel frattempo il fratello di una mia cara amica ha avuto la casa bombardata dai libanesi...ma anche lei pensa solo alla pace. Don Caballero..base elettronica (?) ....comunque sono doverosa a Fabio di avermi introdotta al mondo dei Don Caballero e June of 44 ...tanto tempo fa.. :)
ma si Fabio...sei gia' stato a Clapton qualche anno fa a casa di Olivier .. :) doveva essere il 2001... E mi sembra strano che non sei poi ricapitato al Lord Nelson dove facevano le serate punk piu' "punkettone" di Londra..
Si Clapton...Hackeny era per lui troppo posh! Tra l'altro Jimi Thirwell mi ha detto di aver vissuto da quelle parti con altri musicisti "trendy" dell'epoca...
da queste parti (a Clapton)compare spesso anche il subgenius! se il malditesta non mi stesse rovinando la vita avrei gia pubblicato il mio servizio fotografico sul quartiere, casa mia e il concerto di ieri sera, come promesso. Comunque si, zona di creativi, se cerchi una stanza a Clapton devi dire che sei artista se no non ti vogliono.
Mi piace gia' questa Clapton. Quando mi inviti? Chi e' il subgenius?
Anonimo ha detto…
ehhhh, Il subgenius e' il fondatore della "church of the subgenius" tale bob dole se non sbaglio, il protettore degli slackers e di un po' di gruppi che stanno aderendo a quella che piu' che una setta e' una fede! io ne avevo sentito parlare dal mio amico Gigi, all'atomic, poi il primo giorno che sono arrivata l'ho incontrato, sul muro di un edificio bianco che sembrava quasi una chiesa...l'ho visto solo da queste parti, ancora una coincidenza: ieri Alex mi ha detto di aver conosciuto il creatore del subgenius ed era esaltato,pare che viva vicino Londra...ne sapro' di piu'... ti invito, sei invitato ma sei anche una matassa umana di appuntamenti ed impegni, appena riacquisto il cervello penso ad un piano a ed uno b di sicurezza
Sono un po' impegnato in questo periodo a causa di continue visite di amici italiani, ma a Settembre mi farebbero piacere un po' di scambi culturali Clapton - Clerkenwell. Sembra proprio interessante la zona dove vivi.
Olivier stava a Clapton quando lavorava per la PWC..forse l'unico non creativo della zona..mi ricordo di non poter dormire da lui a colpa dei sound systems organizzati tipo alle 2 del mattino dal vicino..:) W Clapton..anche Ilaria ha vissuto a Clapton per un po' di tempo..
si credo provenga dagli U.S.A. così dicevano, chissà cos'ha capito Alex...il sito è ricco di informazioni ma non ho ancora avuto il tempo diapprofondire...comunque adesso metto le foto di Clapton sul blog
Commenti
Viva, viva, viva!
francesca
Lophelia -
Ho scoperto che l'ultimo intervallo RAI e' andato in onda esattamente 15 anni fa, e credo che anche il monoscopio non si veda da molti anni. Ora non c'e' piu' tregua, il teleconsumatore va ingrassato di merda a tappe forzate.
Bloggo -
Vacanza? Lavori forzati purtroppo.
Marco -
E anche i Love. RIP Arthur Lee.
Myriam -
Pensa che oggi ho comprato il primo album della Band (su CD, su vinile l'avevo gia').
Francesca -
Io torno Sabato mattina, quando suonano i Viking Moses (e dove)?
adesso sono sul tetto a guardare la notte stellata, in un quartiere di Londra pieno di alberi e di silenzio, e di case bianche che se ti concentri e ti fai pervadere dall'entusiasmo senti quasi l'odore di iodio, leggo i blog di Fabio per saperne di più su tutta questa faccenda che mi ero persa e credo di dover ancora una volta ringraziare jean (oltre ovviamente a chi scrive su questo blog) perchè stavo per perdere di vista il fascino delle cose da scoprire e gli attimi e i giorni passati da soli/ senza gli altri/ con se stessi..è uguale, quando non hai bisogno d'altro che guardare ascoltare e sprofondi dentro di te.
I viking moses hanno suonato ieri, domani c'è un dj set dei caribou, sabato non lo so ancora ma il fatto di sapere che torni a Londra mi fa piacere, non sai quanto
Fabio: bella questa immagine! mi fa venir voglia di ripescare nelle cartoline di mio nonno, quasi quasi...
Ti segnalo (sara' recensito sul numero di Uncut di ottobre) il cofanetto DEFINITIVO dei Byrds, in uscita a fine settembre.
Sono quattro CD (99 brani!) ed un DVD che contiene filmati d'epoca.
Gia' si dice che, finalmente, la Sony ripara il torto del precedente cofanetto del 1990 (tutto sbilanciato a favore di McGuinn) e omaggia con questo nuovo "labour of love" il genio eterno di Gene Clark.
Due settimane fa ero in Romagna,a Rimini, e mi riuscivo a collegare grazie agli internet point. Sta settimana sono stata in Engadina, St. Moritz,e la montagna sai com'è...ha tutto, ma anche se si tratta di St. Moritz,mantiene la sua integrità da montagana!Domenica invece parto per la Liguria fino a domenica prossima, ma penso che farò lo stesso di come ho fatto per St. Moritz.
Adesso rispondo alle tue domande dell'altro post, ma per prima cosa volevo domandardi come stai vivendo la storia di stà MERDA di attentati!!
Non appena ho saputo ti ho pensato subito, anche perché sei l'unica persona che conosco virtualmente che abita a Londra! Ho appreso la notizia a St. Moritz, proprio ieri sera guardando Sky!
Allora se prenderai il volo per l'Italia a settembre e ti viene in mente di venire a farti un giretto qui in Svizzera,non esitare a farmelo sapere! Io non so potrò venire a Mantova purtroppo, anche se mi piacerebbe,in quel periodo sarò sotto esami universitari!
Comunque un giorno durante un week mi potrei liberare e perché no, passa tu che andiamo a fare una bella scampagnata magari in un alpeggio mangiando un buon formaggino!
Magari porta anche qualche amico/a!
Ora vado..ma fammi sapere!
Ciau fabiuz
Epperfortuna, perché se ci fossero stai questi avrebbero causato più morti della strage dell'11 settembre!
Comunque sia ne sono stati sventrati diversi,sia a Londra che a Boston...e Fabio proprio settimana scorsa aveva preso l'aereo in direzione U.S.A!
Ciò che mi premeva sapere,pe prima cosa se è riuscito ad atterrare tranquillo senza troppi controlli (visto che ti controllano anche nelle mutqnde) è come stava vivendo la situazione nella sua ormai città adottiva, tutto qui, visto e considerato che un attentato proprio l'anno scorso! Se anche nella London City, si sono adottate maggiori misure di sicurezza!
Più chiaro adesso?
Thebigsunof06 -
Anche a me manca tanto svegliarmi con le notizie di Radio Popolare, e' un'abitudine che credo di aver iniziato a 16 anni e poi conclusa quando mi sono trasferito qui, a 35.
Anche a Londra c'e' un periodo di vacanze, basta guardare i calendari dei concerti, che in Agosto diventano cortissimi e molto poco interessanti.
Bella South Kensington, ah poterci vivere, io non me la posso proprio permettere quella zona.
Sprofondare dentro di se' fa un po' paura, il verbo intendo, e' diverso da immergersi, sprofondare da' proprio l'idea di perdere gli appigli con il mondo esterno. Credo che Barrett sia sprofondato dentro di se' per dire. Pero' passare tempo con se stessi e' importante, anzi fondamentale.
Evoluzioni -
Grazie, simpatico soprattutto quando manco per una settimana in effetti. Pero' e' vero che siamo pochi ma buoni qui.
Lophelia -
L'immagine che dicevi credo sia quella dell'intervallo che e' rimasta in questa pagina per un po', dato che immagino tuo nonno non collezionasse cartoline di schermi interrotti. Dopodiche', essendo tuo nonno, potrebbe benissimo essere :-)
A proposito di "Fables of the reconstruction", in aereo ho sentito una bella intervista a Joe Boyd (che ha prodotto quel disco, insieme a tanti altri musicisti dei '60 e '70: Fairport Convention, Nick Drake, Vashti Bunyan, ecc.). Intervista illuminante davvero, nella quale Boyd affronta il tema gia' dibattuto a London Calling -che sia un nostro affezionato lettore?- di quanto la musica degli anni '60 e '70 fosse ben piu' fresca di quella di oggi. La ragione, sostiene, e' che allora mancavano modelli da imitare. I Beatles, i Velvet, i Doors accadevano allora, senza modelli di riferimento pregressi e soprattutto senza consapevolezza. Oggi, diceva Boyd nell'intervista, posso ascoltare un gruppo e dire esattamente che dischi i componenti hanno nei loro iPod: l'originalita' non viene ricercata, a essere importanti sono le citazioni giuste. Boyd concludeva che il rock oggi e' troppo consapevole di se'. Bellissima intervista insomma.
Che giorno di Settember compi gli anni? Cosi' non mi dimentico di farti gli auguri.
Il ritorno e' andato piuttosto bene, grazie. Il mio volo non e' stato cancellato, e ho volato Venerdi', il giorno dopo l'allarme attentati. Solo un bel po' di ritardo, 4 ore circa. E poi code lunghissime e lentissime, l'impossibilita' di portare in cabina un medicinale minuscolo, passaporto, chiavi e soldi messe in una bustina trasparente e tutto il resto imbarcato come bagaglio dopo essere stato aperto ed esaminato nei dettagli. Pero' dopo tutta questa trafila mi hanno fatto un upgrade in prima classe dove appena respiri ti chiedono se vuoi un bicchiere di champagne e dove viaggi in un letto vero e se ti alzi a fare la pipi' ti rimettono a posto il piumino e poi arrivano con una scatola di cioccolatini e ti chiedono se va tutto bene "sir". Insomma una pacchia. E le cuffie audio sono superlative e tra i CD trovi i Sigur Ros ed ero al posto 1A con i finestrini davanti a me e mi sono svegliato, ho sollevato i parasole e mi sono visto la costa scozzese davanti illuminata da un bel sole.
Marco -
Playlist completa qui: http://www.billboard.com/bbcom/news/article_display.jsp?vnu_content_id=1002984993.
Sonia -
Ma sei sempre in giro! E mi spieghi come fai a gestire contemporaneamente il tuo blog da 200 commenti a post? Spero tu ti sia divertendo in Liguria (dove?). Gli attentati li ho scoperti grazie a una telefonata di Luigi Ambrosio di Radio Popolare arrivata alle 6.30 del mattino mentre ancora dormicchiavo, che mi chiedeva un servizio da Londra per il GR. Peccato che ero a Chicago. Quindi non un buon risveglio. La CNN americana era ultra-allarmista ed era un bello schifo con tutti quei paragoni con l'11 di Settembre del 2001. Quanti morti hanno provocato i bastardi americani per vendicare quegli attentati-pretesto di ormai 5 anni fa, per i quali ci sono pesanti sospetti sugli altrettanto merdosi sionisti internazionali supportati dall'amministrazione Bush-Cheney-Exxon-Halliburton? Ma perche' stupirsi se oggi qualcuno prova a far saltare un po' di aerei dopo anni di guerre e torture e violazioni di diritti umani? Che differenza c'e' tra la vita di civili americani e quella di civili iraqeni e libanesi che sono a rischio tutti i giorni? Non capisco proprio. E guarda, parlo da potenziale vittima, dato che ho attraversato l'Atlantico una manciata di giorni prima degli sventati attentati, e proprio su una delle rotte (Londra - Chicago) e con una compagnia aerea (British Airways) a rischio. Ripeto: ne' la mia vita, ne' quella di chiunque altro, vale piu' di quella dei civili iracheni costretti a vivere una vita infernale per gli interessi dei petrolieri texani e degli americani ricchi.
Per la gita a qualche crotto ticinese non vedo l'ora: se non sara' a Settembre per i tuoi esami, sara' certamente una prossima volta.
Myriam -
Vedremo infatti quanti arresti saranno confermati: tutto potrebbe ancora sgonfiarsi per quello che si sente. Hanno ripreso a permettere i bagagli a mano su tutte le rotte.
quindi questo è un po' il nostro ferragosto! ricco di promesse e di incontri! Menomale
sorry
vestita ti nero, frangetta, servizio fotografico completo sul mio blog, a dopo magari
il compleanno è il 28 settembre.
"il rock è troppo consapevole di sé"...a volte mi chiedo se anche per le persone ad un certo punto la consapevolezza di sé possa essere "troppa"!
Alla fine non siamo andati, i lavori di imbiancatura a casa mia sono finiti tardissimo, siamo andati a cena alle 9 e mezza dalle parti di Angel, cioe' dopo l'inizio del concerto e non troppo vicino al Betsy. Tu sei stata o hai lavorato?
Lophelia -
La solita riflessione da Lophelia che mi fara' pensare per i giorni a venire. Perche' tutti i maestri di yoga che ho avuto hanno sempre parlato di "aumentare la consapevolezza" e poi arriva un Joe Boyd qualsiasi a dire proprio il contrario. Forse la soluzione non e' cercare la consapevolezza di se', ma quella del momento, cioe' di "se' in quell'hic et nunc"? Si capisce? Avere chiare le proprie coordinate per poterle cambiare? Oppure non averle chiare per niente per poterle cambiare senza nemmeno pensarci? Sai che non lo so? Massima e' la confusione sotto il cielo, la situazione e' eccellente. Quasi. O del tutto di merda. Una delle due.
Ma veniamo al gruppetto: sunnyvale noise qualcosaltro, due chitarre e un basso con base elettronica, partono con una vibrazione di trenta secondi, continuano con ritmo serrato, rivolti l'uno verso gli altri in cerchio, coinvolgente finchè la base elettronica non prende un po' troppo il sopravvento (parere da neofita da non tenere troppo in considerazione) ovviamente un richiamo a don caballero ma ad un certo punto ho perfino sentito la citazione degli arab srap, come sirene in lontananza e mi sono fatta trasportare. Bello, coinciso, completamente diverso da quello che ero andata ad ascoltare. Gran bel modo di festeggiare il mio primo stipendietto londinese, il ferragosto, il cambiocasa, l'andare ai concerti da sola, che è una cosa per cui a volte mi sento un po' sfighè, a volte, come questa, una vecchia volpe. Alla prossima!
il biglietto per gli yo la tengo non l'ho comprato solo perche' non sapevo cosa sarebbe stato di me in autunno ma se continua cosi' mi sa che lo posso prendere, pensa che all'inizio dell'estate sono venuti in Italia, a Roma e Bologna, io gli avevo visti ad Urbino l'anno scorso ed ero rimasta folgorata, ho tentato invano una fuga a Bologna quest'anno ma mi hanno incatenato alla scrivania poche ore prima... tutto questo per dire che i concerti in Italia erano semideserti! Incredibile...
L'hoxton Bar e' quello quasi ad angolo sul lato ovest in basso, ci fanno sempre concerti e se l'hai visto una volta non puoi dimenticare l'enorme finestra sullo sfondo che sembra un quadro, o meglio lo schermo di un cinema. Racconta Mike che la sala dove ora fanno i concerti era un cinema, gli architetti probabilmente hanno voluto omaggiare la sua memoria...il livello della strada e' piu alto di quello della sala con la finestra e quando le macchine passano illuminano le pareti...ma perche' raccontarlo, mi sembra riduttivo, meglio andarci direttamente, effetto cinema comunque.
Grazie per essere passato dal mio diarietto iplume, magari ci devo mettere la foto dell'hoxton bar! Non ero del tutto consapevole quando l'ho aperto, mi era solo venuto in mente il nome, ma credo che sia un buon modo per documentare questa new adventure in UK
Vero, gli Yo La Tengo dal vivo sono da brividi. Li ho visti un bel po' di volte, ma il concerto migliore lo fecero qualche estate fa nel cortile della Somerset House, al tramonto, con i gabbiani che volavano nel cielo. Da brividi.
Bravissima che hai aperto un blog. Nessuno sa cosa sara' prima di iniziarlo. Pensi a un nome e il gioco e' fatto. Ho un grande rimpianto di non avere avuto la possibilita' di "bloggare" i primi tempi londinesi. Sono almeno 2 anni di scoperte continue, poi un po' l'entusiasmo svanisce (non del tutto, un po') e tutto sembra piu' normale. Fu un periodo frenetico per me, di grandi cambiamenti continui. Ora e' diverso, decisamente. Sono piu' tranquillo ma questo torpore un po' mi comincia a stare stretto.
Il basso di Peter Hook che fa vibrare cuore e pavimento e' un'immagine bellissima. La copertina e' cosi' bella che qualche giorno fa mi sono divertito a fotografarla da varie distanze, su varie superfici.
ti dedico la prossima canzone, 'on the surface' dei pere ubu, e' sicuramente la mia canzone del mese, lo so, mi sono spinta oltre la comune soglia del pudore di un'amicizia in fieri, ma certi slanci non li so dosare, d'altra parte spero passi attraverso questa conversazione a lunghi passi un po' del mio entusiasmo e possa farti riscoprire i ricordi mentre io li fisso per la prima volta
Don Caballero..base elettronica (?) ....comunque sono doverosa a Fabio di avermi introdotta al mondo dei Don Caballero e June of 44 ...tanto tempo fa.. :)
E mi sembra strano che non sei poi ricapitato al Lord Nelson dove facevano le serate punk piu' "punkettone" di Londra..
Tra l'altro Jimi Thirwell mi ha detto di aver vissuto da quelle parti con altri musicisti "trendy" dell'epoca...
io ne avevo sentito parlare dal mio amico Gigi, all'atomic, poi il primo giorno che sono arrivata l'ho incontrato, sul muro di un edificio bianco che sembrava quasi una chiesa...l'ho visto solo da queste parti, ancora una coincidenza: ieri Alex mi ha detto di aver conosciuto il creatore del subgenius ed era esaltato,pare che viva vicino Londra...ne sapro' di piu'...
ti invito, sei invitato ma sei anche una matassa umana di appuntamenti ed impegni, appena riacquisto il cervello penso ad un piano a ed uno b di sicurezza