I've got you under my skin where the rain can't get in
E insomma, sono tornato. E cinque minuti fa ero in Paternoster Square, nel caffe' di fianco alla Borsa dove tutti i giorni che il Signore manda sulla Terra mi concedo un te' di meta' pomeriggio e scambio qualche battuta con la camerierina coreana che qualsiasi cosa ci diciamo mi fa sempre sorridere, e c'era il sole che splendeva nel cielo azzurro, e frotte di turisti e studenti di tutti i Paesi del pianeta, e mentre mi bevevo il mio te' hanno passato la versione quella lunghissima, di 10 minuti buoni, quella del dodici pollici, di quella che, in un giorno londinese di sole primaverile uno puo' anche dichiararlo e crederci pure, e' la mia canzone preferita di tutti gli anni '80.
Commenti
Ecco, questo e' uno.
Stavo gia' facendo delete post quando e' arrivato il tuo commento, quindi adesso lo lascio. Pero' ne ho aperto uno un po' piu' serio, che sto scribacchiando tra una mail di lavoro e l'altra.
Capitano, a volte... :-)
Ciao Fabio.
una giornata cosƬ ĆØ oggi a milano... dai finalmente un po' di entusiasmo!
cris s.
Andre -
Mi viene in mente la definizione di liquidita' secondo Bauman, quelle esperienze veloci e superficiali cosi' ricorrenti nella societa' contemporanee.
In certi frangenti penso che abbia senso trattenersi dallo scrivere, per evitare la filosofia usa e getta di Tumblr e Facebook, che sento molto poco affine.
Comunque, lezione imparata.
Cris -
Pero' anche quando ci siamo visti qualche giorno fa ero entusiasta, dai. Ed era, tra l'altro, una giornata proprio come oggi.
Quello che sto cercando di dire e' che credo abbia senso esprimere solo emozioni di quelle che restano, magari riflettendoci sopra un po', senza farsi prendere da attimi eccessivamente fuggenti.
E' cultura d'uso anche questa, no? Altrimenti si riduce anche questo spazio alle logiche di consumo landfill Tesco/ Topshop che tanto detestiamo.
Poi magari domani cambio ancora idea, come sai :)
mitico comunque, psicotico e psichedelico d'appartamento, lui e i suoi grumi di malessere e sardonico vetriolo che si fanno d'un tratto (belle) canzoni.
JC
Si e' verifcata una magica epifania tra musica e atmosfera tutt'attorno ed evocazione di immagini che arrivavano dal mio passato annullando qualsiasi distanza geografica e temporale. In qualsiasi altra situazione non sarebbe successo, ma sotto quel bel sole e cielo azzurro, sorseggiando una buona tazza di te appoggiato al muretto vicino alla cassa dello stereo, mi sono sentito improvvisamente leggero e felice.
Myriam -
Ricordi male. Mi sono avvicinato si', e ci siamo messi a parlare, e io gli ho raccontato con tutto l'entusiasmo che possedevo di quella volta che Uncertain smile la usai per le musiche di una rappresentazione teatrale, negli anni del liceo, e lui mi ha guardato e tutto quello che e' riuscito a dire e' stato "Ah".
Molto inglese.