Strade poco trafficate
Non che quando mi venne in mente Prospettive Musicali fu una trovata particolarmente geniale, ma proprio non riesco a pensare a un nome per questa tradizionale rubrichetta musicale con la quale Engadina Calling prende congedo per il fine settimana. Se avete suggerimenti, sono benvenuti.
Nel frattempo, oggi ho pensato di proporvi un paio di cose. Una traccia dal superlativo disco che Dave Mason dei Traffic incise insieme a Cass Elliot dei Mamas & Papas nel 1970. E subito dopo un classicissimo proprio dei Traffic, Dear Mister Fantasy, del 1967.
Non cercate una ragione particolare, perche' proprio non c'e'. Sono solo due brani che mi sembrano adatti a iniziare bene il fine settimana.
Nel frattempo, oggi ho pensato di proporvi un paio di cose. Una traccia dal superlativo disco che Dave Mason dei Traffic incise insieme a Cass Elliot dei Mamas & Papas nel 1970. E subito dopo un classicissimo proprio dei Traffic, Dear Mister Fantasy, del 1967.
Non cercate una ragione particolare, perche' proprio non c'e'. Sono solo due brani che mi sembrano adatti a iniziare bene il fine settimana.
Commenti
JC
Certo! Che tempi quelli. Quando inizio' (doveva essere l'81, a memoria) non credo esistessero altri programmi di video musicali, almeno alla RAI.
Massarini mi e' sempre stato simpatico, dai tempi di Popoff, "un'ora di sana e solida musica rock", che ebbi la fortuna di ascoltare tutte le sere quando avevo soltanto 10 anni (grazie al mio cugino piu' grande Mario, con il quale dividevo la cameretta quando eravamo in montagna).
Tra l'altro, mi pare di aver letto tempo fa ma non trovo l'articolo in rete, che Massarini fu per un certo periodo cacciato dalla RAI (attorno al '76 - '77) per aver aver deciso di trasmettere musica che all'epoca in radio era stata vietata (si trattava, peraltro di una traccia di Ullalla di Venditti considerata troppo politicamente schierata, sempre se non ricordo male. Disco strepitoso Ullalla di Venditti tra l'altro, lo dico per inciso, se qualcuno non l'avesse, e Maria Maddalena, la prima traccia, prima o poi la trasmettero' a Prospettive Musicali perche' merita).
Una volta su un volo Roma Milano, qualche anno fa, me lo trovai seduto due file davanti. Grande fu la tentazione di alzarmi e iniziare con lui una conversazione, poi a vincere fu il desiderio di mantenere il ricordo di quando la sera del Martedi' lo vedevo comparire vestito di bianco (in aereo era vestito tutto di nero invece) e mi concentravo su ogni parola e ogni immagine. Volevo che rimanesse per me una figura un po' mitica, che l'incontro personale avrebbe invece forse reso terrena.
Comunque: pensare che per vedere un video dei Clash dovevi aprire la tele esattamente il Martedi' alle 22.30, resta per me un ricordo bellissimo. Cosi' come, pochi anni prima, per vedere un'ora di cartoni animati dovevi sintonizzarti sulla Svizzera il Sabato sera.
Non ho mai capito se fosse la rarita' che rendeva le esperienze cosi' belle. Adesso un filmato dei Clash lo posso vedere quando voglio, anche al lavoro per dire. E' tutto cosi' disponibile, ma anche tutto cosi' banalizzato adesso.
JC -
Dice molto in effetti. Curioso di capire come sia successo. Lo scopristi anche tu grazie a quel programma? O sei troppo giovane per ricordare?
JC
Peraltro scrivo dopo una bella esperienza fatta ieri, a proposito di eta'. Mi ha scritto in settimana un'ascoltatrice della radio, di soli 18 anni, chiedendomi se avevo voglia di farle conoscere la mia Londra.
Cosi' ieri l'ho portata con me per gallerie dell'East End, e ho scoperto una persona che e', oggi, proprio come ero io alla sua eta': riflessiva, grande lettrice, curiosa di arte e di musica e di viaggi.
A questa mia distanza siderale dai diciottenni di oggi, non avendo figli, mi ero fatto l'idea che fossero un po' tutti uguali, presi nei loro deliri tecnologici di telefonini e Facebook.
Invece i giovani JC e Fabi ci sono ancora, per fortuna. Una scoperta che mi ha fatto proprio piacere.
pens ache in quella vacanza acquistai anche Lifes Rich Pageant e Fables Of Reconstruction. Roba che - manco a dirlo - mi scoperchiĆ² il cervello come una pentola a pressione. durante l'autunno precedente avevo messo le mani su Boy, The queen is dead, Ziggy Stardust e il white album. i due solo lp di syd barrett aspetavano dietro l'angolo fischiettando...
bei tempi. ogni giorno una scoperta di arcobaleni e caramelle anche quando ascoltavi Closer.
JC
Poi, quando verso la fine degli anni '90 il rock mori', il mourning duro' poco. Ci accorgemmo ben presto di aver dimenticato tanti capolavori del passato, una seconda fila non meno avvincente della prima.
E le scoperte continuano tuttora (ti scrivo di ritorno da Sounds of the Universe, dove ho appena trovato una pepita di Chrissy Zebby Tembo chitarrista dello Zambia (considerato l'Ozzy africano) con la sua Ngozi Family. Anno della prima pubblicazione: 1974.
Arcobaleni e caramelle continuano.
il rispolvero degli infiniti passati non ĆØ che una conseguenza degli infiniti preseni che viviamo da qualche tempo in qua, per come la vedo io.
poi fa niente se il primo disoc bello dell'anno ĆØ una raccolta della Lafayette Funk Band e il nuovo Dalek ĆØ ottimo e i Dakota Suite altrettanto.... :D
JC
In questo senso, l'evoluzione a un certo punto si e' fermata. Il rock allora, mettiamola cosi', se vuoi non e' morto, ma, conveniamone, si e' storicizzato. E' ormai musica classica. Almeno io cosi' lo considero. Non mi sembra esista un suono rock degli anni Duemila (e se c'e', forse per questioni generazionali, a me non arriva).
Se ci pensi, il proliferare di ristampe segnala proprio questa storicizzazione. Wire, delle volte, sembra che non sappia piu' che scrivere.
perĆ², Fabio, pensaci: Thin White Rope: Quicksilver + Television.
Television: moby grape + coltrane
wilco: television + dylan.
credo che sia sempre stato cosƬ. ĆØ un rimescolare unico e un mescolare eterno la musica rock. perchĆ© parte della cultura popolare, possiede sempre un eco che riverebera il giĆ sentito. o uno tra tanti. il trucco sta nel farlo prorpio, quell'eco. come Dylan. come i Television. come i Sonic Youth. come Erykah Badu e Bonnie Prince Billy, gl Owl Service e il Sao Paulo Underground...
JC
Non so spiegarlo bene come sai fare tu, ma per me il rock e' la musica della gioventu' e dei ricordi. Mi viene in mente un me stesso molto piu' giovane di adesso, che forse e' lui a essere morto no ma un po' malconcio a pensarci.
E allora proietta il suo malessere.
Non vuole essere un commento triste, ma insomma a volte bisogna immergersi nelle cose per capirle, poi si esce nuovi.
ĆØ strano. ĆØ immersione ed emersione. e che bello scriversi queste robe qua!
JC
Sono andato a vedere quale numero di Wire ti ha dato cosi' fastidio: quello con in copertina gli Evangelista? Perche' dopo ci sono stati numeri interessanti, con belle interviste a Mark Stewart, Tricky, Antony...
Diciamo che l'80% lo butti, ma il 20% e' oro a 24 carati.
i War on drugs li ho in cima da 4 mesi 4 a una pila che ancora non ho indagato. fai conto tu che vita infame. Antony nuovo, tra l'altro, mi piace moderatamente; li che, detto da me, ĆØ strano perchĆ© il resto - tranne qualche canzone - mi ha sempre stuccato...
ti consiglio il nuovo Dakota Suite, comunque: solo piano e violoncello, non si sente una parola ma il pedale del piano sƬ e gli uccellini dal parco adiacente lo studio anche. Bello, da qualche parte tra Rachel's, Debussy e Satie.
piĆ¹ autunnale che invernale, perĆ² bello.
forseil problema ĆØ, in fondo, legato al rapporto quantitĆ /qualitĆ . troppa roba perchĆ© chiunque puĆ² far dischi e il livello si abbassa. I Cobain, i Miles, i Curtis non crescono sulle piante, purtroppo.
JC
War On Drugs disco molto tuo secondo me: il mio e' un consiglio mirato.
Antony, che dire, immenso. Altra musica, completamente. Scuote dentro, non so dire altro.
Wire e' di fatto molto londinese dell'East End: parla di cose che qui attorno si respirano camminando per strada, e spariscono il giorno dopo. Loro disco dell'anno e' stato London zoo di Bug, che e' durato un mese poi via, si cambia.
Pero' fa pensare. Ma quindi senza Wire, che legge JC? Come si informa? Fuori i segreti.
per informarm c'ĆØ la rete e i libri: la mia testa lavora sullo ieri per decodificare l'oggi. cioĆØ, da quel che ĆØ storicizzato mi accosto a quel che ĆØ da storicizzare. grossomodo, i mezzi vanno bene per capire. poi mi confonrto coi preziosi colleghi del mucchio e di Sentireascoltare, piĆ¹ propensa a indagare il nuovo o supposto tale. Ecco come mi tengo informato. il sesto senso e l'intuto quasi femminile di cui - pur nella mia eterocrazia - sono dotato, fanno il resto.
JC
Io continuo imperterrito a leggere Wire e poi, come te, mi informo in rete, specie con un po' di newsletter alle quali sono abbonato: quella superlativa di Other Music in primis, e poi quelle di Sounds of the Universe, Rough Trade e Dusty Groove. E leggendo blog. E parlando con altri appassionati.
Poi certo, la nostalgia di quando si andava 10 volte all'edicola a chiedere se fosse uscito Rockerilla, anni 1980 - 81, e' troppa. Vale quello che si diceva piu' sopra a proposito di video dei Clash e cartoni animati di Scacciapensieri. Quell'attesa snervante e poi la felicita' quando cio' che avevi aspettato, si manifestava magicamente davanti a te.
Ridatemi quell'attesa.
ingenui, invece, lo si puĆ² essere sempre e in effetti lo si ĆØ. Purtroppo.
JC
quella resta la sfida piĆ¹ dura.
JC
Avere allo stesso tempo 10, 20, 40 e 80 anni: vedere i colori dell'adolescenza con occhi da saggio.
Quando succede, e ogni tanto succede, vedi il tutto invece che una somma di parti, e sei felice.
JC
Poi le epifanie capitano, non le fai capitare tu. Ti prendono di sorpresa. Le prepari, forse, giorno per giorno. Ma tu lo fai gia'.
tanto pre citare Alex Chilton...
JC
[Che poi, rileggendo quello che hai scritto, senza di te non ci sarebbe stato Tropici & Meridiani, e quindi tutto il resto].
la raccolta Ardent, ne ho letto bene ovunque ma non l'ho acquistata. esce troppa roba, in casa non ho piĆ¹ spazio...e altri cd li ho a casa dei miei, addirittura.
che problemi, eh...
JC