You say Mgmt I say Romanesca
[Vyner Street, Dicembre 2007]
Igor Stravinsky, in una vita precedente si chiamo' Heinrich Ignaz von Biber. Sono sicuro che e' cosi'. Lo ero dopo aver ascoltato le Sonate del Rosario, lo sono ancora di piu' dopo avere sentito per tutto il fine settimana il ciclo di otto Sonate per violino composte da Biber sette anni dopo.
Le ho trovate nell'edizione del 1994, eseguite dal trio Romanesca, edizione ristampata nel 2003 dalla sempre eccellente Harmonia Mundi. Il trio Romanesca non arriva da Trastevere ma da Londra. Al violino troviamo l'eccellente Andrew Manze, esperto conoscitore del repertorio medioevale e barocco. Gli altri due si chiamano John Toll (che suona l'organo e il clavicembalo) e Nigel North (che suona il liuto).
Rispetto alle Sonate del Rosario, queste otto composizioni possono sembrare a un primo ascolto meno visionarie e "moderne". Ad esempio, la tecnica della scordatura viene applicata solo in un paio di occasioni.
Ma e' solo un'impressione iniziale. Piu' ancora che nelle Sonate del Rosario, alcuni momenti sembrano del tutto improvvisati, con scarti melodici e ritmici che non possono mancare di sorprendere.
Uno dei due dischi contiene un'opera giovanile di Biber, la Sonata representativa, nella quale il violino si trasforma di volta in volta in usignolo, cucu', rospo, gallo, gallina, quaglia e gatto, prima di dare vita a una trascinante marcia del moschettiere di incredibile ritmo, che puo' ricordare addirittura una danza gitana.
Molto coinvolgenti, tra gli extra di questo doppio CD, anche una passacaglia per solo liuto e una sonata breve intitolata La pastorella. Il secondo disco si conclude con un'esecuzione della gia' nota sedicesima sonata del Rosario per solo violino, che viene riconosciuta come una delle composizioni piu' struggenti del periodo barocco.
Se le Sonate del Rosario erano ispirate alla vita di Gesu', questo ciclo sembra invece riflettere una serena contemplazione della natura e delle stagioni. C'e' molta gioia in queste composizioni, la stessa che si prova guardandosi attorno durante una passeggiata in campagna. Dopo averle ascoltate, mi sono immerso in Hampstead Heath ieri pomeriggio. Il cielo era grigio e la temperatura molto bassa, e ancora una volta mi sono perso. Che e' la cosa giusta da fare quando si va ad Hampstead, e ti fa sentire davvero a molte miglia da questa citta'.
Dopo la passeggiata, siamo stati a scaldarci in un piccolo pub che si trova fuori dal centro abitato. Ci siamo seduti vicino al camino, con due buoni bicchieri di rosso, a conversare piacevolmente, mentre attorno a noi entravano e uscivano persone e cani.
Poi, una volta scongelati, siamo saliti alla chiesa, su per le strette vie illuminate da vecchi lampioni, e da lassu' siamo stati in silenzio a contemplare la citta'.
E improvvisamente mi sono reso conto che l'ascolto di quelle due ore di musica mi era entrato dentro, e aveva determinato i colori di quella giornata, il mio stato d'animo, la decisione di lasciare alle spalle la frenesia e il rumore, e ogni piccolo gesto di questa bella Domenica.
E capisci tante cose in quei momenti, ma soprattutto comprendi perche' ha senso affondarcisi dentro in quella cosa che chiamiamo musica, perdercisi per poi trovare percorsi che sono profondamente tuoi, e ti riflettono, e ti emozionano, e ti indicano la direzione per istanti di vera felicita'.
[Un post sulle Sonate del Rosario lo trovate nell'archivio in data 7 Novembre 2007].
[Heinrich Ignaz Franz Biber - "Die Rosenkranz Sonaten"]
Igor Stravinsky, in una vita precedente si chiamo' Heinrich Ignaz von Biber. Sono sicuro che e' cosi'. Lo ero dopo aver ascoltato le Sonate del Rosario, lo sono ancora di piu' dopo avere sentito per tutto il fine settimana il ciclo di otto Sonate per violino composte da Biber sette anni dopo.
Le ho trovate nell'edizione del 1994, eseguite dal trio Romanesca, edizione ristampata nel 2003 dalla sempre eccellente Harmonia Mundi. Il trio Romanesca non arriva da Trastevere ma da Londra. Al violino troviamo l'eccellente Andrew Manze, esperto conoscitore del repertorio medioevale e barocco. Gli altri due si chiamano John Toll (che suona l'organo e il clavicembalo) e Nigel North (che suona il liuto).
Rispetto alle Sonate del Rosario, queste otto composizioni possono sembrare a un primo ascolto meno visionarie e "moderne". Ad esempio, la tecnica della scordatura viene applicata solo in un paio di occasioni.
Ma e' solo un'impressione iniziale. Piu' ancora che nelle Sonate del Rosario, alcuni momenti sembrano del tutto improvvisati, con scarti melodici e ritmici che non possono mancare di sorprendere.
Uno dei due dischi contiene un'opera giovanile di Biber, la Sonata representativa, nella quale il violino si trasforma di volta in volta in usignolo, cucu', rospo, gallo, gallina, quaglia e gatto, prima di dare vita a una trascinante marcia del moschettiere di incredibile ritmo, che puo' ricordare addirittura una danza gitana.
Molto coinvolgenti, tra gli extra di questo doppio CD, anche una passacaglia per solo liuto e una sonata breve intitolata La pastorella. Il secondo disco si conclude con un'esecuzione della gia' nota sedicesima sonata del Rosario per solo violino, che viene riconosciuta come una delle composizioni piu' struggenti del periodo barocco.
Se le Sonate del Rosario erano ispirate alla vita di Gesu', questo ciclo sembra invece riflettere una serena contemplazione della natura e delle stagioni. C'e' molta gioia in queste composizioni, la stessa che si prova guardandosi attorno durante una passeggiata in campagna. Dopo averle ascoltate, mi sono immerso in Hampstead Heath ieri pomeriggio. Il cielo era grigio e la temperatura molto bassa, e ancora una volta mi sono perso. Che e' la cosa giusta da fare quando si va ad Hampstead, e ti fa sentire davvero a molte miglia da questa citta'.
Dopo la passeggiata, siamo stati a scaldarci in un piccolo pub che si trova fuori dal centro abitato. Ci siamo seduti vicino al camino, con due buoni bicchieri di rosso, a conversare piacevolmente, mentre attorno a noi entravano e uscivano persone e cani.
Poi, una volta scongelati, siamo saliti alla chiesa, su per le strette vie illuminate da vecchi lampioni, e da lassu' siamo stati in silenzio a contemplare la citta'.
E improvvisamente mi sono reso conto che l'ascolto di quelle due ore di musica mi era entrato dentro, e aveva determinato i colori di quella giornata, il mio stato d'animo, la decisione di lasciare alle spalle la frenesia e il rumore, e ogni piccolo gesto di questa bella Domenica.
E capisci tante cose in quei momenti, ma soprattutto comprendi perche' ha senso affondarcisi dentro in quella cosa che chiamiamo musica, perdercisi per poi trovare percorsi che sono profondamente tuoi, e ti riflettono, e ti emozionano, e ti indicano la direzione per istanti di vera felicita'.
[Un post sulle Sonate del Rosario lo trovate nell'archivio in data 7 Novembre 2007].
[Heinrich Ignaz Franz Biber - "Die Rosenkranz Sonaten"]
Commenti
E' staccarsi dalla realta' presente e prendere tempo per se', proprio cosi' anche per me.
Qohelet -
Hai colto molto bene l'elemento di modernita' di Biber con le tue parole. Ora voglio scoprire le sue messe, soprattutto quella salisburghese.
Myriam -
Organico, buonissimo. Il pub e' quello che incontri appena prima del parco, e che tu conoscerai sicuramente. Pub per modo di dire perche' e' anche caffe' e wine bar. Pare di essere in un villaggio dei Cotswolds.
Ed ho ascoltato Eine Kleine Nachtmusik, non possedendo nulla (per ora) del buon Biber.
Non ĆØ la stessa cosa, ma mi ha aiutato a capire il tuo stato d'animo, ed ĆØ stata una bella sensazione ugualmente.
Nicola
Passato davanti a Gail's per andare alla fermata dell'autobus, mi e' venuto in mente un tuo recente commento. Ah, Gail's.
Sono la Donna Cannone, ho appena inaugurato il mio blog, sto facendo un giro di inviti virtuali per fare nuove conoscenze.
E' un blog a 2 piazze, ideato proprio per invitare a comunicare.
Se vuoi, ti aspetto su http://blog2piazze.blogspot.com/
un cordiale saluto,
La Donna Cannone
E pensare che non conosco Biber, io che sostengo di amare tutto il barocco.
Non posso che ringraziarti per avermelo presentato.