[Barbican, Novembre 2006]
Per fortuna c'e' la musica.
Gli occhi dolci e simpatici di Sufjan. Che e' cambiato, tanto, da quando lo vedemmo in versione acustica in un centinaio al Dingwalls subito dopo la pubblicazione di Michigan. Sufjan adesso fa sold out al Barbican in un'ora e poi i biglietti dei suoi concerti vengono venduti a 800 sterline la coppia. Oppure fate un po' di coda pero' poi per 17.50 vi godete il concerto comodamente seduti in prima fila, come e' successo a me.
E vi vedete Sufjan vestito da aquila, la band con ali di farfalla. I fiati che rimbombano sul legno del Barbican e precipitano come onde colorate. I cori celestiali. Sufjan che a un certo punto suona una delle canzoni del suo quintuplo cofanetto dedicato al Natale (titolo: "It was the worst Christmas ever") e poi comincia a tirare Babbi Natale gonfiabili sul pubblico ("Siete stati seduti per troppo tempo, e' ora che giochiate a tirarvi i questi Babbi Natali"), e il Barbican si trasforma in un grande parco giochi.
E Antony, il giorno dopo. Progetto intitolato "Turning", solo due esecuzioni in tutto il mondo. Collaborazione con il video-artista Charles Atlas. Modelle e drag queens filmate mentre ruotano su un grande giradischi. Le loro immagini ingrandite sul grande schermo dietro i Johnsons, frammiste a fiori bellissimi e glaciali. Un'ora e un quarto di assoluta estasi. I brani nuovi, meravigliosi, quelli che conosciamo eseguiti magicamente.
E i Brightblack Morning Light nel lettore. Funk psichedelico misterioso e notturno, appena sussurrato. Qualcosa di mai ascoltato prima, a conferma del fatto che stiamo vivendo un periodo musicale meraviglioso per chi sa scavare sotto la superficie e dietro il silenzio imposto dalle major padrone (quelle che stanno mungendo Dylan per la centesima volta). Il disco si chiama come loro, esce su Matador ed e' una rivelazione. Se non credete a me credete alla migliore rivista controculturale americana, che a loro ha dedicato la copertina del penultimo numero.
Commenti
Mentre leggevo il tuo post mi sono rivista a 19 anni, sulla spiaggia all'alba con una compagnia di amici abbronzati e speranzosi. Aspettavamo con quel sole anche l'arrivo del nostro futuro.
Grazie Fabio
dalla tua descrizione lo spettacolo assomiglia tanto alle performances dei Genesis quando c'era Peter vestito da gallina sul palco o agli spettacoli di Bowie eccetera.
Magari tra 10 anni torna anche il punk..
Auro
the avalanche l'ho riascoltato
di recente , disco strano ma bello
Brightblack Morning Light mi piacicchiano ma non più di tanto sono leggerini per me
Antony , no grazie ...eppure conosco almeno 2 o 3 persone che lo considerano un grande ....
ocio a non fare indigestione di live Auro : speriamo che il punk torni presto e spazzi via tutta l'immondizia tipo My Chemical Romance e affini
E poi e' arrivato? Era come lo aspettavate? Per altro mettendo insieme quello che dici e le immagini del concerto di Sufjan mi sono rivisto, qualche anno fa (Natale 1999), con un gruppo di altri viaggiatori solitari su una spiaggia della Tasmania. Attorno a noi, nell'estate australe, tanti Babbi Natale e alberi illuminati. Poi una bella nuotata. Grazie a te per avermi fatto ricordare.
Bloggo -
Chi non ne avrebbe bisogno. Ti auguro, se non quelle da aquila, almeno quelle da farfalla.
Auro -
No, tutto diverso. Sufjan e' uno dei tanti nomi che dicono cose nuove, nella musica di oggi. Finalmente, dopo tanti anni, con la raggiunta maturita' di Sufjan, Bonnie Prince Billy, Joanna Newsom, Antony, Devendra, ecc. e con l'emergere di fenomeni come Brightblack Morning Light, Vetiver, Espers e un bel po' di altri, non ha piu' senso guardare al passato. Guardiamo avanti, c'e' finalmente tanto da scoprire. Non paragonerei Sufjan ad alcun altro che a Brian Wilson.
Prema -
Pero' ammetti che questo periodo musicale e' piu' interessante rispetto agli ultimi anni. O sono solo io che ho raggiunto il limite di sopportazione di incensamento dei soliti nomi? Brightblack Morning Light sono leggeri, certo, un bel piumino per l'inverno.
Kit -
Che bel regalo, grazie! Consiglio soprattuto "Peace", l'EP di quest'anno, e' una delizia. Sento che quello di quest'anno sara' un buon Natale finalmente, con musica cosi' non potrebbe essere altrimenti. Per altro "The avalanche" e' un forte candidato al mio disco dell'anno (insieme a Howe che mi ha scritto oggi che e' di passaggio a Londra, ma non poteva dirmelo prima? Un tesoro Howe comunque).
ho cercato in rete roba nuova ma niente da fare , ho ascoltato i Lard, poi roba nuova insulsa su my space e alla fine mi sono reso conto che mni manca la colonna sonora di blade runner . era la sigla del programma che ho fatto su RP x anni
mi consolo pensando che tra un pò il dvd del film .....
I Type O Negative dopo il dentista?! Ieri sera a una cena ho conosciuto una delle organizzatrici di Torture Garden (noto club fetish sado-maso), sei sicuro di non volere un posticino in guest list? :-)
G -
Se intendi Washington DC, non ci sono mai stato, ma ho mandato una mail a Byronic che ci ha appena passato tre mesi e potrebbe aiutarti. Puoi magari lasciare un messaggio sul suo blog: byronic.blogspot.com. Se invece sei a Washington inteso come stato, io ho trovato un sacco di cose belle alla Sub Pop di Seattle, nel mercato vicino al porto, ma non so se il negozio esiste ancora (l'etichetta naturalmente si').
g
ci penso da solo a farmi fare del male
comunque i Type O Negative mi piacciono ancora , mi sono sentito October Rust e The Origin of the fecis
so che hanno fatto altri album ma nion li ho presi ..
ascoltati i devastations !
io , a causa del nome, ho lasciato il cd sulla scrivanaia per settimane a fare la polvere , poi ho letto qualcosa su loro ed è veramente un gran disco
ascoltali , fidati
Australiani, sono in 3.
Molto influenzati da Morphine,
Death Cab For Cutie e io ci sento qualcosina dei Bad Seeds meno rognosi
mi piacciono perche sono tristi, da ascoltare in solitudine alla sera
mentre leggi
sicurissimo sopra il link della loro etichetta , è di NYC , in Europa sono in licenza alla Beggars Banquet
http://www.devastations.net/
questo è il loro sito da qualche parte c'è la bio
http://www.devastations.net/press
queste varie recensioni