Olly Road di Lunedì 28 Agosto

Dopo aver camminato da casa (Porta Genova/ Navigli) fino alla radio (via MacMahon), con dieci chili di dischi nella borsa, avendo perso del tutto il senso delle distanze a Milano, ho trasmesso:

1) DEVENDRA BANHART Heard somebody say (da Cripple crow, XL 2005)

2) TOM WAITS Everything you can think (da Alice, Anti 2002)

3) SONIC YOUTH Hoarfrost (da A thousand leaves, Geffen 1998)

4) TOM WAITS Fish and bird (da Alice, Anti 2002)

5) SONIC YOUTH Karen Karpenter (da A thousand leaves, Geffen 1998)

6) THOM YORKE The eraser (da The eraser, XL 2006)

7) PJ HARVEY One line (da Stories from the city, stories from the sea (Island 2000)

8) FRANZ FERDINAND You could have it so much better (da You could have it so much better, Domino 2005)

9) CLASH London's burning (da The Clash, Epic 1977)

10) ROBERT WYATT Shipbuilding (da Shipbuilding, Rough Trade 1982)

11) MORRISSEY I will see you in far off places (da Ringleader of the tormentors, Attack 2006)

12) BOB DYLAN When the ship comes in (da No direction home: the soundtrack the bootleg series vol.7, Columbia 2005)

13) BYRDS We'll meet again (da Mr. tambourine man, Columbia 1965)

14) MUTANTES Hey boy (da A divina comedia ou ando meio desligado, Polydor 1970)

15) NEIL YOUNG Lookin' for a leader (da Living with war, Reprise 2006)

16) NEKO CASE Star witness (da Fox confessor brings the flood, Anti 2006)

17) CALEXICO Black heart (da Feast of wire, City Slang 2003)

18) JOHNNY CASH The beast in me (da American recordings, American 1994)

19) HANK WILLIAMS WITH THE LOUVIN BROTHERS Nobody's lonesome for me (da The complete collection, Spectrum 2005)

20) ANDREW & JIM BAXTER Georgia stomp (da VV. AA. Anthology of American folk music, Smithsonian Folkways 1952).

Commenti

theBIGsun0f06 ha detto…
C'ero, ho ascoltato, mi sono sentita più vicina a Milano oggi, il momento più emozionante per me è stato Clash + Wyatt (non avevo mai sentito questa cover di Costello e ho pensato al bus 55). Questo spostamento a Londra mi sta costando molta più nostalgia di quanto mi sia mai successo prima, durante altri periodi all'estero; la cosa mi dà da pensare, non so se è una questione di crescita (nel senso che col passare degli anni si radifica più facilmente) o il fatto che Milano mi abbia giocato un brutto tiro, a mia insaputa...
Grazie per questo pomeriggio intenso
artemisia ha detto…
Ti confesso un segreto: I have a crash on Cash.
Anonimo ha detto…
sì crAsh, come no...
artemisia ha detto…
Ok allora, a crush on Cush?
lophelia ha detto…
Nooooo.... per colpa di un invito a pranzo da una collega mi sono persa tutta 'sta roba!!! Sob.....ma non è che si può, chessò, acquistare in qualche modo la registrazione?
sunrise ha detto…
però ammettilo... nonostante tutta quella strada.. la pausa gelato non è stata niente male!


Che bello rivederti!

Un inchino,
Simo
Myrea ha detto…
Fantastica scaletta! Un applauso.

La scelta di Devendra Banhart mi è piaciuta molto, lo trovo un personaggio proprio bizzarro (in senso buono, ovviamente).

Per Bob Dylan...beh, non ci sono parole ;-)
Unknown ha detto…
ti becchi anche i virus mo..
:) se volete un'altro programma carino da ascoltare e'..
http://www.bbc.co.uk/6music/shows/chart/?focuswin
secondo me a delle scelte eclettiche come Fabio..un po'il Fabio inglese direi.
Anonimo ha detto…
Ciao Fabio,
l'hai fatta davvero a piedi?
Il mio record di camminata è da via mascheroni (conciliazione) fino a corso di porta ticinese...

Splendida puntata!
A presto!
sonia ha detto…
Ciao Fabio, come va?
Non volevo farlo, ma avrei voluto lasciarla per te una sorpresa, ma voglio lasciarti un promeroria:...domani riesci a collegarti, ti consiglio per prima cosa di passare da MoMo!

Mi raccomando ok? Gurda il datato 1 settembre

Un saluto...domani sera mi collegherò alla radio!
Fabio ha detto…
Thebigsun -

Quando mi viene in mente di trasmettere Wyatt finisco sempre per passare quella cover. Il testo è devastante, la storia di un padre che lavora in un cantiere navale dove costruisce navi da guerra. Un giorno scoppia una guerra e il figlio viene arruolato. Partirà proprio su una nave costruta nel cantiere dove lavora il padre. E non tornerà mai. La voce di Wyatt comunica tutta la tristezza del mondo. Su Londra e la nostalgia so perfettamente cosa intendi. Se ti capita di leggere gli archivi 2004 - 2005 del blog, ci puoi trovare parecchi post nei quali comunicavo parecchia tristezza nel dover lasciare Milano dopo ogni breve vacanza o fine settimana. Ora le cose sono un po' cambiate. Forse si tratta di tornare ogni tanto. Tipo ogni 6 o 7 settimane, come faccio io. I voli lo-cost, se prenotati per tempo, permettono di spendere solo 30 o 40 sterline (il costo di un concerto al Barbican o al South Bank). Torni a Milano una settimana e poi Londra ti sembra bellissima. Devo anche dire però che ci vuole tempo per ambientarsi. Quando cominci ad avere buoni amici a Londra, la nostalgia diventa controllabile. Ne parleremo di persona dai.

Artemisia -

Anch'io, e per tutti i suoi periodi. Oggi in bici in campagna mi sono ascoltato i suoi concerti registrati nelle carceri. Che energia selvaggia sprigionano, soprattutto quello a St. Quentin. Forse però il primo disco prodotto da Rubin supera qualsiasi altra cosa che Cash ha inciso (confesso pubblicamente di non avere ancora ascoltato il quinto e ultimo disco per l'American Recordings, recupererò appena torno a Londra).

Anonimo -

Sì però firmati la prossima volta dai!

Lophelia -

Non si può perchè non esiste purtroppo. Sai che credo che sia il fascino della radio, la sua volatilità? Quello che fai e dici resta sospeso nell'etere per una frazione di secondo prima di scomparire nel nulla (o, nei casi migliori, rimanere impresso nella memoria di qualcuno). Poi confesso di avere un sogno: che tutto quello che ho trasmesso alla radio, dal 1984 a oggi, stia viaggiando ancora nello spazio e che un giorno, tra molti anni, quando non ci sarò più, venga captato dalla civiltà di un altro pianeta. Che si divertirà ad ascoltare come mi sono divertito io, in tutti questi anni, a realizzare tutto quello che ho suonato e detto.

Momo -

E' stata una pausa bellissima. E grazie per il gelato, mi hai permesso di arrivare qui senza cadere a terra esasusto attraversando Corso Sempione. (Per altro anche Marina mi ha detto che le è capitato di camminare da casa sua, nel Ticinese, a pochi passi da casa mia, fino qui in radio).

Miss Piperita -

Devendra lo conobbi alcuni anni fa in un piccolo pub di King's Cross, il Water Rats. E' un uomo fantastico. L'ho già raccontato qui nel blog ma faccio una replica che i lettori storici mi perdoneranno. Gli chiesi di farmi un disegno sul mio moleskine e ne fece due. Il secondo mi chiese di darlo, da parte sua, a Sierra Casady delle Coco Rosie, che avrebbero suonato qualche giorno dopo allo Spitz. Insomma ho fatto da Cupido per il nostro Devendra.

Myriam -

Adesso non posso fare a meno di ascoltarlo (adesso vuol dire non "adesso", dato che il Fabio originale sta per entrare in studio), mi hai incuriosito. Tra l'altro nel suo sito ho visto che ha scritto una biografia di Billy Bragg, il che mi fa pensare che sia un uomo con il cuore al posto giusto (e ipertrofico, come usava dire una mia amica).

Giuseppe -

Walking is the new indie rock allora! Da via Mascheroni a Porta Ticinese è più o meno la metà della strada dal Naviglio Grande a via MacMahon, così ti fai un'idea della mia impresa podistica! Grazie per i complimenti, come sai sono molto sensibile ai giudizi di un collega che stra-ammiro come sei tu.

Sonia -

Ho letto e ad ogni riga arrossivo un po' di più. Non merito tanto, credimi. Simo è stata gentilissima. Comunque stamperò e rileggerò ogni volta che sono un po' giù, lo userò come un ricostituente nelle grigie giornate dell'inverno londinese, come una copertina calda o una tazza del mio tè preferito (Simo, se leggi, ti rispondo domani perchè sto per entrare in studio).
theBIGsun0f06 ha detto…
the band, ho comprato un cd di the band e Bob Dylan appena arrivata a Madrid, qualche anno fà, ora quella musica è saldata ad un periodo preciso, ricco di instabilità emotiva e vibrante di novità.Ieri ho rivisto la coperina del vinile di The Band inchiodata al muro di un negozio di dischi usati.Si prende il treno ovviamente da Clapton, si fanno tre fermate, viaggiando verso est e passando un po' di campagna, fiduciosamente si scende a wood street e si trova una specie di mercatino coperto, con tante stanzette. Ci sono dentro, a parte vetrine con i migliori pezzi di ceramica thatcheriana e una signora che decora torte che poi mette in mostra per mesi, 5 o 6 stanzette con dischi per tutti i gusti a prezzi contenuti. Non mi dilungo sull'elenco di 45 giri, solo un accenno alle copertine dei singoli degli smiths che non avevo mai visto e che sono ormai il mio riferimento estetico principale nella vita. Un posto tranquillo, gli unici frequentatori gli stessi venditori, un salto negli anni ottanta, in una foto di Martin Parr di quelle che sembrano scattate almeno 10 anni prima.Si sta profilando lentamente l'itinerario della gita clapton-daston di settembre...
Fabio ha detto…
Come sempre in poche righe riesci a condensare una serie di suggestioni da pelle d'oca. La Band e' un gruppo cosi' fuori moda da ricordarmi case di pietra con strade sterrate per arrivarci, sulle colline umbre. Li ascolterei volentieri in un'atmosfera del genere, sembrano fatti apposta. singoli degli Smiths, quasi tutti in versione 12", li conservo gelosamente nella mia cameretta di quegli anni. Sono la mia cameretta di quegli anni anzi. Non saprei dire qual e' la copertina che preferisco. Forse quella di "Heaven knows I'm miserable now", con la ragazza bionda nel quartiere popolare. Sai di chi si tratta? Si chiamava Viv Nicholson, e divenne popolarissima in Inghilterra nei primi anni '60 per aver vinto oltre 150,000 sterline a una lotteria nazionale. Pare che sia l'equivalente di oltre 3 milioni di sterline di oggi. Cosi', dall'oggi al domani, questa ragazza povera divenne ricchissima e una vera icona per i lettori dei tabloid. E inizio' a spendere follemente, al punto che dilapido' tutto e fini' addirittura per doversi esibire in strip clubs per pagare i creditori. Una storia incredibile.

Martin Parr e' l'Inghilterra popolare per eccellenza. Il Barbican qualche anno fa gli dedico' una retrospettiva strepitosa. Io ero appena arrivato a Londra, e quella fu la mia iniziazione a quell'Inghilterra che esiste anche se tu e io forse non ci entreremo mai in contatto.
Anonimo ha detto…
thebigsunOf06: per favore mi mandi coordinate precise del negozio di dischi usati che descrivi? Se vuoi farlo off-line il mio e-mail e': marcoreina@yahoo.it
Grazie in anticipo.
Marco
Unknown ha detto…
anche a me please..sembra proprio il negozio di dischi perfetto! :)
Ce n'era uno similare dalle parti di Greenwich...senza la donnina che decora le torte...please please l'indirizzo! :)
theBIGsun0f06 ha detto…
non a caso sono stata vaga nella descrizione....il posto esula dal mio stradario...ci so arrivare ma non sono sicura dell'indirizzo. Comunque da Lea Bridge, a Clapton, si prende il treno e si scende dopo tre fermate a wood street. wood street è la strada principale del sobborgo, la imboccate verso destra e dopo 300 metri c'è questo mercatino sulla sinistra, è molto semplice, quando torna il mio coinqui gli chiedo conferma. un paio di foto le ho postate ieri sul mio blog.

Myriamba - scusa, ho visto solo ora il post in cui mi interpellavi a poposito dei concerti. Per la cronaca, ieri mi sono ripersa i Viking Moses! è una maledizione. Comunque tenetevi pronti che si va tutti a vedere i Doloroso la prossima settimena, sono miei amici e sono bravi...Ti saprò dire di più , li conosci?
Anonimo ha detto…
thebigsun0f06: perdona, il tuo ultimo post origina altre due domande. Come raggiungo Clapton da central London? Come si chiama il tuo blog? Grazie. Marco
theBIGsun0f06 ha detto…
mah, per arrivare a Clapton puoi prendere il fatidico 55 da old street o da vicino casa di Fabio, puoi arrivare ad hackney central station con il trenino, quello che passa da camden road, silverlink. L'autobus 253 sempre da camden (ma non so da dove parta) passa da seven sisters, fa il giro da sopra, ti lascia a lea bridge dove c'e' la stazione di clapton, oppure affittiamo un pulmino e andiamo insieme. Io ci vorrei tornare in settimana, vediamo se ci riesco. Per il mio blog puoi cliccare sul mio nome credo, comunque e' www.thebigsunof06.blogspot.com. beh se ci vai fammi sapere, se ti fa piacere ti accompagno, appena recupero cartina o coinquilini ti confermo tutto, ora sono a Edimburgo e torno domenica. Un saluto da me e da Ron Mueck (sul quale bisogna aprire un post al piu' presto...)
Anonimo ha detto…
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